Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Per ascoltare l’audio di oggi, 06 novembre 2023:

Rassegna anno IV/n. 309 (1196)

Per informazioni e contatti, manda un messaggio:

anbamedaps@gmail.com

Le vignette sono QUI

Sostieni Anbamed

Basta un click

Le donazioni nel mese di ottobre sono state 29, per un valore di 1745 € (+ 1485 € rispetto al mese di settembre). Una crescita importante che segna l’apprezzamento dei nostri lettori e ascoltatori per la copertura della guerra in corso a Gaza. Grazie di cuore!

Tutte le indicazioni per versare un contributo si trovano in fondo a questa newsletter e nel sito (ecco il link). Puoi contribuire usando PayPal

Appello

Altri firmatari si aggiungono tutti i giorni sull’appello che abbiamo lanciato per un cessate il fuoco e per il rilascio dei prigionieri civili. Potete aderire, scrivendo alla redazione. Diffondete. L’elenco dei sottoscrittori dell’appello lo trovate sul sito, in questa pagina: qui.

Le notizie:

Genocidio a Gaza

Per coloro che hanno contestato il nostro titolo alle notizie su Gaza: Il ministro israeliano del Patrimonio, Amichai Eliyahu, ha affermato che “una delle possibilità è sganciare una bomba atomica su Gaza”. E ha aggiunto che non deve essere dato alcun aiuto umanitario ai civili palestinesi. Più chiaro di così! Non è vero che è stato sospeso dal governo. Ha votato per telefono, quindi l’annuncio della sospensione è una tattica propagandistica per assorbire le reazioni contro l’orrore nucleare. 

Fino a ieri, almeno 4.008 bambini palestinesi sono stati uccisi durante i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza; altri 1.270 bambini risultano dispersi sotto le macerie degli edifici distrutti. Il totale delle vittime palestinesi di Gaza (uccisi, dispersi e feriti) è di 37 mila persone. Nella strage delle Fosse Ardeatine, l’ordine dei generali nazisti era di 10 italiani per ogni tedesco ucciso nell’agguato di via Rasella.

La giornata di domenica è stata la più terribile in questo mese di bombardamenti israeliani sui civili di Gaza. Sono state interrotte le comunicazioni su tutta la Striscia, bloccando di fatto i servizi di soccorso della Mezzaluna rossa palestinese e di tutte le agenzie umanitarie internazionali, comprese quelle dell’ONU. In mattinata i caccia israeliani hanno colpito i serbatoi dell’acquedotto di Gaza City. Oltre a far morire la popolazione di fame con l’assedio e il divieto di far entrare aiuti umanitari, adesso vuole far morire la popolazione di sete. Crimine contro l’umanità. Verso mezzogiorno, sono stati compiuti oltre 100 bombardamenti in appena 30 minuti. Si sono concentrati nella zona di Gaza city ma è stata colpita anche Khan Yunis, nel sud. Volantini lanciati dagli aerei israeliani ordinavano alla popolazione di salvarsi sfollando verso sud ed annunciavano attacchi ancora più duri nei prossimi tre giorni. “salvatevi, prima che sia troppo tardi”, vi era scritto. La gente che ha tentato di fuggire sulla strada costiera è stata mitragliata dalle motovedette israeliane. Una scena crudele che si è ripetuta in tutti questi giorni. I militari sulle navi israeliane vedevano dai loro binocoli le famiglie in fuga su carretti trainati da asini oppure a piedi e li hanno assassinati con le raffiche di pallottole. Nella serata di ieri domenica l’intensità dei bombardamenti è cresciuta enormemente (Osserva ed ascolta). Una campagna di terrore.

Re Abdallah II ha comunicato che sono stati paracadutati aiuti sanitari alla popolazione di Gaza.

Da parte israeliana si segnalano lanci di razzi palestinesi verso i centri abitati adiacenti a Gaza. Colpita una abitazione a Yated. Le sirene sono suonate anche a Tel Aviv. Ma nessuna vittima.

Avanzata di terra

Il portavoce militare israeliano ha comunicato che i carri armati sono arrivati alla spiaggia di Gaza City, dividendo così la Striscia in due zone separate. Proseguono anche i combattimenti tra soldati israeliani e militanti di Hamas mentre i reparti corazzati avrebbero completato l’accerchiamento di Gaza city anche da sud. Il portavoce militare comunica che 33 soldati sono stati uccisi durante gli scontri a fuoco dall’inizio dell’offensiva di terra. Brigate Qassam hanno rilasciato nuovi video di attacchi contro carri armati con lanciarazzi individuali e con l’artiglieria.  

