Per ascoltare l’audio di oggi, 09 aprile 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 098 (1349)

Per informazioni e contatti, manda un messaggio:   

anbamedaps@gmail.com

Le vignette sono QUI 

Sostieni l’informazione indipendente,

per farlo basta un click: QUI il conto PayPal

Nella dichiarazione dei redditi, devolvi il 5xmille ad “ANBAMED,”. Nell’apposito riquadro scrivi: il codice fiscale dell’associazione: 95030850838.

Le donazioni nel mese di marzo 2024 sono state 7, per un valore di 425 € (+ 105 € rispetto al mese di febbrai 2024). Una ripresa promettente. Datevi una mossa, cari lettori/ascoltatori! Iban: IT33U0891382490000000500793

Chiediamo ai donatori del 2023 di mandare un messaggio email con nome, cognome, città di residenza e CF, per ricevere il certificato e ottenere così le detrazioni fiscali. A questo indirizzo.

Tutte le indicazioni per versare un contributo si trovano in fondo a questa newsletter e nel sito (ecco il link).

Appello 1

Il nostro appello lanciato in ottobre. Potete aderire. Diffondete, per favore!

L’elenco dei sottoscrittori dell’appello lo trovate sul sito, in questa pagina: qui.

Appello 2

Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto

14 aprile alla Casa della Cultura, Milano, un convegno. Anche online.

Le notizie

Genocidio a Gaza

L’esercito israeliano ha aumentato gli attacchi aerei sulla Striscia di Gaza ed in particolare su Rafah, dove sono stati uccisi 32 civili e feriti altri 47. I corpi di 84 persone sono stati recuperati a Khan Younis, da sotto le macerie e nelle abitazioni distrutte a cannonate.

Ospedali nel mirino

Dopo la distruzione dell’ospedale Shifà, la piccola chiesa anglicana dell’ospedale Al-Ahali è stata messa a disposizione per accogliere i malati di Shifà. “I nostri fratelli cristiani hanno accolto a braccia aperte la richiesta di ospitare i malati. Non ci sono letti, ma si è sopperito alla mancanza, accostando i banchi di preghiera”, ha detto un medico. “L’esercito ha impedito il trasferimento verso altri ospedali nel centro della Striscia e qui mancano le medicine, perché le truppe di occupazione hanno incendiato i depositi di medicinali e materiale sanitario di consumo”.  

Corte Int. di Giustizia

Il Nicaragua ha citato la Germania davanti alla Corte dell’Aja per assistenza al genocidio in corso a Gaza.  Secondo una nota della Corte, Managua accusa Berlino di “fornire sostegno politico, finanziario e militare a Israele e di aver interrotto i finanziamenti all’Unrwa, facilitando così il genocidio in atto a Gaza e, in ogni caso, disattende al suo obbligo di fare tutto il possibile per impedirlo”. Notizia che le agenzie internazionali hanno pubblicato, ma che i giornaloni della scorta mediatica al genocidio non hanno riportato.

ONU

Il Consiglio di Sicurezza ha aperto la discussione sull’ingresso della Palestina come membro effettivo dell’ONU. Alla conclusone della seduta di ieri, il dossier è stato sottoposto alla commissione competente. Lo scorso 2 aprile il rappresentante palestinesi all’ONU ha scritto al segretario generale dell’ONU, auspicando il voto del Consiglio di sicurezza entro il 18 aprile. Esiste una maggioranza preponderante nell’Assemblea generale al passaggio della Palestina da un membro osservatore, come lo è dal 2012, a membro effettivo. Durante la seduta, il vice rappresentato degli USA ha affermato che la posizione di Washington non è cambiata e considera che il passaggio della Palestina a membro effettivo debba concretarsi tramite un accordo bilaterale tra le due parti. In concreto assegna alla forza occupante il veto sulla questione. La risoluzione che eventualmente uscirà dalla commissione dovrà ottenere 9 paesi favorevoli per essere sottoposta al voto e non avere voti contrari dai membri permanenti.

