Per ascoltare l’audio di oggi, 06 aprile 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 095 (1346)

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Appello 1

Tutti i giorni arrivano nuove adesioni all’appello che abbiamo lanciato ad ottobre per un cessate il fuoco permanente e per il rilascio dei prigionieri civili.

Potete aderire, scrivendo alla redazione. Diffondete, per favore!

L’elenco dei sottoscrittori dell’appello lo trovate sul sito, in questa pagina: qui.

Appello 2

Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto

14 aprile alla Casa della Cultura, Milano, un convegno. Anche online.

Le notizie

Genocidio a Gaza

Sei mesi di aggressione israeliana sulla popolazione di Gaza.

5 stragi sono state compiute dai caccia e dall’artiglieria di Israele con bombe sulle case di civili: 54 uccisi e 82 feriti nella giornata di ieri venerdì.

Le risultanze assolutorie dell’inchiesta dell’esercito israeliano, sull’eccidio dei 7 operatori internazionali, non ha convinto nessuno. L’organizzazione WCK ha chiesto una commissione indipendente internazionale d’inchiesta. Polonia ha avanzato ufficialmente la richiesta di inserire un suo diplomatico-militare nella commissione d’inchiesta “per punire i responsabili e definire i risarcimenti da parte di Israele ai familiari delle vittime”.

Trattative scambio prigionieri

Il capo della CIA, Burns è giunto al Cairo per riprendere le trattative indirette tra Hamas e Netanyahu. Ma le trattative non decollano. La risposta di Tel Aviv alle richieste di Hamas (apertura della strada costiera verso nord con il ritiro dell’esercito occupante e ritorno della popolazione di Gaza alle loro case). Le pressioni di Washington su Netanyahu hanno ottenuto soltanto delle promesse di ammettere il ritorno di anziani, donne e bambini contingentato in piccoli numeri e rinviato alla conclusione dello scambio di prigionieri. La tattica di Tel Aviv di usare la pressione militare, con gli attacchi aerei sulla popolazione civile e con la minaccia di invadere per terra Rafah, non ha funzionato contro i dirigenti di Hamas.

L’esercito israeliano ha confermato che una donna israeliana era stata uccisa dal fuoco degli elicotteri sul parcheggio del locale dove si teneva un concerto. Si chiamava Efrat Katz ed era in auto insieme agli uomini armati palestinesi. Sono stati uccisi tutti. Il suo corpo non è stato mai recuperato e quindi si suppone che sia stato trasportato dai miliziani di Hamas verso Gaza, in un’odiosa pratica di prendere in ostaggio i morti.

Cisgiordania e Gerusalemme est

È stato ucciso un ragazzo palestinese durante i rastrellamenti israeliani nel campo profughi di Nour Shamas, a Tulkarem. Il ragazzo era sul balcone di casa sua quando è stato colpito dalle pallottole dei soldati invasori. Altri tre palestinesi sono stati feriti gravemente in altri rastrellamenti.

In Cisgiordania e Gerusalemme est, i rastrellamenti in questi giorni hanno portato in carcere 200 minori, per aver pubblicato sui social contenuti contro l’occupazione della loro terra da parte dell’esercito e dei coloni israeliani.

Corte int. di Giustizia

La Corte Int. di Giustizia ha comunicato che la Colombia ha affiancato il Sud Africa nella causa intentata contro Israele, con l’accusa di genocidio a Gaza. Lo scorso 28 marzo anche l’Irlanda ha partecipato come parte civile nella stessa causa. “Ciò che stiamo vedendo ora a Gaza rappresenta la palese violazione del diritto umanitario internazionale su vasta scala: la presa di ostaggi; il rifiuto intenzionale dell’assistenza umanitaria ai civili; il prendere di mira i civili e le infrastrutture civili; l’uso indiscriminato di armi esplosive nelle aree popolate; l’uso di beni civili per scopi militari; la punizione collettiva di un intero popolo. L’elenco potrebbe continuare, invece deve finire. Il punto di vista della comunità internazionale è chiaro: quando è troppo è troppo”. 

ONU

Riunione del Consiglio di Sicurezza dedicata a Gaza. I rappresentanti di Algeria e Arabia Saudita hanno chiesto l’approvazione di una risoluzione per il cessate il fuoco sotto l’articolo 7 della carta dell’ONU per renderlo immediatamente esecutivo e non più eluso da Israele come la precedente. Il rappresentante algerino ha messo in evidenza la “disparità di reazione tra l’assassinio dei 7 operatori della WCK e i 484 operatori sanitari palestinesi in questi 6 mesi di aggressione contro la popolazione civile di Gaza”. Tutti i rappresentanti hanno caldeggiato il cessate il fuoco immediato per mettere fine alle sofferenze subite dalla popolazione di Gaza, tranne la delegazione USA che ha condizionato il cessate il fuoco alla trattativa in corso al Cairo. Complici del genocidio. La riunione è stata interrotta dalle scosse di terremoto che ha colpito New York.