Israele  

La strategia israeliana per il futuro della popolazione di Gaza diventa sempre più chiara. Abbiamo già citato il rapporto del Consiglio per la sicurezza del governo israeliano, del 13 ottobre 2023, che elencava le utilità per la cacciata della popolazione di Gaza nel Sinai egiziano, in cambio di indennizzi al Cairo (Leggi qui); poi abbiamo pubblicato le rivelazioni della BBC sui piani risalenti al 1968, subito dopo l’occupazione di Gaza e del Sinai, in seguito alla guerra del giugno 1967, per il trasferimento della popolazione di Gaza in campi di El-Areesh, la città egiziana occupata (Leggi). Adesso questa strategia israeliana diventa sempre più esplicita. La espone nero su bianco l’ex vice direttore del Mossad, Ram Ben Barak il 2 novembre 2023: “Coloro che pensano che io sia entrato nei circoli di estrema destra possono stare tranquilli. L’intenzione è quella di costruire una coalizione di paesi e finanziamenti internazionali che consentano agli abitanti di Gaza che vogliono andarsene di essere assorbiti con la cittadinanza e un adeguato paniere di assorbimento. A differenza del programma di trasferimento della destra, questo avverrà previo accordo e con l’obiettivo di dare loro l’opportunità di sfuggire al regno della paura di Hamas, che li usa come scudo umano”. La nostra domanda: cosa volevano fare i nazisti con gli ebrei prima di sterminarli? Israele vuole invertire l’ordine delle operazioni: prima sterminare e poi deportare i sopravvissuti.

Cisgiordania e Gerusalemme est

Altri tre morti durante i rastrellamenti quotidiani in Cisgiordania, che hanno visto come teatro quasi tutte le principali città. Gli arrestati nel mese di ottobre hanno superato i 2000 e gli uccisi 154. Gli Stati Uniti fanno pressioni sull’ANP per mantenere la calma e non allargare il conflitto, ma non frenano la furia omicida dei generali di Tel Aviv. Ecco come i soldati israeliani trattano i bambini in Cisgiordania (Vedi il video). E questo video mostra i valorosi soldati israeliani mentre arrestano un ragazzo affetto da sindrome di down Qui. E qui si mostra come i soldati israeliani hanno torturato i lavoratori originari di Gaza, dopo il loro arresto in territorio israeliano dove lavoravano regolarmente: qui. Il ministro degli Esteri giordano, Safadi, ha affermato che i soldati israeliani che “hanno recato una spregevole umiliazione” ai palestinesi che erano “detenuti illegalmente” devono essere “ritenuti responsabili”, aggiungendo che “Israele non può rimanere al di sopra del diritto internazionale”. Nel video vengono mostrati soldati israeliani mentre torturano, umiliano e brutalizzano i lavoratori palestinesi. Con orgoglio lo hanno catturato in video e lo hanno postato sui social. Agli operai arrestati è stata negata l’acqua per 23 ore, hanno subito abusi in prigione e due sono anche morti di fame e torture, secondo quanto riportato da Haaretz.

Libano

La tensione è in forte aumento al confine tra Israele e il Libano. Un drone israeliano ha colpito un’auto civile nella zona di Bint Jbeil, uccidendo tre bambini tra gli 8 e i 14 anni e la loro nonna, e ferendo gravemente la madre. Il premier Miqati si è rivolto agli Stati Uniti rilevando che chi richiama alla non estensione del conflitto, si deve attivare per bloccare la mano degli assassini. Non è tardata la risposta di Hezbollah che ha lanciato tre missili contro l’insediamento coloniale di Kiryat Shmona. L’esercito israeliano ha riferito che un civile israeliano è stato ucciso con un razzo anticarro sparato lungo il confine.

Turchia

Una folla di manifestanti ha tentato di invadere la base statunitense in territorio turco ad Incirlik. La polizia li ha cacciati a furia di getti di idranti e lacrimogeni. È la miglior accoglienza per la visita di Blinken.

La Turchia, un paese Nato, ha richiamato il proprio ambasciatore a Tel Aviv e ha alzato la voce contro i crimini israeliani a Gaza. Il ministro degli esteri Fidan ha compiuto una consultazione telefonica a tre con gli omologhi egiziano, Shokri, e giordano, Safadi, su quali passi da compiere per arrivare ad un cessate-il-fuoco.   

Diplomazia

Il pellegrinaggio di Blinken nelle capitali del Medio Oriente è a somma zero. Nessun paese accetta le proposte statunitensi di tregue temporanee per l’evacuazione dei civili palestinesi da Gaza. Tutti gli interlocutori gli hanno risposto che bisogna bloccare la mano assassina di Netanyahu. La Casa Bianca continua a ripetere di essere contraria al cessate-il-fuoco, “perché sarebbe una vittoria di Hamas”. Gli Stati Uniti sono invischiati fino al collo in questa guerra. Non soltanto fornendo le bombe e i caccia che stanno martellando la popolazione con un fuoco senza precedenti, ma anche con la presenza delle loro truppe in Israele, con il pretesto di addestrare unità speciali di Tel Aviv alle operazioni di liberare ostaggi. E sono presenti nei cieli di Gaza con i loro voli di ricognizione, “per localizzare dove sono nascosti i prigionieri nelle mani di Hamas”.

Nell’incontro di Blinken con il presidente Abbas a Ramallah, è stata avanzata l’idea di un ruolo dell’ANP nell’amministrazione della Striscia, “dopo la liquidazione di Hamas”. Secondo fonti di agenzie internazionali, “Abbas si è detto disponibile ad amministrare la Striscia, a condizione di un immediato cessate il fuoco e l’avvio di un processo di pace globale”. Il piano di Washington è quello di trasformare il conflitto all’interno della società palestinese tra Hamas e Fatah, come avvenne nel 2007.

