di Fabio Marcelli*

La questione palestinese rimane nel cuore stesso del sistema internazionale. Una soluzione equa e sostenibile di tale questione deve essere basata sul pieno riconoscimento del diritto di milioni di Palestinesi ad essere persone umane, cittadine di un proprio Stato indipendente e comunque titolari dei diritti umani che spettano a tutte e tutti a prescindere dalla loro origine, a cominciare da quello fondamentale alla vita. Così oggi non è. Non passa giorno che qualche palestinese non venga barbaramente ucciso dalle forze israeliane occupanti, che approfittano di una scandalosa impunità derivante dalla scandalosa connivenza da parte delle Potenze occidentali dominanti (Stati Uniti e loro satelliti, compreso purtroppo il nostro Paese) che permettono loro ogni violazione del diritto ed ogni crimine di guerra e contro l’umanità.

Da ultimo abbiamo assistito alla macabra farsa dell’autoassoluzione da parte di Israele per l’uccisione della giornalista palestinese Shireen Abu Akleh, assassinata mentre svolgeva il suo lavoro. Non è per nulla credibile la versione dell’uccisione “per sbaglio” invocata dalle autorità israeliane. La magistratura israeliana, negando la verità e la più elementare delle giustizie, ha reso un pessimo servizio innanzitutto a se stessa e allo Stato di cui fa parte. Quest’ultimo, secondo l’accurata ricostruzione dei dati di fatto e di diritto effettuata da Amnesty International, rappresenta del resto la negazione in radice di ogni idea e principio di Stato di diritto. La legge suprema che regge tale Stato, contraddicendo in modo plateale talune premesse contenute nella sua stessa Costituzione, è, sempre secondo Amnesty, quella dell’apartheid, che consiste nell’esclusione formale e sostanziale di milioni di persone cui viene negata ogni dignità di persone umane.

Si tratta di un autentico scandalo che non potrà ancora durare a lungo. Sappiamo com’è finito il Sudafrica razzista, che per decenni ha praticato l’apartheid per arrendersi alla fine, sia pure a costo di migliaia di vittime, al principio fondamentale dell’eguaglianza tra gli esseri umani. Anche in quel caso le Potenze occidentali hanno a lungo ostentato ipocrisia e omertà, privilegiando interessi geopolitici ed economici a basilari considerazioni di umanità e civiltà giuridica. Un’analoga rifondazione dello Stato, basato sulla convivenza pacifica e cooperativa di due Stati ovvero sull’attribuzione, all’interno di un unico Stati, di diritti uguali a tutte le persone che vi risiedono, dovrà avvenire prima o poi anche rispetto a Palestina ed Israele, e sarà prima di quanto non si possa oggi pensare.

Lo stato d’eccezione vigente nel territorio occupato della Cisgiordania costituisce con nettezza, la principale, ma non l’unica, espressione di tale regime di apartheid. Da ultimo tale regime che ogni giorno viola i diritti dei Palestinesi, considerati alla stregua di meri oggetti passivi nei cui confronti è consentito perpetrare ogni sopruso ed ogni crimine, si è esteso fino a comprimere anche i diritti dei cittadini di Paesi terzi che si trovino nell’area.

I principi dell’autodeterminazione e del rispetto dei diritti umani, invocati dalle Potenze occidentali in relazione alla complessa situazione del conflitto ucraino, vengono da oltre cinquantasei anni disattesi nei confronti del popolo palestinese. Ne va di mezzo la credibilità stessa dell’Occidente, sempre più palesemente incapace di instaurare sul piano del diritto internazionale un sistema che sia anche solo timidamente e lontanamente ispirato al rispetto di tali principi.

La Palestina costituisce quindi oggi più che mai una vera e propria pietra di paragone e dal modo in cui la comunità internazionale, sempre meno occidentale e sempre più multipolare, riuscirà di dare una risposta a tale problema, inevitabilmente fondata sui diritti del popolo palestinese, si potrà valutare fino a che punto la nostra umanità può sperare nell’avvento di un ordine internazionale pacifico e cooperativo, in grado di dare una risposta soddisfacente ai numerosi problemi che ci assillano e ci travagliano attualmente, dalle guerre al cambiamento climatico, dalle pandemie alla crescita di mafie, disuguaglianze e povertà.