Il Consiglio ONU per i diritti umani ha votato, nella sua sede di Ginevra, una risoluzione per il blocco delle esportazioni di armi ad Israele. 28 a favore, 6 contro e 13 astenuti. Il Consiglio ha deliberato anche per chiedere conto a Tel Aviv per i possibili crimini di guerra e crimini contro l’umanità. I paesi che hanno votato contro sono: USA, Germania, Paraguay, Malawi, Bulgaria e Argentina. Il rappresentante israeliano ha abbandonato l’aula prima del voto. Il ministro degli esteri di Tel Aviv ha accusato il Consiglio di essere antisemita, svuotando di significato la stessa frase. L’isolamento di Israele è totale. Ha l’appoggio dei paesi esportatori di armi.

Israele

Messo all’angolo sulla scena internazionale, il governo ristretto ha approvato l’aumento dei convogli degli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza ed in particolare del nord. Le pressioni dei paesi UE, USA e GB, dopo l’assassinio degli operatori bianchi del WCK, in particolare dei tre britannici, hanno funzionato. Nessuna pressione era stata fatta quando a morire erano la popolazione civile palestinese, gli operatori sanitari, quelli della protezione civile, i giornalisti, gli insegnanti. L’ipocrisia del doppio standard che si palesa in razzismo.

L’ex premier Olmert ha chiesto la fine della guerra e l’avvio di trattative per riportare a casa gli ostaggi. “La politica di Netanyahu è fallita; non vincerà contro Hamas e non libererà gli ostaggi. Bisogna fermarlo”.

Solidarietà araba e islamica

Grandi manifestazioni in diverse città arabe e islamiche. In molte capitali si sono tenute manifestazioni oceaniche dopo la preghiera dell’ultimo venerdì di Ramadan. Ad Amman la manifestazione ha proseguito di sera e fino ad oltre mezzanotte davanti all’ambasciata israeliana ad Amman. Le parole d’ordine erano la rottura delle relazioni diplomatiche con Israele. Anche il più filoisraeliano dei paesi arabi, l’Emirati arabi uniti, ha sospeso la collaborazione diplomatica con Tel Aviv dopo l’assassinio dei 7 operatori del WCK, associazione finanziata da Abu Dhabi. Sindrome dello zio Tom.

Le bufale hanno le gambe corte

Fanno enormi danni, le bufale. Dopo la pubblicazione sul New York Times il 29 dicembre scorso dell’articolo sensazionale sugli “stupri di massa di Hamas”, a Milano un gruppo di signore ha lanciato un appello che chiedeva la condanna di quei fantomatici stupri e in poche ore ha ricevuto oltre 2 mila adesioni da gente intelligente e colta. Compito dei bufalari è quello di trascinare le persone per il naso. Qualcuno adesso chiederà scusa? Non credo.

La notizia è questa: una delle autrici del falso reportage, Anat Schwartz, è stata licenziata dal quotidiano newyorkese. In realtà la ragazza non era sola. La bufala è stata perpetuata anche da Adam Sella e Jeffrey Gettleman. Tuttavia, il NYT ha affermato che la motivazione del licenziamento è il “mi piace” che Schwartz aveva posto ad un twitt che rivendicava di trasformare Gaza in una macelleria umana. La giornalista investigativa Asa Winstanley ha sostenuto che il motivo del “tweet apprezzato” per licenziare Anat era un tentativo per proteggere figure più senior altrettanto responsabili della bufala quanto lei.

Iran

Si sono tenuti ieri a Teheran i funerali di Stato delle vittime dell’attacco terroristico israeliano contro la sede diplomatica iraniana a Damasco. Nei discorsi pronunciati sono stati annunciati azioni contro Israele: “Il nemico pagherà con la stessa moneta”. Ma non viene annunciato né come né quando, lasciando gli strateghi israeliani e dei loro alleati in uno stato di scompiglio. Se ne sono lette di tutte le risme. Secondo la CIA, Teheran colpirà direttamente Israele con missili di crociera a lunga gettata. Molti analisti mediorientali non sono d’accorso, “perché l’Iran non ha nessun interesse ad una guerra con Israele con il pericolo di intervento diretto USA”.   

Libano

Bombardamento israeliano su Marjaioun dove sono stati uccisi 3 militanti del movimento Amal, del presidente del Parlamento Nabih Berri. L’aeronautica israeliana ha colpito molte altre località del sud Libano, provocando decine di uccisi e feriti tra i civili. Il lancio di razzi da parte di Hezbollah contro le colonie ebraiche nel Golan siriano occupato è stato incessante. L’esercito israeliano ha consigliato ai pochi abitanti ancora presenti in queste località di scendere nei rifugi.  

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni e un mese e 12 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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