Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

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Rassegna anno IV/n. 347 (1234)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Una strage di donne e bambini nella scuola Shadia Abu Ghazala nel campo di Fallouja ad ovest di Jebalia. Al-Jazera ha trasmesso un video terribile su un’esecuzione sommaria di donne, bambini e anziani commessa dai soldati israeliani nella scuola prima di ritirarsi. Gli abitanti dopo il ritiro delle truppe israeliane dalla scuola hanno scoperto 15 corpi di donne, bambini e anziani uccisi con raffiche di pallottole. “Non sono morti in un bombardamento ma uccisi con arma da fuoco. Sono tutte donne, bambini e anziani”, dice una donna che è entrata nella scuola, dopo il ritiro dei soldati. Un sopravvissuto ha raccontato che i soldati hanno sparato nelle stanze della scuola, dopo aver portato via gli uomini. Un’esecuzione sommaria.

Il servizio è stato pubblicato anche sul sito di Al-Jazeera english: (QUI).

A Jebalia e Hay Zeituon non si sono salvate neanche le tombe. I bulldozer hanno devastato i cimiteri.

Bombardate due scuole a Khan Younis. 60 uccisi, in maggioranza donne e bambini. Le scuole erano utilizzate come rifugio per sfollati. Non è stato un bombardamento indiscriminato, ma mirato a provocare il maggior numero dii vittime, per indurre la popolazione ad evacuare verso sud, al confine con l’Egitto. Le rivelazioni della stampa USA parlano di richieste di Biden al presidente Al-Sisi, in contatti telefonici, di aprire i confini alla fuga dei palestinesi da Gaza “per salvare vite umane”.  

Bombardata una moschea a Jebalia distrutta completamente sulla testa dei civili che vi avevano trovato rifugio.

Anche Rafah, la città al confine con l’Egitto non è stata risparmiata dai bombardamenti. 13 civili morti ieri in due raid dei caccia israeliani.

I civili assassinati dai bombardamenti israeliani ieri sono stati 297 ed oltre 700 i feriti, che non si sa dove curare per mancanza di ospedali funzionanti, messi fuori uso dai bombardamenti mirati come avvenuto nel nord della Striscia.

In diverse località della Striscia si sono svolti scontri diretti tra combattenti palestinesi e soldati israeliani. I video pubblicati dalle due parti dimostrano duri combattimenti con armi automatiche e lancio di obici anti carro. L’esercito israeliano ha annunciato la perdita di 11 soldati e ufficiali.

Una raffica di razzi è stata lanciata contro le colonie della cintura di Gaza. Un razzo è caduto su Siderot.

Diplomazia

Arriva oggi in Israele il consigliere per la sicurezza statunitense Sullivan, dopo aver visitato ieri l’Arabia Saudita. Lunedì prossimo arriverà il ministro della guerra Austin. Argomenti delle discussioni sono le divergenze tra la Casa Bianca e il governo Netanyahu su questioni strategiche per Washington: gli effetti di questa guerra sugli interessi USA in M.O. con la morte di migliaia di civili e la distruzione totale di ogni aspetto di vita a Gaza e il secondo punto di divergenza è il futuro della Striscia dopo la fine dell’offensiva. Queste divergenze sono apparse in filigrana dalle dichiarazioni di Blinken la scorsa settimana dopo la sua visita a Tel Aviv e nelle dichiarazioni senza precedenti di Biden, anche se in un incontro con suoi sostenitori senza la presenza di telecamere, sui bombardamenti israeliane indiscriminati sui civili.

La stampa israeliana rivela che in una telefonata con Biden, alla richiesta di ridurre le vittime civili, Netanyahu ha risposto che gli statunitensi nella seconda guerra mondiale hanno sganciato la bomba atomica sul Giappone uccidendo centinaia di migliaia di civili.

Haaretz scrive che a Tel Aviv sono certi che Sullivan porterà a Netanyahu una richiesta per la determinazione di una data per la fine delle operazioni militari.  

Prigionieri

Manifestazioni in Israele dei familiari dei prigionieri nelle mani di Hamas. Una catena umana ha circondato la sede del governo, per chiedere una trattativa mirante al rilascio di tutti gli israeliani in mano palestinese con la liberazione di tutti i detenuti politici nelle carceri israeliane, “tutti contro tutti”. Le manifestazioni hanno avuto una forte partecipazione anche a causa delle gravi perdite tra i soldati a Gaza, con l’avanzare dell’invasione di terra. Ma questi richiami non trovano orecchi nel consiglio di guerra a Tel Aviv.

