Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

22 ottobre 2022.

Rassegna anno III/n. 290

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A Roma, il 5 novembre, la manifestazione del movimento pacifista e nonviolento per il disarmo e il rifiuto di ogni guerra.

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I titoli

Siria: Scoperta una fossa comune nella zona archeologica di Tadmur.

Israele: Tel Aviv lancia di nuovo missili sull’aeroporto di Damasco.

Iran: Un’altra ragazza uccisa durante l’irruzione della polizia nella sua scuola.

Sudan: Manifestazioni contro i militari, nel primo anniversario del golpe.

Egitto: La società civile egiziana lancia un appello per la liberazione dei detenuti politici prima della Conferenza sull’ambiente COP27.

Libano: Preoccupante diffusione del colera.

Pakistan: L’ex premier Omran Khan escluso dalle candidature elettorali per 5 anni.

Le notizie

Siria

Le autorità siriane hanno rinvenuto nei pressi del teatro di Tadmor (Palmira) una fossa comune. Sono stati estratti 12 cadaveri che sono stati trasportati in ospedale per il tracciamento del DNA, nel tentativo di identificare le vittime. La città di Tadmor (Palmira) è stata occupata dall’organizzazione terroristica Daiesh (ISIS) dal 2014 al 2017. I criminali jihadisti hanno compiuto in quel periodo massacri di civili e militari con sgozzamenti di massa, proprio di fronte alle rovine archeologiche.  

Israele

Missili israeliani lanciati dal Golan occupato hanno colpito la zona dell’aeroporto internazionale di Damasco. Il sistema antimissile siriano è entrato in funzione, ma non ha fermato tutti gli attacchi. L’agenzia siriana Sana parla di “ingenti danni materiali ma nessuna vittima”. La violazione del territorio siriano da parte di Israele è sistematica. Questo è il 26esimo attacco missilistico nel 2022.  

Iran

Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza a Zahedan, nella regione del Sistan-Belucistan, al confine con Pakistan e Afghanistan. Al grido di “Morte al dittatore!” hanno assaltato commissariato di polizia, con lancio di pietre. Non ci sono al momento notizie certe sulle vittime. Nella stessa città tre settimane fa era avvenuto quello che l’opposizione chiama il venerdì nero, con 93 morti a causa della dura repressione militare. La violenta rivolta è avvenuta in seguito alla diffusione della notizia dello stupro di una minorenne da parte di un agente, in un commissariato di polizia.

Il sindacato degli insegnanti ha denunciato che una ragazza, Asra Panahi, è morta in ospedale, la scorsa settimana, dopo aver subito un pestaggio in classe da parte degli agenti. La missione punitiva della polizia era in risposta all’azione dimostrativa messa in scena dalle ragazze nelle scorse settimane. Avevano tolto il chador e mentre ballavano si sono messe a gridare “Morte al dittatore”, buttando per terra la foto di Khaminei. Hanno filmato il tutto e postato sui social. I poliziotti durante l’incursione punitiva hanno preteso che le ragazze cantassero una canzone patriottica di elogio alla guida spirituale iraniana Alì Khamiei. Al loro rifiuto sono state selvaggiamente picchiate. Uno zio di Asra è comparso in TV per annunciare la versione governativa: “Asra è morta per una disfunzione al cuore di cui soffriva da tempo”. Una dichiarazione chiaramente estorta.

Sudan

È passato un anno dal golpe militare in Sudan. Migliaia di persone sono scese in piazza ieri gridando “Via i militari dal potere!”, “vogliamo un governo civile”. La polizia, per impedire l’arrivo delle proteste nella zona del palazzo presidenziale, aveva chiuso tutti i ponti che portano verso il centro della città. Le proteste continuano ancora oggi sabato e domani domenica per commemorare le vittime del colpo di Stato del 25 ottobre 2021.

Nella regione meridionale di Nilo Blu aumenta la violenza inter etnica e l’esercito ha dichiarato lo stato d’emergenza per 30 giorni. Il numero delle vittime ieri è stato di 32 morti, portando il totale dall’inizio degli scontri a 223.

Egitto

Un cartello di 12 organizzazioni egiziane per i diritti umani ha lanciato un appello, rivolto alle organizzazioni ed attivisti ambientalisti mondiali, per chiedere la liberazione dei detenuti politici in Egitto, prima dell’apertura dei lavori del COP27 a Sharm Sheikh, nel Sinai. Una delle prime adesioni è arrivata da Greta Thunberg. L’appello internazionale è stato firmato finora di 520 organizzazioni internazionali e attivisti. Il vertice sull’ambiente si terrà dal 7 al 18 novembre.

Il Parlamento europeo, in una risoluzione sul clima, ha ribadito “il suo invito all’Egitto a rilasciare tutte le persone detenute arbitrariamente e sottolineato il caso particolarmente urgente del difensore dei diritti umani Alaa Abd El-Fattah”. Il testo della risoluzione continua con: “invita le autorità egiziane a sfruttare l’impulso dato dalla COP27 per migliorare la situazione dei diritti umani nel paese e sostenere le libertà fondamentali durante e dopo la COP27, in particolare per quanto riguarda la libertà di espressione e di riunione pacifica”.

Libano

Allarme e preoccupazione tra la popolazione libanese per la diffusione del colera. Secondo il ministero della sanità, dal 6 ottobre, data del primo caso registrato, sono stati ricoverati 169 casi certi, 80 dei quali nelle ultime 48 ore. I primi casi di diffusione della malattia in Libano sono avvenuti per contagi di rifugiati arrivati dalla Siria. La crisi economico-finanziaria ha ridotto i controlli sull’acqua potabile e sugli scarichi fognari. Il settore sanitario ha subito un arretramento senza precedenti, con la fuga di molti medici e operatori sanitari, per cercare lavoro in altri paesi del Medio Oriente. La fornitura elettrica va a singhiozzo. Tutti elementi che hanno reso difficile mantenere una situazione accettabile d’igiene personale e pubblica.

Pakistan

La Commissione elettorale ha privato l’ex premier Omran Khan del diritto di candidarsi alle elezioni per i prossimi 5 anni. La decisione è motivata dalla mancata comunicazione di regali ricevuti durante il suo incarico. Subito dopo la diffusione della notizia, i seguaci del partito “Insaf” (Equità) sono scesi in piazza per protestare, incendiando copertoni e bloccando le strade che portano alla sede della Commissione elettorale, ad Islamabad. Gli avvocati di Khan hanno informato che faranno un ricorso all’alta corte. Nelle ultime due elezioni parziali, il partito di Omran Khan, Insaf, ha vinto la maggioranza dei seggi assegnati. In seguito a questi successi, l’ex premier ha rivendicato lo scioglimento del Parlamento e elezioni anticipate.

Mondo

  • Sono passati sette mesi e 26 giorni di guerra russa in Ucraina.

Il prossimo sabato 5 novembre si terrà a Roma una manifestazione nazionale contro la guerra, per la Pace e il disarmo.

Appelli:

Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun. Sono passati 203 giorni e il regime di Al-Sissi è sordo agli appelli e nelle cancellerie internazionali prevale l’insensibilità. In Italia, dal 28 maggio, è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.

Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno. Urge una vostra adesione.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

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1 commento

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