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19 settembre 2021 Buona Domenica!

Rassegna anno II/n. 81

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I titoli

Palestina Occupata/ Israele: Arrestati gli ultimi due detenuti fuggiti dal carcere di Gilboa.

Tunisia: Due manifestazioni contrapposte a Tunisi, pro e contro le misure d’emergenza intraprese due mesi fa dal presidente Saied.

Libano: Sequestrati 20 tonnellate di nitrati di ammonio, il materiale pericoloso che ha causato un anno fa una strage nel porto di Beirut.

Afghanistan: Riaprono le scuole, ma solo per maschi.

Siria: Esplosione blocca il gasdotto. Interruzione dell’elettricità nella capitale.

Iraq: Dopo sette anni tornano a suonare le campane della chiesa di Mar Touma a Mosul.

Migranti: La Grecia inaugura, nell’isola di Samos, il primo centro di detenzione per richiedenti asilo.

Le notizie

Palestina Occupata/Israele

L’esercito israeliano ha comunicato che all’alba di oggi ha arrestato gli ultimi due prigionieri fuggiti due settimane fa dal carcere di massima sicurezza di Gilboa. Non sono stati forniti particolari sull’operazione. All’inizio di settembre, 6 detenuti palestinesi sono riusciti a fuggire dalla cella, scavando con un cucchiaio un tunnel sotto il water, collegandosi così al sistema fognario. La fuga ha creato scalpore ed allarme, per la mancanza di controlli oppure per la collaborazione da parte delle guardie. Il governo ha dovuto aprire un’inchiesta sul caso. Misure coercitive sono state intraprese contro tutti gli altri detenuti palestinesi, arrestando anche alcuni parenti dei prigionieri fuggiti.

Tunisia

Due manifestazioni contrapposte ieri nel centro di Tunisi: una a favore e l’altra contro le misure intraprese due mesi fa dal presidente Saied. Entrambi i concentramenti non hanno raggiunto grandi numeri e, per la presenza massiccia delle forze di sicurezza, non ci sono stati scontri. “Contro il golpe e per il ritorno della democrazia”, gridavano i sostenitori di Ennahda, il partito islamista esautorato dal potere; mentre i sostenitori di Saied urlavano: “Contro la corruzione”. Il sindacato dei lavoratori ha condannato il ricorso alle mobilitazioni di piazza “in questa fase delicata della storia del paese, che potrebbero degenerare in violenze”. Il sindacato ha, però, rinnovato l’invito al presidente Saied di accelerare la formazione del governo, per far fronte alla crisi economica ed alla pandemia.

Libano

L’esercito ha sequestrato un carico di 20 tonnellate di nitrati di ammonio, il materiale altamente esplosivo che un anno fa causò una strage nel porto di Beirut. Lo ha riportato l’agenzia stampa ufficiale, senza citare però la zona dove è avvenuto il fermo, né indicare la destinazione. Da informazioni citate dalla stampa locale, il carico sarebbe stato spostato da Baalbek, nella Beqaa, al confine con la Siria, per metterlo in sicurezza. I nitrati di ammonio sono usati anche in agricoltura come fertilizzanti.

Afghanistan

Primo giorno di ritorno a scuola, ma alle superiori niente allieve. “Il nostro posto, secondo la loro interpretazione del Corano, è la casa” – ha detto una ragazza di 16 anni ad una Tv araba e poi ha proseguito – “Volevo diventare dottora, ma i miei sogni sono stati infranti”. Nei giorni scorsi, il sottosegretario alla comunicazione, Mujahid, ha dichiarato che le ragazze iscritte all’università potranno frequentare i corsi, ma in aule separate e con insegnanti donne. La frase è stata interpretata come un’espulsione delle allieve dall’Università, perché gli atenei soffrono già di mancanza di aule e soprattutto non ci sarebbe un numero sufficiente di insegnanti donne.

La giornata di ieri è stata caratterizzata da due esplosioni con morti e feriti: una a Jalalabad, nell’est del paese, e l’altra vicino a Kabul.

Siria

Un esplosione ha messo fuori uso il gasdotto che alimenta il centro della Siria, causando l’interruzione della fornitura di elettricità nella grande parte del paese compresa la capitale, Damasco. L’agenzia stampa ufficiale e la Tv di Stato hanno dato la notizia, senza specificare se si sia trattato di un attentato oppure di un incidente. Sui social si parla di un attacco terroristico, ma finora non ci sono state rivendicazioni. Tra le ipotesi avanzate vi è anche un bombardamento israeliano.

Sul fronte di guerra, si registra a Daraa, nel Sud, una totale calma in seguito all’applicazione dell’accordo, con la mediazione russa, per la consegna delle armi dei miliziani oppure il loro trasferimento nelle province del nord, controllate dall’opposizione armata.

Nella provincia di Idlib sono continuati i bombardamenti russi contro le postazioni delle milizie qaediste di Tahrir Sham, ex Fronte Nusra. L’opposzione parla di morti e feriti tra i civili, ma le immagini video postate fanno vedere campi di addestramento in montagna, lontano dal centro abitato di Kinda, ad ovest del capoluogo Idlib.

Iraq

Per la prima volta da sette anni, le campane della chiesa di Mar Touma, a Mosul, sono tornate a suonare. I Jihadisti di Daiesh, nel 2014, l’avevano trasformata in carcere e sede di tribunale. Padre Pio Affas ha pronunciato un’omelia piena di speranza che “la città possa intraprendere il cammino della ricostruzione di nuove relazioni basate sul reciproco rispetto”. All’inaugurazione religiosa hanno partecipato anche cittadini musulmani. La campana, dal peso di 285 kg, è stata fabbricata in Libano ed è stata donata da un’associazione internazionale per la fratellanza tra le fedi.

Migranti

Il governo greco ha inaugurato il primo di 5 centri di detenzione per migranti: recinzione con filo spinato, controllo video e sorveglianza elettronica. Si può uscire con permessi speciali e di sera è vietato ogni spostamento. Si trova a Samos, di fronte alle coste turche. I progettati 5 centri sono finanziati dall’UE con 326 milioni di euro. Le organizzazioni umanitarie hanno criticato le nuove misure restrittive che trattano i richiedenti asilo come criminali.

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