I comitati per i diritti umani palestinesi hanno denunciato che ieri l’esercito israeliano ha arrestato 800 civili palestinesi da diverse città e villaggi in Cisgiordania. “Sono ostaggi”, hanno denunciato. Le condizioni di detenzione nelle carceri israeliane, secondo questi rapporti, stanno diventando infernali: privazione dell’ora d’aria, riduzione dei pasti ad uno solo al giorno, divieto di visite dei parenti e degli avvocati difensori, oltre alle denunce di violenze gratuite espresse dei prigionieri liberati nello scambio della fine di novembre.

Cisgiordania e Gerusalemme est

Per il terzo giorno consecutivo, l’esercito israeliano continua la sua opera di incursioni e bombardamenti con l’artiglieria e con i droni delle case di attivisti a Jenin . Il numero delle vittime è di 11 giovani assassinati nelle loro case o per le strade, mentre tentavano di bloccare l’avanzata delle truppe con il lancio di pietre. Le truppe israeliane bloccano l’ospedale e impediscono l’arrivo delle ambulanze con i feriti.

I rastrellamenti sono continui in tutte le città della Cisgiordania. L’offensiva israeliana sta toccando anche l’autorità palestinese, malgrado che la polizia di Ramallah non ha mai interrotto la collaborazione in materia di sicurezza con l’esercito di occupazione. I ministri estremisti del sionismo religioso, Bin Gvir e Smotrich, chiedono di smantellare “la polizia di Abbas”, come l’hanno definita. Lo stesso Netanyahu non ha nascosto la sua avversione agli accordi di Oslo e continua a ripetere che non ci sarà mai uno Stato palestinese nelle “terre bibliche di Israele”.

Libano

I bombardamenti aerei israeliani hanno ucciso due combattenti di Hezbollah. Lo ha comunicato il partito, sostenendo che la risposta non è tardata con il lancio di missili teleguidati contro le postazioni dell’esercito israeliano a ridosso della linea di demarcazione. L’esercito israeliano ha dichiarato che i bombardamenti nel sud Libano continueranno fino al ritiro dei combattenti di Hezbollah verso nord, lontano almeno 40 km dal confine.

Siria

La cosiddetta “resistenza islamica in Iraq” ha lanciato droni esplosivi contro la base di Al-Tanf, nella zona di confine siriana con Giordania e Iraq. Non si conoscono gli effetti di questi lanci. L’Osservatorio siriano sostiene che almeno tre esplosioni sono state sentite nella base, ma alcuni droni sono stati intercettati in cielo. Aerei di ricognizione sono decollati per individuare la zona dalla quale sono stati lanciato i droni, ma non sono state rintracciate le basi mobili di lancio.

Tunisia

Oggi ricorre l’anniversario del tentativo di suicidio del venditore ambulante, Mohammed Bouazizi, il 14 dicembre 2010. Si era versato un bidone di liquido infiammabile sul corpo e si era dato fuoco davanti al Municipio per protesta contro la confisca della sua misera mercanzia. Dopo un periodo di cura in ospedale è deceduto e la sua morte aveva scatenato la rivolta popolare nota con la rivoluzione dei gelsomini.

L’unica esperienza delle primavere arabe, che fino a due anni fa si era salvata dalle derive nefaste, tra dittature (Egitto) oppure guerre civili (Libia, Siria e Yemen), dal 25 luglio 2021 vive una sorte di colpo di stato strisciante. Il presidente Saied ha avviato le sue mosse sotto la copertura della lotta alla corruzione, ma piano piano le sue azioni si sono palesate in una dura repressione del dissenso, tradendo la rivolta per la libertà e dignità. Ultimo atto di questa repressione è la condanna da parte del tribunale militare di un’attivista del Fronte di Salvezza, Shaiamaa Issa. I capi d’accusa sono incitamento dei militari e offesa al presidente della Repubblica. Ieri è stata condannata a un anno di reclusione con la sospensione della pena. Issa è stata in carcere dallo scorso febbraio, quando è stata arrestata insieme ad altri attivisti di opposizione e fino a luglio. Per i dirigenti dell’opposizione questa sentenza è un avviso per chiudere la bocca alla libertà d’opinione. L’avvocato difensore Samir Dilou ha contestato la competenza del tribunale militare a giudicare gli attivisti della società civile e i politici di opposizione.  

La sindrome del tunnel

Un video con dei tunnel allagati di acqua è stato pubblicato qualche giorno fa su TikTok. Ha avuto un successo enorme di visualizzazioni. In pochi giorni ha raccolto 7 milioni di visite e centinaia di migliaia di condivisioni. La stragrande maggioranza dei commenti erano di israeliani o di amici di Israele, che credevano che le immagini si riferivano ai tunnel di Gaza, costruiti da Hamas e che l’esercito israeliano ha deciso di inondare con l’acqua di mare, per uccidere miliziani e prigionieri. (In questo approfondimento vi sveliano di che cosa si tratta)

Notizie dal Mondo

Sono passati 21 mesi e 20 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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