Trattative per lo scambio prigionieri

È un alternarsi di speranze e docce fredde sulla questione del cessate il fuoco e lo scambio di prigionieri tra Hamas e Netanyahu. Le riunioni del Cairo si sono concluse nel nulla, dopo due giorni di annunci ottimisti. Il nodo centrale è la fine dell’aggressione israeliana. Il ritiro delle truppe da Khan Younis si è dimostrato una mossa tattica e Netanyahu continua a parlare dell’imminenza dell’attacco di terra su Rafah.

La proposta sbandierata a lungo dalla Casa Bianca come una forte pressione su Tel Aviv consisteva nel permesso a vecchi, donne e bambini di tornare nelle loro case distrutte del nord della Striscia, ma senza una data precisa nella quale tale ritorno avverrà. È la stessa proposta israeliana dell’inizio di marzo. Inoltre non viene chiarito cosa succederà dopo, lasciando a Netanyahu mano libera di proseguire la guerra, una volta liberati gli ostaggi nelle mani di Hamas. Nella proposta non si parla dello scambio di prigionieri e la relativa liberazione dei detenuti palestinesi nelle carceri israeliane, ma ci si sofferma sulla necessità di ingresso degli aiuti umanitari alla popolazione di Gaza stremata dai bombardamenti e dalla fame. Non solo, ma Washington ha chiesto a Egitto e Qatar di far pressioni sui leader di Hamas per accettare la proposta. Il risultato è stato il ritiro della delegazione di Hamas dal Cairo, ufficialmente per consultazioni con la direzione del movimento. Nella notte, dalla Casa Bianca è stata annunciata una nuova proposta, ma non si conosce ancora quali siano le novità.

Cisgiordania e Gerusalemme est

Una ragazza palestinese assassinata ad un posto di blocco nell’Alta Valle del Giordano, ad est di Toubas. I soldati sostengono che la ragazza aveva rifiutato di presentare i documenti al controllo e poi tentato di accoltellare un milite, ma la versione viene sbugiardata dai testimoni oculari palestinesi presenti in fila al posto di blocco. La Mezzaluna rossa palestinese ha denunciato che le truppe di occupazione hanno impedito i soccorsi fino alla morte della ragazza per dissanguamento. Non è stato fornito il nome della ragazza e il suo corpo è stato sequestrato dall’esercito. Licenza di uccidere.

Necrofilia

Le autorità carcerarie israeliane hanno rifiutato la consegna alla famiglia del corpo del detenuto palestinesi, Waleed Abu Daqqa, morto in carcere due giorni fa.

Non solo, ma hanno impedito che venga celebrata la cerimonia di lutto. Le truppe di occupazione israeliane hanno fatto irruzione nelle tende allestite per una commemorazione a Baqa al-Gharbiyye.

I soldati israeliani hanno brutalmente aggredito le persone presenti per le esequie e hanno sequestrato sei giovani palestinesi per sopprimere qualsiasi espressione di solidarietà per il prigioniero deceduto. Abu Daqqa era stato torturato dai suoi carcerieri israeliani e anche quando già malato di cancro, gli sono state impedite le cure di cui aveva urgente bisogno. I suoi carcerieri hanno volutamente trascurato per anni la sua malattia portandolo alla morte dopo 38 anni di prigione.

Israele

Il ministro estremista Bin Gvir ha minacciato di far cadere il governo Netanyahu, se i piani per l’invasione di Rafah fossero archiviati. Per evitare l’inciampo, il premier ha subito dichiarato di aver ricevuto i rapporti militari sulle operazioni nel sud della Striscia e che la data dell’offensiva di terra sull’ultima città palestinese è stata già fissata.

