Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

10 marzo 2022.  

Rassegna anno III/n. 068

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15 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. L’esercito russo a 20 km da Kiev. Il governo ucraino accusa i russi di aver bombardato un ospedale pediatrico a Mariupol. Oggi l’incontro tra i due ministri degli esteri in Turchia.

Anbamed, aps per la Multiculturalità lancia la campagna per la liberazione del blogger saudita Raif Badawi, che dopo aver scontato la condanna a 10 anni di reclusione non viene rilasciato. Nel 2015 ha subito la punizione medievale di 50 frustate sulla schiena, in una piazza pubblica di Gedda.

(Per saperne di più sul caso Raif Badawi)

Scrivete lettere, email, fax e/o telefonate all’ambasciata saudita a Roma:

Via G. B. Pergolesi, 9 – 00198 Roma

+39.06.84.48.51; Fax. +39.06. 85.51.781, E-mail: itemb@mofa.gov.sa;

oppure  ambasciata.saudita@arabia-saudita.it

Domenica 27 marzo 2022 ore 18:00 si terrà, in modalità online, l’Assemblea dell’Associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità”. Tutti gli abbonati ed i collaboratori, anche non iscritti, possono chiedere il link per parteciparvi: anbamedaps@gmail.com

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I titoli

Iraq: Migliaia in piazza contro il carovita.

Arabia Saudita-Emirati: I due eredi al trono si rifiutano di parlare con Biden.

Turchia-Israele: Visita del presidente Herzog ad Ankara.

Egitto: Prevista una svalutazione del 15% della lira.

Siria: Commissione ONU chiede indagine contro i crimini di guerra Usa.

Tunisia: Saied emana una legge contro l’aumento ingiustificato dei prezzi.

Le notizie

Iraq

Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza, a Nassiriya, per protestare contro l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, in primis olio e farina, a causa della guerra in Ucraina. Il governo ha intensificato i controlli sui depositi del commercio all’ingrosso, per stroncare i tentativi di nascondere le merci in attesa dell’aumento dei prezzi. Sono stati arrestati 31 persone. L’altro provvedimento è l’aumento degli stipendi e pensioni basse e l’azzeramento, per due mesi, delle tasse doganali sulle derrate alimentari. Russia e Ucraina sono i principali fornitori di grano e olio di semi a molti paesi del Medio Oriente. L’Iraq a causa delle guerre e della corruzione, malgrado la ricchezza petrolifera, è un paese di poveri: la disoccupazione giovanile è al 40% ed un terzo della popolazione è sotto la soglia di povertà.

Arabia Saudita-Emirati

Secondo il Wall Street Journal, gli eredi al trono di Arabia Saudita e Emirati, Bin Salman e Bin Zaed, hanno rifiutato di rispondere alle telefonate del presidente Biden. La Casa Bianca, nel tentativo di creare una coalizione mondiale anti russa, ha chiesto ai paesi produttori di petrolio di aumentare l’estrazione, per sostituire quello russo sul mercato mondiale e contenere così gli aumenti. Il grande rifiuto dei due paesi arabi, sudditi da sempre della politica USA, è originato dal malcontento nei confronti dell’amministrazione Biden sulla guerra in Yemen e per l’accordo sul nucleare iraniano. Preferivano la politica guerrafondaia di Trump.

Turchia-Israele

Il presidente israeliano Herzog ha compiuto ieri una visita ufficiale ad Ankara, dove si è incontrato con il presidente Erdogan. L’incontro ha discusso i rapporti bilaterali, in particolar modo la collaborazione nell’industria militare. Un tema di comune interesse è la questione energetica nell’est del Mediterraneo, causa di frizioni tra Ankara ed Atene e tra Tell Aviv e Beirut. È la prima visita di questo livello da 14 anni. I due paesi hanno svolto nei giorni scorsi tentativi di mediazione tra Ucraina e Russia.  

Egitto

Gli effetti della guerra russa contro l’Ucraina si sentono maggiormente in Egitto. Da una parte la dipendenza nella fornitura di grano e dall’altra il calo dei turisti russi ed ucraini. Lo Stato ha dovuto mettere a disposizione 7 miliardi di lire, per sostenere l’acquisto del grano sul mercato mondiale. Gli analisti prevedono una svalutazione della lira egiziana del 15%.

Siria

La Commissione investigativa di esperti indipendenti dell’ONU ha chiesto a Washington di compiere un’indagine indipendente sulle carneficine avvenute in Siria in seguito ad attacchi aerei degli Stati Uniti. In particolar modo il riferimento è al bombardamento, del marzo 2019, sulla cittadina di Bagheuz, durante l’assedio agli ultimi miliziani dell’Isis. In quell’attacco sono morte decine di bambini e donne, in fase di evacuazione concordata con i combattenti curdi. Lo scorso novembre, il Pentagono aveva assolto i suoi comandi operativi, sostenendo che l’azione era per legittima difesa. La stampa statunitense, invece, ha pubblicato inchieste sul terreno con precise accuse alle unità USA di aver ucciso 64 donne e bambini, familiari di jihadisti, che si stavano arrendendo. Le truppe USA, subito dopo il massacro, avrebbero “pulito” il terreno spianandolo con i bulldozer per nascondere il crimine.

La Commissione ha raccomandato inoltre di alleggerire le sanzioni Usa sulla Siria, perché stano causando gravi difficoltà alle famiglie.

Tunisia

Il presidente Qais Saied ha annunciato, in un discorso televisivo, che è allo studio una legge contro lo stoccaggio illegale di derrate alimentari. In un incontro con il ministro dell’Interno, il presidente ha raccomandato di intensificare i controlli “perché affamare il popolo è un crimine”. Nei mercati sono spariti molti prodotti, come zucchero e riso, e si sono registrate lunghe file davanti ai forni per l’acquisto del pane. La polizia ha confiscato diversi depositi illegali di farina. Il paese importa il 60% del grano dalla Russia e dall’Ucraina.

Approfondimenti

Le quattro lezioni dell’Ucraina: i doppi standard occidentali

Echi dalla stampa araba n. 13

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2 commenti

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