Nessun ordine internazionale valido e duraturo può infatti essere fondato sull’ingiustizia e sull’arbitrio del più forte. Per il terzo anno consecutivo se ne parlerà a Roma, dal 22 al 25 settembre al Festival “Falastin” (circolo ARCI “Concetto Marchesi” di via del Frantoio) ricco di momenti di confronto politico e di arricchimento culturale.

Sabato 24 settembre alle 22.30 il concerto del celeberrimo gruppo napoletano 99 posse.

  • Fabio Marcelli, giurista internazionale: Nato il 15 marzo del 1956 a Roma, sono dirigente di ricerca dell’Istituto di studi giuridici internazionali del CNR, e dirigente dell’Associazione dei giuristi democratici a livello  europeo e internazionale, nonché del Centro di ricerca ed elaborazione per la democrazia (CRED) e del Gruppo d’intervento giuridico internazionale (GIGI). Ho scritto quattordici libri e oltre centotrenta articoli su temi di diritto e relazioni internazionali.
  • Ecco il programma completo del Festival:

PROGRAMMA

22 SETTEMBRE – LA RESISTENZA DELLE DONNE

17.30 – INAUGURAZIONE DEL FESTIVAL:  Inno nazionale palestinese e italiano eseguito da Toufic Koleilat e Renato Achille.

Introduce: Salah Abu Hmaid – Giovani  palestinesi di Roma e del Lazio.

Intervengono:

Yousef Salman- Presidente della Comunita’ Palestinese di Roma e del Lazio, Maya Issa-Rappresentante dei giovani palestinesi di Roma, Fabrizio De Sanctis- Presidente ANPI Provincia di Roma, è stato invitato il Sindaco di Roma, Maurizio Rossi- Assessore alle Politiche Culturali e allo Sport del IV Municipio, Luisa Morgantini- Presidente AssopacePalestina e già Vicepresidente Parlamento Europeo. Maria Raffaella Violano- Presidente Ass.ne Amici della Mezzaluna, Vito Scalisi- Presidente ARCI Roma, Ali Al Qadi-Presidente dell’Unione Generale delle Comunità Palestinesi in Europa – Bucarest, Faisal Aranky- membro Comitato Esecutivo OLP e Presidente Dipartimento Espatriati palestinesi nel mondo – Ramallah.

Spazio Cinema

18.30– Presentazione del libro: “Si chiamava Palestina” di Cecilia Dalla Negra.

Modera: Noemi Colombo, attivista per i diritti umani

Intervengono: l’autrice del libro, Cecilia Dalla Negra e Luisa Morgantini- Presidente AssopacePalestina e già Vicepresidente Parlamento Europeo.

19.30 – Marco Cattaneo e Jaafar Ashtiyeh presentano la Mostra fotografica: SUMUD (Resistenza).

22.00  – Maria Della Porta presenta le proiezione dei cortometraggi del NAZRA FILM FESTIVAL, a cura di Simone Sibilio, Meri Calvelli e Cecilia Dalla Negra

Spazio Palco centrale:

20.30 –  Sfilata Thobe- Abiti tradizionali palestinesi 

              Coordinatrici: Francesca Frascarelli e Gioia Issa

21.00 –  Dibattito:  Le Donne, i diritti del Sud del mondo e la Questione palestinese.

Modera: Maya Issa – Rappresentante dei Giovani Palestinesi di Roma e del Lazio.

Intervengono:  Tina Marinari- Coord. Campagna Amnesty International Italia, Angela Scalzo-Sos-Razzismo, Zilan Diyar-Comitato Jinoloji Donne del Kurdistan, Esmeralda Naji-Responsabile Donne ed Esteri dell’Unione Generale delle Comunità Palestinese in Europa- Ginevra, Loredana Marino- Mezzogiorno Italia – Salerno,  Mary Calvelli-Gaza Free Style, Omneya Masood, Gaza

 22.30 –  CONCERTO Gruppo Femminile: Hi Shine

 23 settembre: L’America Latina e la Questione palestinese

Spazio Cinema:

18.00 –  Presentazione del libro: “Gli Stati America Latina e il sostegno alla causa palestinese” di Abdennasser Al Aaraj.

