Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

28 maggio 2022.

Rassegna anno III/n. 147

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93 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. La battaglia infuria nelle regioni orientali. Il governatore di Luhansk non esclude un parziale ritiro per evitare che le truppe ucraine siano accerchiate. Zelensky: situazione difficile.

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Titoli

Palestina occupata: L’emittente Al-Jazeera ricorre alla CPI sul caso della giornalista Shireen Abu Aqile, assassinata a Jenin.

Egitto: Sciopero della fame a staffetta in Italia in solidarietà con Alaa Abdel Fattah, protagonista di piazza Tahrir.

Pirateria navale: Per ritorsione, l’Iran sequestra una nave greca nel Golfo.

Turchia: Secondo media di Ankara sarebbe stato arrestato ad Istanbul il capo dell’Isis.

Libano: Abbattuto e recuperato un drone israeliano nei cieli del Libano meridionale.

Est del Mediterraneo: Tensione tra Atene e Ankara sui limiti delle acque territoriali delle isole greche nel mar Egeo.

Etiopia: In una settimana arrestati 13 giornalisti.

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Le notizie

Palestina occupata

L’emittente Al-Jazeera ha presentato alla Corte Penale Internazionale il ricorso contro gli assassini di Shireen Abu Aqile. L’azione avviene in contemporanea con la pubblicazione delle risultanze dell’inchiesta palestinese. Il procuratore generale di Ramallah, Al-Khateeb, ha annunciato, ieri in una conferenza stampa, che tutti gli elementi di prova raccolti, materiali e testimoniali, indicano che l’assassinio della giornalista da parte dei reparti speciali dell’esercito israeliano è stato “mirato e predeterminato”.  Il gruppo di esperti legali dell’emittente qatariota ha anticipato che il dossier consegnato all’Aja contiene anche tutta la documentazione dell’attacco missilistico israeliano contro la sede di Al-Jazeera a Gaza, compiuto un anno fa. I portavoce dell’esercito di Te Aviv non negano più l’eventuale responsabilità di un cecchino israeliano, ma affermano che Shireen potrebbe essere stata uccisa per errore e si nascondono dietro il segreto istruttorio di un’inchiesta penale che di fatto non c’è, per le stesse affermazioni della procura. Il ministro della difesa Gantz si è detto disponibile a presentare le scuse, in caso venisse confermata la responsabilità dell’esercito nella morte della giornalista. Non è tardata la risposta dall’ANP: “scuse irricevibili, vogliamo giustizia di un’inchiesta indipendente e condanna degli assassini. L’impunità deve finire”.

Egitto

È partita in Italia una campagna di solidarietà con l’attivista detenuto Alaa Abdel Fattah, in sciopeo della fame da 55 giorni. Per iniziativa di Riccardo Nouri, presidente della sezione italiana di Amnesty International, è iniziata ieri una staffetta di scioperi della fame, della durata di un giorno ciascuno, di numerosi intellettuali e attivisti per i diritti umani. Anche la redazione dii Anbamed ha aderito alla staffetta solidale, per chiedere la liberazione di Alaa Abdel Fattah, uno dei protagonisti della rivolta di piazza Tahrir del 2011.

Turchia

Rapporti giornalistici turchi sostengono che i servizi di Ankara hanno arrestato ad Istanbul il capo dell’Isis, Abu Hassan Hashimi Quraishi. La notizia è stata confermata da un funzionario del Ministero dell’Interno a condizione di anonimato. L’arresto sarebbe avvenuto la scorsa settimana, dopo mesi di investigazioni e sorveglianza, senza sparare una pallottola. Abu Hassan è il fratello del precedente falso califfo, Abu Ibrahim, assassinato da reparti speciali USA, lo scorso febbraio, in un casolare nella provincia di Idlib, nel nord ovest della Siria (zona sotto il controllo delle truppe turche e della qaedista Tahrir Sham, ex Fronte Nusra). Secondo Oda Tv, il presidente Erdogan si accinge ad annunciare l’operazione in concomitanza con quello dell’invasione delle zone curde nel nord dell’Iraq e della Siria.   

Pirateria navale

Non si è fatta attendere la risposta di Teheran al sequestro della nave petroliera da parte della Grecia, per conto degli Stati Uniti. La marina iraniana ha sequestrato una nave greca nel Golfo. La protesta diplomatica iraniana contro Atene e Washington è stata seguita da un atto di pirateria navale di ritorsione a quello subito. La stampa di Teheran scrive che la nave non sarà restituita prima del risarcimento da parte di Atene del petrolio “rubato” e il rilascio della petroliera sequestrata. Il servilismo del governo greco agli Stati Uniti e la ritorsione iraniana mettono in pericolo la libertà di navigazione e il commercio mondiale.  

Libano

L’esercito ha comunicato di aver abbattuto un drone israeliano nel libano meridionale. La violazione israeliana è stata denunciata all’Unifil, la forza di interposizione dell’ONU. “Il drone è stato analizzato e, dopo l’accertamento di mancanza di cariche esplosive, saranno studiati tutti i contenuti e gli strumenti”, conclude il comunicato dell’esercito di Beriut.

Est del Mediterraneo

È guerra di comunicati tra Atene ed Ankara per la sovranità sulle isole nel Mare Egeo. La Turchia ha messo in guardia la marina greca dal superare il limite di presenza militare nel mare Egeo, a ridosso delle acque territoriali turche. Atene ha risposto con un ricorso alle Nazioni Unite contro le violazioni turche delle acque territoriali greche. Sullo sfondo delle controversie tra i due membri della Nato, appare chiaro l’intento di mettere mano sulle risorse di idrocarburi scoperti nei giacimenti sottomarini dell’est del Mediterraneo.

Etiopia

Altri 2 giornalisti sono stati arrestati ad Addis Abeba, portando il totale degli arrestati in una settimana a 13 operatori dei media. Il giro di vite mira a chiudere la bocca alle voci critiche sull’operato dei servizi di sicurezza, con interventi che rasentano la pulizia etnica. Nella regione di Amhara è in corso una retata di arresti di massa, che ha suscitato la critica unanime di molte testate giornalistiche vicine al governo.

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1 commento

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