Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

27 gennaio 2022     

Rassegna anno III/n. 026

Per informazioni e contatti manda un messaggio

Per ascoltare l’audio:

La pagina delle vignette è QUI

Sostieni Anbamed

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori.

Ricordati che anche il più grande oceano è fatto di gocce!

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Banca di Credito Cooperativo della Valle del Fitalia

Iban: IT33U0891382490000000500793

Bic: ICRAITRRPDO

I titoli

Siria: Domata la ribellione dell’Isis nel carcere di Hasaka. Migliaia di jihadisti catturati.

Iraq: Il premier visita la zona di confine con la Siria.

Egitto: Importazioni di armi da Washington per 2,56 miliardi di dollari.

Etiopia: Arriva a Makallè il primo carico di aiuti sanitari della CRI.

Giordania: Condanna a 12 anni di reclusione per un ex deputato per aver offeso il re sui social, in una diretta TV.

Egitto 2: Aperta la 53 edizione della Fiera del Libro al Cairo.

Le notizie

Siria

In tutto il nord-est della Siria si festeggia la vittoria sulla ribellione di Daiesh ad Hasaka. Questo successo avviene nell’anniversario della liberazione di Kobane (27 gennaio 2015) e per questo assume un’altra dimensione nell’esperienza dei curdi e della loro resistenza guidata dalle Forze Democratiche Siriane (SDF). Il portavoce dell’autonomia curda ha annunciato la completa liberazione del carcere di Ghweiran e la resa di tutti i miliziani, sia quelli detenuti sia gli assalitori. Il numero dei morti tra i jihadisti è di 300. Il sito delle SDF ha pubblicato i video della resa dei jihadisti, mostrando che la maggioranza sono stranieri. Appaiono lunghe file di barbuti, con addosso degli stracci e la testa chinata per non farsi riprendere. Nel centro del piazzale del carcere un cumulo di mitra e bombe a mano. Dopo sei giorni di battaglia nel carcere, dove si sono asserragliati i jihadisti e nelle zone adiacenti dove si sono nascosti, i combattenti curdi delle truppe speciali e delle unità di difesa locale hanno avuto la meglio, con il sostegno di americani e britannici che perlustravano la città dal cielo e dai loro carri armati. I jihadisti barricati nel carcere tenevano in ostaggio una ventina di lavoratori delle cucine ed usavano centinaia di bambini come scudi umani. I miliziani sono stati catturati, perquisiti e mandati in strutture carcerarie in altre città, per essere interrogati sull’organizzazione di questo assalto. I bambini figli di jihadisti sono stati trasferiti in strutture per minori dove riceveranno cure psicologiche per il trauma subito.

Questa battaglia è un monito al mondo intero: il pericolo del terrorismo jihadista non è finito ed i curdi sono un baluardo di difesa in prima linea. Non possono essere traditi ancora una volta. Il pericolo Erdogan va arginato e le rivendicazioni dei curdi per un’autonomia nella regione nord orientale della Siria, nel quadro di uno Stato federale, va appoggiata. I 20 mila jihadisti stranieri nelle carceri non possono essere lasciati sulle spalle delle SDF, perché non hanno le possibilità economiche di gestire un fardello del genere. I 50 paesi di origine devono attivarsi per accoglierli e processarli. L’ONU deve agire politicamente e non limitarsi a fornire assistenza sanitaria.

Il video della resa dei jihaidsti:  https://www.youtube.com/watch?v=GawskmVlaA0    

Iraq

Il premier Al-Kadhimi ha visitato la regione al confine della Siria. La visita ha toccato anche le città e villaggi yazidi, compreso il capoluogo Sinjar. Non sfugge la preoccupazione del governo iracheno per gli sviluppi che stanno avvenendo dall’altra parte del confine, in Siria, ed in particolar modo la fuga di jihadisti dal carcere di Hasaka, molti di questi sono iracheni. L’esercito di Baghdad sta costruendo lungo il confine un muro di sicurezza, per limitare il passaggio dei jihadisti da un paese all’altro.

