Comunicato dell Comunità palestinese di Roma e del Lazio

Avvertimenti sul deterioramento della situazione in Cisgiordania

Il nostro popolo palestinese mette in guardia contro i piani dei coloni e del governo israeliano volti a far esplodere la situazione in Cisgiordania per sfollare i cittadini palestinesi e contro l’intensa pressione e punizione collettiva imposta dalle autorità di occupazione israeliane sui cittadini palestinesi nella Cisgiordania occupata, compresa quel la di Gerusalemme est, in un modo che coincide con il genocidio commesso dalle forze di occupazione contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza, considerandolo un deliberato tentativo israeliano di far saltare la situazione in Cisgiordania con falsi pretesti.

In una dichiarazione, il Ministero degli Affari Esteri palestinese ha condannato le violazioni e gli attacchi delle milizie di coloni e dei loro elementi terroristici contro i cittadini palestinesi, le loro terre, case, proprietà e luoghi di culto in tutta la Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est, come è accaduto nelle aree a sud di Hebron, a sud di Nablus e a est di Betlemme, così come i loro attacchi contro i cittadini sulle strade principali, che collegano e controllano le aree della Cisgiordania e privano i cittadini palestinesi della libera circolazione e della dignità su quelle strade. Il Ministero ritiene che le milizie di coloni, i loro leader e coloro che le rappresentano nel governo israeliano stiano sfruttando la guerra nella Striscia di Gaza e trovino in essa un’opportunità per intensificare i loro crimini contro i civili palestinesi indifesi, un’opportunità per surriscaldare la situazione in Cisgiordania occupata a farla saltare in aria con l’obiettivo di coinvolgere la regione in un’altra guerra simile a quella che sta accadendo nella Striscia di Gaza come ambiente appropriato per attuare i loro piani, deportando e sfollando i palestinesi, tutto questo avviene sotto gli occhi dell’esercito di occupazione, che non fa altro che proteggere i coloni all’interno di una chiara distribuzione dei ruoli per imporre un maggiore controllo israeliano su Gerusalemme e su tutte le aree classificate come C, e lo sfollamento dei cittadini palestinesi da esso. Questi raid sanguinosi continuano quasi quotidianamente e sono accompagnati da una campagna di massicci arresti di massa, demolizione di case e distruzione di infrastrutture, soprattutto nei campi, il tutto alla luce della chiusura delle aree palestinesi, separandole tra loro, e trasformandoli in qualcosa di simile alle prigioni. Il nostro popolo palestinese chiede alla comunità internazionale, ai paesi europei e all’amministrazione americana di intervenire urgentemente per fermare i massacri e alla necessità di prestare attenzione all’oppressione, agli abusi e all’assedio a cui sono esposti la Cisgiordania e i suoi cittadini, e a assumersi le proprie responsabilità legali e morali per fermare l’aggressione contro il popolo palestinese.

La comunità palestinese di Roma e del Lazio

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