Modera: Sergio Cararo, giornalista direttore Contropiano

Intervengono: l’autore del libro,  l’Ambasciatore Abdennasser Al Aaraj, Consigliere del Presidente del Consiglio Nazionale Palestinese per gli Affari dell’America Latina – Ramallah. Luciano Vasapollo, professore dell’Università di Roma, “La Sapienza”.

19.00 – La vita dei giornalisti palestinesi sotto occupazione e ricordo della giornalista palestinese Sheren Abu Aqleh.

Modera: Vincenzo Vita, Giornalista- garante Associazione articolo 21

Intervengono: Jaafar Ishtayeh – Ramallah, reporter e autore mostra fotografica SUMUD (Resistenza),  Maysoon Kahil, Giornalista – Gaza e Mslam Al Brim, Giornalista – Bruxelles.

22.00 – Maria Della Porta presenta le proiezioni dei cortometraggi del NAZRA FILM FESTIVAL, a cura di Simone Sibilio, Meri Calvelli e Cecilia Dalla Negra

Spazio Palco centrale:

20.30 – Dabka e/o Sfilata Thobe- Abiti tradizionali palestinesi 

            Coordinatrici: Francesca Frascarelli e Gioia Issa

21.00 –  Dibattito:  l’America Latina e la Questione palestinese:

Modera: Marco Consolo, Esperto Affari America Latina

Intervengono: Ambasciatori di:  Palestina-Abeer Odeh, Bolivia- Sonia Brito Sandoval, Cuba- Claudia Morgade Donato, Vice-ambasciatore e Responsabile Ufficio Politico. Brasile- Gisleine Marins – Comitato Popolare “Luta Lula Livre  Italia”.

 22.30 –  CONCERTO: Gruppo Regga-Rock Latino  JAHMILA

Il Gruppo di Ballo ZAMACUECA

24 SETTEMBRE:  L’Italia, l’Europa e la Questione palestinese

Spazio Cinema:

11.00 – Dr. Faisal Aranky, membro Comitato Esecutivo OLP e Presidente del Dipartimento Espatriati palestinesi nel mondo dell’OLP – Ramallah,   incontra le Comunità Palestinesi d’Italia.

Moderano: Mohamed Afaneh, Presidente della Comunità Palestinese – Puglia e

Abdel Razzaq Keswani, Presidente Comunità Palestinese – Parma.

18.00 –  Presentazione libro: “Apartheid in Palestina” di Gabriel Traetta – Napoli.

Modera: Jamal Qaddura, Comunità Palestinese Campania – Napoli.

Intervengono: l’autore Gabriel Traetta,  Shafiq Kurtam, Presidente Comunità Palestinese Campania e Luisa Morgantini, Presidente AssopacePalestina e già Vicepresidente Parlamento Europeo.

19.00 – 40° anniversario del massacro di Sabra e Shatila:  il martirio di un popolo

Modera: Bassam Saleh, giornalista palestinese

Intervengono: Flavio Novara, Per Non Dimenticare Sabra e Chatila, Modena, Alfio Nicotra-Un Ponte Per, Olga Ambrosanio-ULAIA ArteSud onlus, Fabio Marcelli, Giurista – CRED, Centro di Ricerca ed Elaborazione per la Democrazia, Ahmed Abbas, Dipartimento Espatriati palestinesi nel mondo dell’OLP – Ramallah.

Spazio Palco centrale:

20.30 – Dibattito:  “l’Italia, l’Europa e la Questione palestinese”.