Egitto

L’amministrazione Biden ha approvato in via preliminare l’esportazione di armamenti all’Egitto per 2,56 miliardi di dollari. L’affare comprende:12 aerei da trasporto C-130 e sistemi radar. La motivazione è “il rafforzamento delle capacità difensive del Cairo, alleato strategico nella regione, di fronte alle sfide attuali e future”.
Con buona pace per tutte le promesse di condizionare gli aiuti e le forniture militari al miglioramento del rispetto dei diritti umani in Egitto. Gli affari vengono prima dei diritti umani.

Etiopia

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha informato che, per la prima volta da settembre, è riuscito a consegnare a Makallè, capoluogo del Tigray, un convoglio di aiuti sanitari. La consegna è avvenuta dopo l’approvazione del governo di Addis Abeba. Il portavoce del Fronte popolare di liberazione del Tigrai (TPLF) ha affermato: “È un passo nella giusta direzione, ma rimane una goccia nel mare dei bisogni”. La guerra in Tigray è iniziata nel novembre 2020 con la cacciata del TPLF dalla provincia ribelle. Dopo alcuni mesi ha ripreso l’iniziativa e liberato tutta la provincia, invadendo i territori limitrofi di Afar e Amhara. La mobilitazione generale ad Addis Abeba è riuscita e respingere i ribelli nella loro provincia di origine, imponendo un assedio che ha vietato la spedizione degli aiuti umanitari.

Giordania

Un ex deputato espulso dal Parlamento, Ossama Ajarmeh, è stato condannato a 12 anni di reclusione per “offesa a sua altezza il re”. La vicenda risale al maggio scorso, quando Ajarmeh è stato sospeso dall’organo legislativo per un suo discorso violento contro l’interruzione delle forniture elettriche in molte aree del paese. Molte manifestazioni di solidarietà con il deputato sospeso sono degenerate in scontri con la polizia. In una diretta social, Ajarmeh ha sferrato un attacco contro il re con minacce esplicite. È stato immediatamente arrestato. Altre persone processate con lui hanno subito pesanti condanne fino a 8 anni di reclusione. L’agenzia ufficiale “Petra” non ha fornito però i loro nomi.

Egitto 2

Si è aperta al Cairo la Fiera del Libro, con la partecipazione di 1073 case editrici di 51 Stati. È la 53esima edizione del Salone e si tiene in presenza con le necessarie precauzioni per il Covid-19. Lo scorso anno la sessione è stata tenuta in agosto a causa delle restrizioni per contrastare la diffusione del virus. L’edizione attuale rimarrà aperta al pubblico fino al 7 febbraio e prevede un programma ricco di eventi, dibattiti, incontri, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, performance di letture poetiche e l’assegnazione di premi per editori e autori. La Fiera ha una sezione dedicata all’editoria per bambini e una al libro digitale.

Approfondimenti

Vent’anni di guerra afghana. Cronaca di un fallimento

di Daniela MusinaDelina Goxho

Echi della stampa araba n. 9

A cura di Francesca Martino

==============================================

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è grazie a te. Anche un piccolo contributo per noi significa molto. Torna presto a leggerci ed ascoltarci.

Rispetto della Privacy:

Ricevete questa Rassegna “ANBAMED, notizie dal Sud Est del Mediterraneo”, perché:

  • vi siete registrati/e;
  • il vostro indirizzo email è stato reperito in elenchi pubblici;
  • perché siete stati in contatto con l’Associazione Anbamed, per la Multiculturalità.

In caso di mancato gradimento, è possibile la sospensione delle spedizioni. Basta un semplice messaggio di risposta, con in Oggetto: Cancellare.

Per contatti diretti: ++39.339.8599708

Responsabile del trattamento dati è il Presidente e rappresentante legale.

1 commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *