Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

04 aprile 2022. 

Rassegna anno III/n. 093

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40 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Bombardamenti nella notte su Kiev. I russi concentrano le truppe nella zona est e sud. Il Cremlino gela Zelensky: “Non ci sono le condizioni per un vertice con Putin”. Fermata a Leopoli, dalle forze di sicurezza ucraine, la carovana Mediterranea con 23 profughi da riportare in Italia. Vi era a bordo un italo-ucraino in età di arruolamento.

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I titoli

Pakistan: Clamoroso scacco all’opposizione. Respinta la mozione di sfiducia e sciolto il Parlamento. Il governo Khan rimane in carica.

Egitto: Entrano in sciopero i detenuti politici egiziani nel carcere di Mazraa.

Yemen: Piccole violazioni della tregua.

Afghanistan: I taliban vietano il contrabbando dell’oppio.

Iraq: Grande esplosione in un impianto per bombole di gas. Sospetto attentato terroristico.

Turchia: Attacco con razzi contro una base turca nel nord dell’Iraq.

Le notizie

Pakistan

Il presidente della seduta parlamentare ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti del governo di Omran Khan, giudicandola inammissibile sulla base dell’art. n°5 della Costituzione (sospette interferenze estere). È stata bloccata così l’offensiva dell’opposizione, che aveva colto l’occasione di una scissione nella maggioranza, per mandare il governo a casa. Khan nei giorni scorsi ha denunciato le interferenze dell’ambasciata USA sui temi di politica estera, in particolare sull’Ucraina e Afghanistan. Subito dopo la bocciatura parlamentare della mozione di sfiducia, il presidente della Repubblica, Aref Alawi, ha sciolto il Parlamento e indetto nuove elezioni entro 90 giorni. Il governo di conseguenza è decaduto e lo stesso premier è stato incaricato degli affari correnti. È un chiaro smacco della politica internazionale dell’amministrazione Biden, basata sui diktat “O con me o contro di me”. Islamabad aveva rifiutato di accogliere truppe USA per il controllo dell’Afghanistan e si è astenuta al voto contro la Russia all’Assemblea Generale dell’ONU sull’Ucraina.    

Egitto

L’ex deputato Zyad el-Elaimy detenuto nel carcere di Mazraa, al Cairo, è entrato in sciopero della fame per protesta contro le condizioni di prigionia.  È uno sciopero collettivo al quale hanno aderito decine di detenuti politici. Lo ha comunicato la madre, la scrittrice Ikram Youssif. Secondo la nota, Al-Elaimy sarebbe stato già trasferito verso un altro carcere, non ancora comunicato agli avvocati. È stata lanciata una campagna per la loro liberazione: “Sono accusati di reato di difesa della democrazia”, scrivono i sostenitori.  

Yemen

Ci sono state diverse locali violazioni della tregua. Le due parti si accusano a vicenda della responsabilità di aver iniziato il fuoco. Gli scambio di artiglieria tra i ribelli ed i governativi sono avvenuti sui fronti di Maarib e Taez. Non c’è stato nessun intervento dell’aeronautica saudita. I combattimenti sono cessati dopo i contatti dell’inviato speciale dell’ONU con le due parti.

Afghanistan

Il leader taliban mollah Akhunzadeh ha diramato un ordine per il divieto assoluto della produzione e commercializzazione di oppio. Lo ha annunciato il vice premier Hanafi. Nel suo discorso ha elencato una serie di sure coraniche che vietano di arrecare danni al proprio corpo, interpretandole come divieto di consumare qualsiasi tipo di droga. Hanafi ha lanciato un appello alla comunità internazionale per aiutare il paese a sostituire la coltivazione di canapa e papavero con altri raccolti. Ha anche accusato i governi precedenti di essere invischiati nel contrabbando dell’oppio. Secondo i rapporti degli organismi internazionali, l’Afghanistan produce l’85% dell’oppio contrabbandato nel mondo e gli introiti rappresentano tra il 6 e l’11% del PIL. Nel 2020 si stima che il commercio della droga abbia fruttato all’economia afghana tra 2 e 3 miliardi di dollari. “Nel paese ci sono 3,5 milioni di consumatori con forti sintomi di dipendenza – ha detto il vice ministro dell’Interno – dei quali soltanto 20 mila sono ricoverati in strutture di cura e recupero”.

Iraq

Un’enorme esplosione ha causato un devastante incendio nella centrale di riempimento delle bombole di gas da cucina, a Fallouja. I vigili del fuoco e la protezione civile hanno lavorato fino all’alba di oggi per domare le fiamme. La zona è stata circondata dalle forze di sicurezza in attesa di conclusione delle indagini. Non si esclude l’attentato di matrice terroristica. Lo scoppio è avvenuto fuori dall’orario di lavoro e quindi si sono registrati soltanto quattro ustionati, ricoverati nel reparto di terapia intensiva del locale ospedale.

Turchia

La base militare turca nella provincia irachena di Mosul è stata oggetto, la scorsa notte, di lanci di 4 razzi. È il secondo attacco in una settimana. Martedì scorso la stessa base di Zlikane è stata colpita da tre razzi. Non ci sono stati rivendicazioni, ma si presume che è la risposta dei guerriglieri curdi contro i bombardamenti di Ankara con droni sulle montagne di Qandil. Secondo un comunicato turco sarebbero stati uccisi 4 guerriglieri curdi del PKK. La violazione turca della sovranità irachena non è ma stata denunciata in modo deciso, né da parte del governo iracheno, né da parte di quello curdo autonomo di Erbil.

Approfondimento

Figli dello stesso mare

Francesco e la nuova alleanza per il Mediterraneo

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30 Marzo, Giornata della terra palestinese

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Echi dalla stampa araba n. 14

Da Al-Arabi Al-Jadeed (Il Nuovo Arabo)

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una svolta decisiva per le sorti della pace.

Di Zakaria al-Kamaly

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1 commento

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