Modera: Michela Arricale, Avvocato – CRED, Centro di Ricerca ed Elaborazione per la Democrazia

Intervengono: Gianfranco Pagliarulo-Presidente ANPI Nazionale, Loretta Mussi- Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese,  Alessandro di Battista- Reporter e attivista politico, Luisa Morgantini- Presidente AssopacePalestina e già Vicepresidente Parlamento Europeo, Stefano Fassina- Deputato LEU, Abeer Odeh-Ambasciatrice Palestinese a Roma, Yousef Salman.

21.30 – Dabka e/o Sfilata Thobe- Abiti tradizionali palestinesi 

            Coordinatrici: Francesca Frascarelli e Gioia Issa

22.30 –  CONCERTO:  99 Posse – Napoli 

25 SETTEMBRE:  I GIOVANI E LA PALESTINA/ Serata organizzata dai Giovani Palestinesi di Roma e del Lazio

 Giornata presentata da Yasmin Asaad-giovani palestinesi di Roma e del Lazio

Spazio Cinema:

18.00 – presentazione del libro: “10 MITI SU ISRAELE” di Ilan Pappè traduzione di Federica Stagni.

Modera: Karim Thib, Giovani Palestinesi di Roma e del Lazio.  

Interviene: Federica Stagni, Dottoranda alla Scuola Normale Superiore e Jamil Abusada, Presidente Comunità Palestinese d’Espagna  e responsabile dei rapporti dell’Unione Generale delle Comunità Palestinesi in Europa con il Parlamento Europeo – Madrid.

19.30 – Poesie per la Pace:

Modera: Odeh Amarneh

Lettura poesie di Omar e Dalal Suleiman, Paola Oliva e musiche di  Marco Cinque

22.30 – PROIEZIONE TRAILER : “Tha Crossing 2017” e/o “200 metri” di Ameen Nayfeh.

Modera: Maria Della Porta

Intervengono:

Ameen Nayfeh, Regista – Ramallah e Ali Aldeech- Artista visuale e scenografo cinematografico – Ramallah.

PROIEZIONE Video “Palestina, Gaza Oggi” di Carlo Ruggiero

Spazio Palco Centrale:

20.30 – TAVOLA ROTONDA: “Il boicottaggio oggi come ieri, strumento di lotta: dai porti alle università, i giovani raccontano il BDS”.

Modera: Maya Issa-Rappresentante Giovani Palestinesi di Roma e del Lazio.

Intervengono: Simona- BDS Roma, Eva Olivero, studentessa alla Sapienza e membro di Cambiare Rotta, Videomessaggio di Budour Hassan- scrittrice e ricercatrice da Gerusalemme, José Nivoi- portavoce del Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali Genova, Francesca Nard- attivista del Csoa la Strada e di Gaza Freestyle,  Angelo Morelli- PietralataUnita, due rappresentanti del Gaza Freestyle da Gaza.

21.30 – Dabka e/o Sfilata Thobe- Abiti tradizionali palestinesi 

             Coordinatrici: Francesca Frascarelli e Gioia Issa

22.00 – Chiusura del Festival:

–       Yousef Salman- Presidente della Comunità palestinese di Roma e del Lazio 

–       Faisal Aranky, membro Comitato Esecutivo OLP e Presidente del Dipartimento Espatriati palestinesi nel mondo dell’OLP – Ramallah.

–       Abeer Odeh, Ambasciatore dello Stato di Palestina a Roma.

22.30 – CONCERTO:  CIP ORKESTRA

Gruppi giovanili per la libertà e la pace nel mondo – Roma.

Ogni sera cucina tradizionale palestinese

ARTE PER LA PALESTINA :

-Mostra fotografica SUMUD (Resistenza) di Jaafar Ashtiyeh 

-Mostra dell’artigianato di Huda Mesmeh, Associazione  Almawada

 -Mostra dell‘artista Malak Mattar –Donne, Arte e Resistenza

Per tutta la durata del Festival, presso lo Stand della Rete Romana Palestina: Raccolta firme per bloccare gli scambi commerciali dei prodotti degli insediamenti illegali israeliani sulla terra palestinese, in violazione del Diritto Internazionale.

Rilancio Campagna Nazionale ed Europea per il Riconoscimento dello Stato di Palestina dall’Italia e dall’Europa.

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