Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

22 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 141

Per informazioni e contatti manda un messaggio

Per ascoltare l’audio:

Le vignette sono QUI

87 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Mosca attacca e distrugge un carico di armi occidentali arrivato in Ucraina. I russi avanzano nel Donbass. Kiev vuole la liberazione dei soldati arresi a Mariupol. Da Mosca un secco “Niet”. Gazprom annuncia che metà dei clienti occidentali ha aperto conti in rublo. La quotazione della moneta russa avanza rispetto a dollaro e euro.

Sostieni Anbamed

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori.

Ricordati che anche il più grande oceano è fatto di gocce!

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793

Bic: ICRAITRRPDO

Titoli

Kurdistan: Droni turchi uccidono 6 civili nelle zone montagnose di confine.

Palestina-Israele: Un altro minorenne ucciso dai soldati di Tel Aviv a Jenin.

Iraq: Che fine ha fatto il detenuto accusato di aver ucciso l’esperto di terrorismo Al-Hashimi?

Tunisia: Il sindacato dei lavoratori si oppone ad un dialogo politico che esclude i partiti.

Sudan: Un giovane ucciso dalla polizia durante una manifestazione contro il golpe militare.

Marocco: 15 giorni di ferie pagate per paternità. Primo paese arabo islamico ad attuare una riforma previdenziale progressista.

Le notizie  

Kurdistan

Sei presone sono rimaste uccise durante un attacco turco con droni nel nord del Kurdistan iracheno. Secondo un testimone oculare, l’attacco contro la regione montagnosa di Jamjamal ha colpito un’auto civile, causando la morte di tutti i passeggeri. La base militare turca di Ba’shiqa è stata attaccata in serata con due droni carichi di esplosivi. Una sigla denominata “Resistenti liberi di Sinjar” ha rivendicato questo secondo attacco, definendolo come risposta all’invasione turca del territorio iracheno. Il governo di Ankara non ha rilasciato comunicati sui due casi. L’esercito turco ha installato in territorio iracheno delle basi fisse, senza il consenso dei governi di Baghdad (federale iracheno) e di Erbil (autonomo curdo), con il pretesto di combattere i guerriglieri del PKK.

Palestina-Israele

A Jenin un altro giovane di 17 anni è stato ucciso dalle pallottole dell’esercito di occupazione israeliano, durante un rastrellamento in un quartiere della città. Un altro è rimasto gravemente ferito. Dall’inizio dell’anno, in Cisgiordania sono stati uccisi 55 civili palestinesi durante gli attacchi israeliani.

The International Defence of Children (sezione Palestina) ha documentato che i soldati di Tel Aviv hanno utilizzato una minorenne come scudo umano davanti al loro veicolo, mentre sparavano contro un gruppo della resistenza nel campo profughi di Jenin. Secondo l’ONG, l’uso dei civili come scudi umani è una pratica ricorrente dell’esercito israeliano durante le incursioni nelle città dove trovano una resistenza armata. “Questa pratica – fa notare l’ONG – è un crimine di guerra”. QUI

Iraq

Hisham Al-Hashimi era un valente esperto di movimenti jihadisti e di terrorismo islamista. Noto per i suoi interventi televisivi e articoli sulla stampa che analizzavano il fenomeno Isis e il predominio delle milizie sulle sorti dello Stato iracheno. è stato molto esplicito nel sostegno al movimento di protesta democratico dell’Ottobre 2019, che rivendicava lavoro e fine della corruzione.

Il 6 luglio 2020, alla conclusione di un suo intervento in una tv privata sugli assassinii di attivisti e il rapimento di altri, è stato ucciso davanti a casa sua da due attentatori su una moto di grossa cilindrata.

Un anno dopo, il premier Al-Kadhimi ha annunciato in una diretta TV che la sua promessa di punire i responsabili dell’assassinio di Hashimi è stata attuata: “Le forze di sicurezza hanno arrestato colui che ha sparato ed è reo confesso”, ha detto il premier. La Tv di Stato qualche giorno dopo ha mandato in onda un’intervista confessione di un uomo di 36 anni, ufficiale dell’esercito, Ahmed Oueid Kanani, che ha ammesso di aver sparato ed ucciso lui l’esperto di anti-terrorismo.