A Cipro, Blinken ha chiesto l’apertura di un corridoio umanitario via mare “per il trasferimento volontario dei palestinesi”. Un altro allineamento di Washington sulla strategia israeliana di svuotare le terre palestinesi per colonizzarle. Blinken aveva già ricevuto il no del Cairo e della Giordania. Adesso propone la deportazione via nave a Cipro. Un viaggio di Exodus all’incontrario.  

Solidarietà internazionale

Appello del Papa durante la sua omelia domenicale in piazza San Pietro. Ha chiesto un cessate il fuoco: “Vi supplico, fermatevi!”. Manifestazioni in tutto il mondo in sostegno della Palestina e per la Pace. A San Siro uno striscione con la scritta: “Fate silenzio quando i bambini dormono, non quando muoiono. No a tutte le guerre!”

Fake news

La propaganda israeliana sui social è un’opera studiata a tavolino da strutture governative e non l’azione spontanea di leoni da tastiera. Il portavoce dell’ufficio del primo ministro, Ofer Gendelman, ha pubblicato un video sulla piattaforma X, annunciandolo come il momento nel quale un cane addestrato dall’esercito israeliano mentre stava bloccando un combattente di Hamas in un tunnel di Gaza QUI. Il video ha avuto una forte diffusione su account filo israeliani (circa 7 mila condivisioni ed è stato visto da quasi 7 milioni di persone in un giorno). Il corrispondente militare del giornale israeliano Ynet.co.il, Yoav Zitun, ha scritto: “Non so chi sia l’ufficio ufficiale che ha pubblicato questo video, ma mi ricordo che faccia parte di un vecchio addestramento dell’esercito”.

Da una ricerca di Anbamed abbiamo scoperto il video originale, dal quale è stato tratto il falso montaggio. Il video risale al gennaio 2019 e fa parte di un addestramento militare israeliano ed è presentato come tale dalla rete televisiva Canale 12: Eccolo. Non c’entra per nulla con la guerra in corso e non c’entra per nulla con i combattenti di Hamas e Gaza.

Se la macchina di guerra israeliana è costretta a ricorrere a bugie di basso livello come questa, per contrastare le difficoltà sul terreno e il fallimento nel liberare i prigionieri israeliani nelle mani di Hamas e Jihad islamica, tutto ciò significa povertà di intelligenza e che hanno dalla loro parte soltanto la forza del fuoco per uccidere i civili.  

Sudan

Un bombardamento con l’artiglieria su Omdurman ha causato l’uccisione di 20 persone in un mercato popolare. La strage di ieri avviene dopo quella di sabato a Kahrtoum, dove sono rimaste uccise 15 persone. Questi sviluppi drammatici nella capitale avvengono dopo l’avanzata delle milizie di Pronto intervento nella provincia di Darfur, dove in una settimana hanno dichiarato di aver preso il controllo delle tre principali città Niyala, Zalingei e Geneina. Nel frattempo proseguono le trattative indirette a Gedda, in Arabia Saudita, senza per il momento raggiungere risultati apprezzabili.

Siria

L’aeronautica russa ha bombardato Idlib. Secondo un portavoce militare sarebbe stato colpito un centro per lo stoccaggio di droni. Non si conoscono gli effetti sul terreno del raid aereo. Ieri, droni delle milizie islamiste hanno colpito nella provincia di Aleppo, provocando il ferimento di un bambino. La controaerea governativa ha lanciato missili e ha abbattuto uno dei droni prima che colpisce gli obiettivi a terra. Nei mesi passati si sono intensificati gli attacchi con droni kamikaze sulle strutture militari governative e russe nella provincia di Lathiqia, dove sono collocate le basi russe in Siria.

Notizie dal Mondo

Sono passati 20 mesi e 12 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

Sostenete Anbamed!

Novità: potete pagare le vostre donazioni anche tramite PayPal

Le donazioni sono deducibili dalle tasse.

Dal 2 febbraio 2023, l’associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità” è registrata nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) nell’elenco delle associazioni di promozione sociale. Questo significa che tutte le donazioni versate sui conti correnti di Anbamed nel 2023 saranno deducibili dalle tasse dei donatori (nella dichiarazione dei redditi 2024) e si potrà destinare il 5 per mille (sempre nella dichiarazione 2024).

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega e, quindi, merita il vostro sostegno.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793              

Oppure: tramite PayPal

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è merito tuo/vostro. Anche un piccolo contributo per noi significa molto.

Torna/te presto a leggerci ed ascoltarci!

––––

1 commento

  1. […] [Anbamed]1196-06 novembre ’23 [Anbamed]1195-05 novembre ’23 [Anbamed]1194-04 novembre ’23 [Anbamed]1193-03 novembre ’23 [Anbamed]1192-02 novembre ’23 [Anbamed]1191-1° novembre ’23 ANBAMED Tag articolo: #Anbamed#GUERRA#MEDIO ORIENTE#MEDITERRANEO […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *