Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Per ascoltare l’audio di oggi, 15 agosto 2023:

Rassegna anno IV/n. 226 (1113)

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I Titoli:

Palestina Occupata: Altri due giovani palestinesi assassinati dai soldati israeliani.

Migranti: 5 migranti morti in un naufragio al largo di Sfax, in Tunisia.

Siria: I jihadisti di Daiesh hanno assassinato 5 volontari della protezione civile a Deir Azzour.

Etiopia: Una strage per le bombe su un mercato popolare a Fenute Selam, in Amhara.

Libia: Riprendono gli scontri tra milizie a Tripoli. Le strade della capitale sono presidiate dai carri armati.

Le Notizie:

Palestina Occupata

Nel campo di Aqaba Jabr, vicino ad Ariha (Gerico), i soldati dell’esercito di occupazione hanno ucciso stamattina, martedì, due giovani palestinesi con colpi di arma da fuoco nel torace. L’operazione di rastrellamento fulminea è durata meno di un’ora ed è stata contrastata dai giovani che hanno lanciato pietre contro i soldati. L’ospedale di Gerico ha comunicato che i due giovani erano poco più che ventenni e sono spirati subito dopo il ricovero. I soldati si sono ritirati senza arrestare nessuno. L’esercito israeliano non ha fornito informazioni sull’operazione.

Ad Al-Alamein, in Egitto, si è concluso il mini vertice tra al-Sissi, Abdallah II e Abbas con un comunicato che segna l’impotenza della diplomazia araba. I tre leader si sono limitati ad un appello al governo israeliano di “rispettare gli impegni assunti e le leggi internazionali, in quanto forza occupante”.

Migranti

Due uomini, due donne e un bambino. Tutti tunisini. Sono le cinque vittime dell’ultima strage nel Mediterraneo. Al largo delle coste di Sfax, un barcone si è rovesciato con 35 migranti a bordo. Sono stati salvati in 23 e mancano all’appello altre 7 persone, per le quali le speranze di trovarle vive si assottigliano ogni ora di più. Secondo il portavoce governativo, la barca si è inabissata un’ora dopo la partenza dal porto. Le indagini hanno portato all’arresto di un uomo sospettato di aver organizzato il “viaggio”. Gli inquirenti hanno inserito nell’elenco degli indagati anche funzionari del porto, sospettati di aver ricevuto bustarelle per chiudere gli occhi di fronte ai preparativi delle partenze dei barconi.

Siria

L’aeronautica militare russa torna a bombardare la Badia siriana dove sono annidati i miliziani di Daiesh (Isis). Dopo un giorno di lanci di missili dalle navi ancorate al largo delle basi marittime siriane, i caccia russi hanno compiuto raid sui covi dei jihadisti.

Malgrado questi colpi duri subiti, i terroristi di Daiesh continuano a prendere di mira la zona di Deir Azzour. Ieri, un gruppo di armati ha attaccato la sede della protezione civile in un villaggio ad ovest del capoluogo. Sono stati uccisi a sangue freddo 5 volontari in divisa, ma disarmati, che nell’impegno quotidiano prestavano soccorso alla popolazione.

Etiopia

Secondo fonti mediche, 26 persone sono rimaste uccise in un bombardamento aereo dell’esercito su Fenute Selam, nella provincia di Amhara. Le bombe sono cadute su una piazza dove si svolgeva un mercato popolare ed hanno causato una strage. Le informazioni sono state confermate anche dall’ente governativo per i diritti umani. L’esercito federale ha lanciato un’offensiva per il disarmo delle milizie locali FANU, in applicazione dell’accordo per la pace in Tigray. Sono state liberate le principali città della provincia, ma vaste zone sono ancora sotto il controllo dei miliziani.

Secondo lo stesso ente etiopico per i diritti umani, nella capitale Addis Abeba, le forze di sicurezza hanno arrestato almeno 3 mila attivisti originari di Amhara, senza una loro implicazione nelle attività delle milizie.

Libia

Si sono rinnovati ieri sera gli scontri nella parte sud della capitale libica, Tripoli, in seguito all’arresto del capo milizia Ahmad Hamza, della Brigata 444, da parte delle milizie Rada, guidate da Abdul-Raouf Kara. Negli scontri sono state usate armi leggere e medie: mitra, lanciarazzi e antiaerea. La popolazione si è barricata in casa. L’aeroporto Mietiq è stato chiuso al traffico aereo.

Sembra che l’arresto di Hamza sia avvenuto su indicazione dei capi militari turchi presenti a Tripoli. Anche l’intervento del premier Dbaiba per il rilascio di Hamza è fallito e l’incontro con Kara, secondo fonti coperte da anonimato, si è concluso senza risultati tangibili per riportare la quiete nella città. La mezzaluna rossa ha informato di aver ricevuto appelli per soccorrere civili feriti. Gli ospedali hanno ricevuto l’ordine governativo di non rilasciare dichiarazioni sul numero dei morti. Si annuncia una giornata campale. Abitanti di Ain Zara hanno informato che per le strade ci sono carri armati e mezzi di trasporto truppa, oltre alle solite auto 4R con montate le mitragliatrici antiaeree.   

Notizie dal mondo: Sono passati 17 mesi e 20 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Ancora droni sulle città russe.

In Niger, i golpisti hanno annunciato di voler processare il presidente Bazoum per alto tradimento.

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1 commento

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