Per ben tre volte il processo è stato rinviato per motivi che non sono mai stati chiariti dai giudici e l’imputato non è mai stato portato in aula. L’ultima udienza è stata tenuta domenica 15 maggio ed è stata rinviata a luglio.

La famiglia di Al-Hashimi, che per paura vive all’estero, denuncia tramite il proprio avvocato che l’assassino è stato fatto scappare dal carcere da una milizia molto influente e che lo stesso è stato assassinato per tappargli la bocca per sempre. 

Tutti i ricorsi alla procura ed alla presidenza del Consiglio e le interrogazioni parlamentari sul caso non hanno mai avuto una risposta di chiarimento. 

Tunisia

Il presidente Saied ha emanato un decreto per l’avvio della parte consultiva sulla Costituzione, nominando una commissione per il dialogo politico. Attorno al tavolo del negoziato per “la Nuova Repubblica”, come l’ha chiamata il presidente, si siederanno i rappresentanti delle istituzioni sociali e non i partiti. Il sindacato dei lavoratori UGTT ha anticipato che non parteciperà ad un dialogo unilaterale che esclude i partiti e soprattutto non firmerà bozze già preparate a priori.

Sudan

Un giovane ucciso e decine di feriti per spari di armi da fuoco nelle manifestazioni di ieri ad Omdurman, la parte ad occidente del fiume Nilo della capitale sudanese. Il Comitato dei medici ha denunciato l’uso estremo della forza contro i manifestanti che si battevano per la fine del governo militare. Diversi feriti sono in gravi condizioni, colpiti al petto da pallottole esplodenti. Dallo scorso ottobre, non sono mai cessate le proteste pacifiche contro il colpo militare, che il 25 ottobre aveva esautorato il governo civile di ogni potere e imprigionato ministri e grandi funzionari che non si erano sottomessi al volere dei golpisti. Gli ultimi arresti riguardano, alcuni giorni fa, il segretario del Partito comunista sudanese e il responsabile delle relazioni estere.

Marocco

Il governo marocchino ha approvato una riforma della previdenza sociale che assegna al padre ferie per 15 giorni continuativi, dopo la nascita di un/a figlio/a. Queste ferie si sommano a quelle garantite alla madre che sono di 14 settimane dopo il parto. La riforma prevede anche per la madre un periodo di riposo giornaliero di un’ora per allattamento, fino all’età di due anni del bimbo/a.

La riforma è in applicazione di un accordo firmato il 30 aprile dal governo con i sindacati dei lavoratori ed i rappresentanti dei datori di lavoro privati, 

Il portavoce del governo, il ministro, Mustafà Baytas, ha sottolineato che “questo provvedimento vuole ribadire che la responsabilità della cura dei figli dev’essere congiunta tra madre e padre e che il progresso sociale impone che il padre si prenda cura della coniuge e del nascituro in una fase delicata dello sviluppo psicologico della partoriente”.

Il Marocco è il primo paese arabo e islamico che riconosce al padre un periodo di ferie pagate da dedicare al figlio appena nato. 

La paternità e la maternità sono riconosciute anche ai genitori per adozioni di bambini che siano di età minore di 14 mesi.

Approfondimento

Masafer Yatta: la storia degli 8 villaggi palestinesi da demolire

e degli oltre mille abitanti da cacciare dalle loro terre

Echi dalla stampa araba n. 15

a cura di Francesca Martino

In questa rubrica riprendiamo in sintesi, ma fedelmente, opinioni, commenti ed editoriali apparsi sulla stampa araba, che valutiamo siano di un certo interesse per il lettore italiano.

La pubblicazione non significa affatto la condivisione delle idee espresse.

Il Sudan sull’orlo del collasso

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è grazie a te. Anche un piccolo contributo per noi significa molto. Torna presto a leggerci ed ascoltarci.

==========================================

1 commento

  1. […] Per ascoltare l’audio: clicca qui […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *