La Convenzione per i diritti nel Mediterraneo ha lanciato un appello multilingue per chiedere un cessate-il-fuoco e un processo negoziale di pace verso la creazione di due Stati per due popoli. Eccone il testo in Italiano:

La nuova escalation di violenza in Palestina ha già causato centinaia di vittime, in gran parte civili che si aggiungono a quelle del passato e molte altre, forse migliaia, ne seguiranno se non taceranno le armi e riprenderanno i negoziati per una pace giusta. La guerra non vendicherà le vittime del passato, ma causerà altre vittime, non riconoscerà i diritti legittimi delle popolazioni palestinesi, non darà sicurezza alle popolazioni israeliane, scaverà ulteriori trincee di odio tra le persone. Per questo ci uniamo a quanti nel mondo fanno appello a fermare la guerra subito, prima che divenga totale ed entri nelle case di ogni singolo abitante della Palestina, di Israele, del Mediterraneo e non solo. Alle famiglie delle vittime, tutte, esprimiamo la nostra vicinanza e alle popolazioni di quella martoriata terra la nostra solidarietà. Tuttavia, dobbiamo ricordare che l’escalation in corso ha radici nel permanere dell’occupazione militare, il regime di apartheid in Cisgiordania e l’assedio di Gaza, la colonizzazione illegale, le detenzioni amministrative, il furto di terra e acqua, l’umiliazione dei check point, lo stillicidio di violenze e gli episodi di pulizia etnica ai danni della popolazione palestinese in corso da decenni nella piena impunità. Per questo come Convenzione per i diritti nel Mediterraneo, impegnata nel favorire un processo di pace vera e giusta in tutto il Mediterraneo, denunciamo la responsabilità dell’intera comunità internazionale ed in particolare europea per essersi voltata dall’altra parte quando questo avveniva e per non aver operato con convinzione per l’unica soluzione che può mettere fine per sempre alla violenza: il riconoscimento pieno dei diritti umani e nazionali degli uomini e delle donne palestinesi accanto e alla pari con quelli degli israeliani.

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