Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Per ascoltare l’audio di oggi, 19 novembre 2023:

Rassegna anno IV/n. 322 (1209)

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Appello

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Soluzione finale. Bombardamenti nella notte contro il centro e il sud della Striscia di Gaza. Ieri 3 stragi in scuole dell’ONU con centinaia di vittime.

L’ospedale Shifà di Gaza city è stato evacuato coercitivamente, con i mitra spianati. Il personale medico e i pazienti sono stati costretti ad evacuare a piedi, per percorrere chilometri verso sud ad una destinazione incerta. Non si conosce la sorte dei 1500 malati immobilizzati a causa di fratture e i bambini in terapia intensiva, rimasti ancora all’interno, peraltro senza nessuna cura per la mancanza di elettricità.

Finora i militari occupanti non hanno trovato il comando di Hamas, la scusa con la quale avevano invaso ed occupato una struttura ospedaliera, contro ogni legge internazionale di guerra; in questo crimine sono stati sostenuti dalla propaganda di Biden e Blinken, che avevano parlato di informazioni dell’Intelligence sulla presenza di tunnel sotto l’ospedale Shifà. Le armi, che la propaganda dell’esercito israeliano dice di aver trovato nell’ospedale, sono state portate lì dagli stessi soldati. Lo confermano i giornalisti statunitensi e francesi che sono stati ammessi a filmare all’interno della struttura: i fucili nella sala iperbarica erano aumentati di numero rispetto ai video pubblicati dal portavoce dell’esercito sui social media il giorno prima.

Nella zona meridionale della Striscia ci sono un milione e mezzo di profughi condannati alla fame e nel freddo. L’arrivo dell’inverno non promette condizioni di vita accettabili. Adesso l’esercito israeliano lancia volantini chiedendo alla popolazione di Khan Younis di abbandonare le case “per la vostra incolumità”, scrivono i criminali generali.  L’intento del governo israeliano è quello di svuotare Gaza e costringere la popolazione a fuggire in Egitto. Khan Younis si trova infatti a tredici km da Rafah, la città di confine. Genocidio e deportazione, come facevano le SS naziste nella seconda guerra mondiale contro le popolazioni dei territori occupati militarmente dai tedeschi.

Cisgiordania e Gerusalemme est

Tredici giovani assassinati in 24 ore. Le truppe di occupazione israeliane uccidono in tutte le città della Cisgiordania. Jenin è diventata una piccola Gaza. Bombardata con missili per il secondo giorno consecutivo. A Balata è stata colpita con un missile la sede di Fatah, l’organizzazione del presidente Abbas. Da sotto le macerie sono stati estratti i corpi senza vita di 5 vittime. Due milioni di palestinesi sono imprigionati nelle loro città. Ad El Khalil, l’esercito di occupazione ha dato ordine a 300 famiglie di non uscire di casa, per permettere ai coloni di commemorare una festa ebraica.  

Libano

Un raid aereo israeliano contro il sud Libano. Durante la notte è stata distrutta una fabbrica in una cittadina a 15 km dal confine. Hezbollah ha risposto con il lancio di razzi sulle colonie dell’alta Galilea. Secondo fonti libanesi, è stato abbattuto un drone israeliano sofisticato con compiti di combattimento. La guerra sul fronte del Libano meridionale si sta scaldando sempre di più, in un crescendo pericoloso. Il ministro della guerra israeliano Galant ha minacciato di ridurre Beirut come Gaza.

Israele-Proteste

Dopo la marcia dei familiari a piedi da Tel Aviv a Gerusalemme, si è svolta ieri nella capitale israeliana Tel Aviv una grande manifestazione per chiedere di dare priorità alla liberazione dei prigionieri israeliani nelle mani di Hamas. Nessun esponente del Consiglio di guerra ha voluto incontrare i familiari accampati davanti alla casa di Netanyahu a Gerusalemme.

Prigionieri-trattative

Il Washington Post rivela che è stato chiuso l’accordo tra governo israeliano e Hamas, con la mediazione Qatar e Egitto. I punti dell’accordo li avevamo anticipati ieri su Anbamed: 50 prigionieri civili israeliani nelle mani di Hamas saranno liberati in 5 giorni di cessate-il-fuoco consecutivi, 10 al giorno. Il governo israeliano libererà dalle proprie carceri 150 donne e bambini reclusi. L’accordo in 6 pagine prevede la sorveglianza aerea di Washington per monitorare il rispetto degli impegni delle due parti.

Siria

Un paese lacerato che non riesce ad uscire dalla spirale di violenza e dittatura. Si combatte in tutte le province, da nord a sud e da ovest ad est. Ecco cosa è successo ieri: l’artiglieria del regime ha martellato le città sotto il controllo delle milizie, da Idlib sono partiti droni kamikaze per colpire due caserme in Lathiqia. L’aeronautica russa ha martellato la Badia siriana per inseguire gruppi di jihadisti di Daiesh, responsabili degli attacchi durissimi contro le postazioni e posti di blocco governativi nella zona centrale desertica. Nel nord est sono incessanti gli attacchi con droni compiuti dalle forze di occupazione turche. Le milizie filo iraniane non passa un giorno che non vi sia un lancio di missili o droni contro le basi statunitensi nelle province di Hasaka e Deir Azzour, con relative risposte militari, da parte delle truppe USA. A Suwaidaa sono ancora in corso le mobilitazioni di masse, pacifiche ed ordinate, dei drusi per la cacciata del dittatore.

Sudan

Il ponte sulla diga di Jebel Aulia, sul Nilo Bianco, è stato danneggiato da un bombardamento. Sia l’esercito sia le milizie si accusano a vicenda di aver compiuto l’attacco. Non ci sono valutazioni indipendenti sulla gravità del danno, ma la situazione è pericolosa perché potrebbe causare forti alluvioni nella capitale. Il ponte rappresenta l’unica strada che collega Khartoum alla provincia di Al-Ubayidh e la sua importanza strategica risiede nella presenza nei dintorni della base dell’aeronautica di El-Noujoumi, la quarta base militare in Sudan.

Notizie dal Mondo

Sono passati 20 mesi e 25 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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