Diplomazia

Un articolo a firma di Macron, Al-Sisi e Abdalla II è uscito su Le monde. È un appello per il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi, l’applicazione delle risoluzioni dell’ONU e avviare il percorso per la soluzione dei due Stati. Si sottolinea anche la gravità di un attacco israeliano via terra contro Rafah: “mettiamo in guardia dalle pericolose conseguenze di un’offensiva israeliana a Rafah, dove hanno trovato rifugio più di 1,5 milioni di civili palestinesi. Una tale offensiva non farà altro che aumentare la perdita di vite umane e le sofferenze, aggravare il rischio e le conseguenze di un massiccio sfollamento forzato della popolazione di Gaza e costituire una minaccia di escalation nella regione”. (Leggi tutto, in francese).

Sudan

Rapporti medici parlano di una strage compiuta dalle milizie di Pronto Intervento contro la popolazione civile di Um Idham, una cittadina della provincia meridionale di Al-Jazira. Secondo il sindacato dei medici, 28 civili sono stati uccisi e altri 240 sono stati feriti. L’occupazione della cittadina è avvenuta sabato 6 aprile, dopo un lungo assedio e continui bombardamenti con l’artiglieria. La stragrande parte della popolazione è fuggita e le milizie – secondo il comunicato medico – hanno compiuto razzie e distruzioni nelle proprietà private svuotando le case abbandonate di tutto ciò che è prezioso e facilmente trasportabile.

Bahrein

Khalifeh, re del Bahrein, ha emesso un’amnistia per 1584 detenuti. L’agenzia stampa pubblica ha affermato che l’amnistia è stata emessa per il 25esimo anno di potere del monarca. È il numero più alto di amnistiati nel piccolo paese arabo del Golfo, base militare di GB e USA. Secondo l’Istituto del Bahrein per i diritti umani, con sede a Londra, tra gli amnistiati ci sono anche detenuti politici.

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni e un mese e 15 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

Sostenete Anbamed

Nella tua dichiarazione dei redditi 2024, devolvi il 5xmille all’associazione “ANBAMED, aps per la Multiculturalità”. Nell’apposito riquadro scrivi: codice fiscale: 95030850838.

Fate conoscere Anbamed ai vostri amici e contatti, per aumentare le iscrizioni alla newsletter. L’iscrizione è gratuita e chi può e vuole ha la facoltà di sostenere la redazione con una donazione volontaria, deducibile dalle tasse.

Le donazioni sono deducibili dalle tasse.

Dal 2 febbraio 2023, l’associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità” è registrata nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) nell’elenco delle associazioni di promozione sociale. Questo significa che tutte le donazioni versate sui conti correnti di Anbamed nel 2023 saranno deducibili dalle tasse dei donatori (nella dichiarazione dei redditi 2024) e si potrà destinare il 5 per mille (sempre nella dichiarazione 2024).

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega e, quindi, merita il vostro sostegno.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793               

Oppure: tramite PayPal

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è merito tuo/vostro. Anche un piccolo contributo per noi significa molto.

Torna/te presto a leggerci ed ascoltarci!

Annuncio

A tutti i donatori e donatrici del 2023: vi preghiamo di fornirci i vostri dati fiscali (Nome e cognome anagrafici, città di residenza e codice fiscale) per potere emettere a vostro favore il certificato di donazione, da detrarre dalle vostre tasse nella dichiarazione 2024 (redditi 2023).

Le informazioni vanno inviate a anbamedaps@gmail.com

Chi non ha donato nulla nel 2023, può redimersi e farlo adesso: https://www.anbamed.it/sostienici/

=====================================================

1 commento

  1. […] [Anbamed]1349- 09 aprile ’24 [Anbamed]1348-08 aprile ’24 [Anbamed]1347-07 aprile ’24 [Anbamed]1346-06 aprile ’24 [Anbamed]1345-05 aprile ’24 [Anbamed]1344-04 aprile ’24 [Anbamed]1343-03 aprile ’24 [Anbamed]1342-02 aprile ’24 [Anbamed]1341-01 aprile ’24 ANBAMED Tag articolo: #Anbamed#MEDIO ORIENTE#Palestina […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *