Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

17 settembre 2022.

Rassegna anno III/n. 255

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Per ascoltare l’audio:                                                         

Le vignette sono QUI

Sono passati 205 giorni di guerra russa in Ucraina.

Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun. In Italia dal 28 maggio è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.

Oggi, sabato 17 settembre, digiuna per la seconda volta Flora Cappelluti, giornalista, che ha deciso di astenersi dal cibo il 17 di ogni mese. Digiuna ancora una volta Francesco Giordano.

Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

Oggi, 17 settembre è il quarantennale del massacro di Sabra e Chatila. Pubblichiamo nell’approfondimento la traduzione di un articolo del quotidiano israeliano Haaretz, che analizza un documento del Mossad sulla pianificazione di quella invasione del Libano dell’estate 1982.

Lo scorso 30 giugno, Anbamed ha spento la seconda candelina. Due anni fa è iniziata questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente. Puntuale, completa e senza interruzioni. Agli abbonati del 2022 andranno due quadri donati da Silvia Lotti e Giuseppe Di Giacinto.

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I titoli

Iran: Morta in carcere in seguito a torture perché non portava correttamente il velo.

Libano: Sei incursioni amate in banca in un giorno. “L’intifada dei risparmiatori.

Palestina occupata: Proteste contro l’occupazione e contro i coloni. Arrestati anche due minorenni.

Siria/Turchia: Droni turchi contro le zone dell’autnomia curda nel nord est della Siria.

Siria / Israele: missili israeliani sull’aroporto di Damasco.

Tunisia: Una legge elettorale maggioritaria a doppio turno sconvolge il quadro politico emarginando il ruolo dei partiti.

Le notizie

Iran

“Non portava il velo in modo corretto”. Arrestata ed uccisa dalla polizia a Teheran. Si chiamava Mahsa Amini, ragazza 22enne iraniana, è morta dopo essere entrata in coma martedì sera in seguito a un arresto a Teheran da parte della polizia perché non portava il velo in modo corretto. Secondo la sezione iraniana di Amnesty International, la ragazza “è stata arrestata in modo arbitrario dalla cosiddetta polizia della moralità” e ci sono accuse rispetto a presunte torture durante la detenzione. Il presidente iraniano Ibrahim Raisi, fa sapere il portavoce del governo di Teheran, ha chiesto al ministero dell’Interno di aprire un’inchiesta sulla morte della ragazza. A Teheran si sono tenute manifestazioni di protesta contro questo ennesimo crimine del fondamentalismo tirannico degli ayatollah.

Libano

Non si contano più le manifestazioni individuali armate nelle banche libanesi, di risparmiatori che si sentono defraudate dal sistema finanziario. Nella sola giornata di ieri sono avvenuti 6 episodi di uomini che sono entrati nelle filiali, con pistola alla mano, per chiedere di ritirare somme dal proprio conto corrente. In uno dei casi, ad accompagnare la madre era un soldato con il suo uniforme e fucile. Ci sono stati anche tentativi di assalti da parte di risparmiatori organizzati, che hanno divelto i cancelli metallici, per invadere le banche e pretendere la consegna dei propri soldi bloccati dal sistema bancario. Il ministro dell’Interno in una conferenza stampa ha affermato che non saranno più tollerate queste proteste e che si risponderà con l’arresto, perché dietro questi gruppi ci sono mani straniere”, ha affermato il ministro senza chiarire chi siano questi paesi che manovrano per l’instabilità del Libano. Sono state rafforzate le guardie davanti alle filiali. Stamattina è stato compiuto il primo arresto, ma l’uomo in mano aveva soltanto una pistola di plastica.  

Palestina occupata

Ieri è stato un altro venerdì di lotta pacifica contro la colonizzazione delle terre palestinesi da parte dell’esercito di occupazione e dei coloni. Dura repressione dei soldati a El Khalil(Hebron), Nabluse Gerusalemme. Decine di feriti e di arresti, tra i quali due casi di minorenni di 13 anni, uno stava semplicemente passando con la bicicletta nella zona degli scontri.

Oggi, in tutti i territori palestinesi e nella diaspora si commemora le 3 mila vittime di Sabra e Chatila, assassinati dai fascisti libanesi sotto il comando dei generali israeliani, durante l’invasione del Libano voluta e guidata dal generale Sharon. Nessuno ha mai pagato per quel crimine, come d’altronde tutti i crimini compiuti da Israele. Nella rubrica Approfondimenti pubblichiamo un articolo di Haaretz che rivela documenti del Mossad sui preparativi di quell’invasione dell’estate 1982.  

Siria/Turchia

Un drone turco ha ucciso 5 persone ad ovest di Ain Issa, a nord di Raqqa. La zona colpita è vicina all’autostrada M4 considerata strategica per il controllo della zona autonoma curda nel nord della Siria. Nelle vicinanze c’è una caserma dell’esercito siriano, ma i missili dei droni hanno colpito veicoli civili che transitavano su strade rurali. Due dei morti erano su una moto carica di ortaggi da portare in vendita al mercato. È il 56esimo attacco turco con droni sulla regione autonoma curda, dall’inizio dell’anno.

La stampa turca ha rivelato che il capo dei servizi segreti turchi ha compiuto a Damasco una visita per incontrare l’omologo siriano. Il coordinamento tra i due regimi dittatoriali mira allo scambio di favori nelle rispettive zone di controllo e per l’applicazione del piano di rientro di un milione di profughi siriani da insediare nella zona di confine, in una sorta di sostituzione etnica, in funzione anti curda. Negli ultimi mesi sono stati registrati contatti ufficiali tra i due governi ad alto livello: un incontro tra i ministri degli esteri, prima di questa visita del capo dei servizi di Ankara. Anche il presidente Erdogan ha lanciato un segnale di apertura nei confronti di Assad. Durante il vertice dello SCO (Shanghai Cooperation Organizzation), il presidente turco ha affermato che si sarebbe incontrato con Assad se fosse arrivato a Samarcanda, dove si teneva il vertice con Putin, Raissi e Xi Jinping.

Siria/Israel

Poco fa un attacco missilistico israeliano ha colpito l’aeroporto internazionale di Damasco. Sono rimasti uccisi 5 soldati, oltre ad ingenti danni materiali alla struttura, secondo quanto riferito dall’agenzia stampa Sana. Il comunicato dell’esercito sostiene che i missili sono stati lanciati da una base israeliana a nord di Tiberade.  

Tunisia

Il presidente tunisino ha pubblicato il testo della nuova legge elettorale. Si voterà il 17 dicembre 2022 in tutto il territorio nazionale e i due giorni precedenti per i tunisini residenti all’estero. La nuova legge cambia radicalmente il sistema elettorale, che sarà basato sulle candidature individuali e non per liste di partito. Un sistema maggioritario a due turni, che eleggerà 151 deputati interni e 10 in rappresentanza degli elettori residenti all’estero.  La nuova legge ha ridotto infatti il numero dei seggi da 217. Forti critiche da parte degli esperti e commentatori politici, ma non sfugge il disegno populista del presidente Saied, che ha disegnato un sistema presidenziale a propria misura, emarginando il suolo dei partiti.

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Approfondimenti

Nel quarantennale di Sabra e Chatila “La guerra più pianificata di Israele”

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