Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

30 agosto 2022.

Rassegna anno III/n. 236

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Le vignette sono QUI

Sono passati 187 giorni di guerra russa in Ucraina.

Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun. In Italia dal 28 maggio è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.

Oggi digiunano Patrizia Guido e Virginio De Angelis.

Appello della redzione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

Il 30 giugno, Anbamed ha spento la seconda candelina. Due anni fa è iniziata questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente. Puntuale, completa e senza interruzioni. Agli abbonati del 2022 andranno due quadri donati da Silvia Lotti e Giuseppe Di Giacinto.

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I titoli

Iraq: 20 morti negli scontri a Baghdad. Coprifuoco e chiusura delle scuole.

Yemen: Violata la tregua a Taez. Sarebbero rimasti uccisi 10 soldati e 23 miliziani.

Palestina Occupata: Scontri a Nablus dopo invasione coloni nella città.

Israele: La polizia irrompe nella festa di matrimonio e prende in ostaggio la sposa.

Iran: Raissi non è convinto a firmare l’accordo sul nucleare prima della chiusura delle procedure dell’Aiea.

Migranti: 462 migranti salvati attendono da giorni sulla OceanViking.

Le notizie

Iraq

Una nuova carneficina a Baghdad. 20 manifestanti sono stati uccisi sotto i colpi di Hashd Shaabi, le milizie collegate ai partiti filo iraniani. I seguaci di Mouqtada Sadr sono scesi nelle piazze in diverse città e nella capitale ed hanno occupato il palazzo presidenziale e molte sedi di governatorati. Scontri sono avvenuti anche tra i seguaci di Sadr e sostenitori dei partiti avversari. I miliziani hanno usato proiettili da guerra e non lacrimogeni. Il governo ha dichiarato il coprifuoco, chiuso le scuole e gli uffici pubblici ed ha mobilitato l’esercito per riportare la calma. Una situazione critica che rischia di destabilizzare il paese senza vie di uscita. Lo scontro è nato dall’impossibilità di formare il governo, con i gruppi sciiti filo iraniani che pretendevano di guidare l’esecutivo malgrado che siano in minoranza. Forti del boicottaggio di un terzo dei deputati, hanno impedito le sedute parlamentari facendo mancare il numero legale dei due terzi. Dalle ultime elezioni avvenute lo scorso ottobre 2021, l’Iraq è senza un governo in carica.

Yemen

La tregua è stata violata per la prima volta, con scontri molto duri tra i miliziani Houthi ed i governati nella città di Taez assediata dai ribelli. Secondo un comunicato dell’esercito, i ribelli hanno sferrato un attacco di notte contro le postazioni governative, per tagliare l’unica strada principale che collega la città al resto del territorio sotto il controllo di Aden. Dieci soldati e 23 miliziani sono rimasti uccisi e altre decine di feriti da tutt’e due le barricate. Nessun comunicato è stato emesso sul caso da parte dei ribelli che controllano dal 2014 la capitale Sanaa. Dal 2 aprile è in corso in Yemen una tregua umanitaria coordinata dall’ONU, ma non sono mai iniziati i negoziati per una soluzione politica al conflitto.

Palestina Occupata

I coloni hanno invaso ieri la città di Nablus con il pretesto di visitare la tomba di Giuseppe che si trova all’interno di una moschea. Erano scortati dall’esercito israeliano di occupazione e sono stati affrontati dal lancio di pietre da un centinaio di giovani palestinesi. Lo scontro in Palestina è sul possesso della terra. Il governo Lapid ha approvato un piano di colonie a sud di Gerusalemme, per incentivare la colonizzazione. L’autorità nazionale palestinese denuncia l’ipocrisia della politica USA in materia di colonizzazione. Ufficialmente sono contro, ma non fanno nulla per contrastarla. Impedendo per esempio il finanziamento della colonizzazione tramite le associazioni anglicane statunitense. Un rapporto dell’ANP cita l’esempio di Ha Yuvel, che ha mandato nei territori palestinesi, negli ultimi dieci anni, 3280 coloni cristiani finanziando il loro insediamento in Cisgiordania.

Israele

Una storia edificante della democrazia israeliana. Ad Arraba, in Israele, la polizia ha fatto un’irruzione con 30 agenti armati in una festa di matrimonio, per arrestare lo sposo. Non trovandolo ha preso in ostaggio la sposa. Chiaramente sposo e sposa non sono ebrei, ma palestinesi. La polizia sostiene che lo sposo era oggetto di un’ordinanza di allontanamento dalla città, per la sua partecipazione ai moti di protesta contro la guerra a Gaza dello scorso anno. Secondo l’avvocato della famiglia, lo sposo non era presente alla cerimonia e la polizia ha sconvolto i festeggiamenti e messo paura e spavento agli invitati. “Sarebbe stato sufficiente inviare un solo agente per accertare i fatti ed evitare il disastro. Questo è Apartheid”, ha affermato il legale.    

Iran

Mentre si diffondono pareri e commenti positivi sull’imminente raggiungimento di un accordo sul nucleare, arriva una doccia fredda dal presidente Raissi: “Non è per noi utile firmare un accordo se prima non verranno chiusi gli accertamenti dell’Aiea”. La questione è delicata, perché l’AIEA è un organismo dell’ONU e non sono soggetti alle decisioni delle cancellerie. Ma i timori di Teheran non sono infondati: l’uso politico strumentale dell’Aiea, da parte dei governi occidentali, è stato centrale nelle sanzioni contro l’Iraq prima dell’invasione di Bush nel 2003.

Migranti

Dieci salvataggi nel Mediterraneo centrale in 60 ore. È l’attività di OceanViking che adesso ospita 466 persone e non è stato assegnato ancora un porto sicuro. In un comunicato di SOS Mediterranee si legge che soltanto due donne incinte, le due sorelle e due bambini sono state evacuate e trasferite su una motovedetta della guardia costiera italiana.

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1 commento

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