Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

12 novembre 2022.

Rassegna anno III/n. 311

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Per ascoltare l’audio:

I titoli: 

Egitto: La famiglia di Alaa ha presentato una domanda di clemenza al presidente Al-Sissi.

Israele: 64 deputati a sostegno di Netanyahu. Domani l’incarico a formare il governo.

Siria: In corso una guerra non dichiarata della Turchia contro i crudi.

Iran: La repressione non ferma le proteste. L’ONU chiede di non applicare la pena di morte per chi manifesta pacificamente.

Arabia Saudita: Eseguite due condanne a morte contro trafficanti di droga.

Le notizie:

Egitto

La data dell’11/11 è passata senza manifestazioni. La mobilitazione delle forze di sicurezza è stata inutile. Nelle piazze c’erano più poliziotti schierati che persone di passaggio. Il misterioso annuncio sul web, per una mobilitazione nel mezzo del vertice ONU sul clima, si è dimostrato un’operazione sospetta e anche una trappola. È stato il pretesto che ha permesso alla polizia di arrestare cittadini innocenti sulla base di sms ricevuti con quell’annuncio. Le organizzazioni egiziane per i diritti umani ne hanno contato almeno 300 accertati. Sono stati fermati per strada dalla polizia che ha controllato i loro cellulari. Non a caso sono state le stesse testate giornalistiche pro regime a parlare dell’evento, amplificandone la diffusione. “Il fallimento di questo complotto contro il nostro caro paese, è la dimostrazione che il popolo sta con il presidente Al-Sissi”, conclude un editoriale di stamattina.

Il caso Alaa è ancora irrisolto. Anche l’incontro di Al-Sissi con Biden non ha portato ad un gesto di grazia per l’attivista in pericolo di morte, per lo sciopero totale della fame e della sete entrato nel settimo giorno. La famiglia ha comunicato ieri sera di aver presentato ufficialmente al presidente Al-Sissi una domanda di clemenza per salvare la vita di Alaa.

Israele

Durante le consultazioni del presidente Herzog, Netanyahu ha ottenuto il gradimento di 64 deputati e quindi riceverà domenica, domani, l’incarico a formare il governo. La prossima settimana inizierà le consultazioni ufficiali per l’assegnazione degli incarichi. Un governo di destra-estrema destra che non promette nulla di buono per il processo negoziale sulla questione palestinese. La colonizzazione delle terre palestinesi si inasprirà, cancellando di fatto le basi stesse per la costituzione di uno Stato indipendente.

Siria

La Turchia insiste ancora nei suoi crimini contro la popolazione curda nella provincia di Hasaka, nel nord est della Siria. Per il quinto giorno consecutivo l’artiglieria pesante di Ankara ha colpito obiettivi nella zona rurale di Abu Rasein. Obiettivo dell’esercito turco è quello di conquistare la striscia di confine per insediare un milione di profughi siriani attualmente rifugiati in Turchia. Un piano di sostituzione etnica.

Iran

A Zahedan e Khash, nella regione sud-orientale del Belucistan, si sono svolte manifestazioni dopo la preghiera del venerdì, con migliaia di persone che gridavano “Morte al dittatore!”, in riferimento alla guida suprema Khaminei. Ieri si è commemorato il 40esimo giorno dalla strage di oltre 90 manifestanti, avvenuta a Zahedan.

La violenza della polizia e le minacce dei processi per terrorismo non hanno bloccato le proteste. Gli esperti del Consiglio ONU per i diritti umani hanno indirizzato al governo iraniano un documento che mette in guardia dalle minacce di condanne a morte per i manifestanti. “È una violazione del diritto a manifestare pacificamente e usare lo spauracchio della pena capitale è un chiaro tentativo di schiacciare le proteste” – hanno scritto i dieci esperti internazionali, che poi hanno rivolto alle autorità di Teheran un appello per la liberazione di tutti i detenuti.    

Arabia Saudita

L’agenzia stampa saudita, SPA, ha pubblicato il comunicato del ministero dell’Interno sull’esecuzione di due uomini pachistani, condannati per contrabbando di eroina. L’esecuzione è avvenuta a Riad, senza specificare le modalità. È la prima esecuzione da tre anni per motivi di contrabbando di stupefacenti. Amnesty International deplora l’esecuzione e sottolinea che questo atto mette fine alla dichiarazione del consiglio saudita per i diritti umani, sulla moratoria delle esecuzioni per contrabbando di droga. L’Arabia Saudita è tra i primi quattro paesi al mondo per le esecuzioni capitali. Dall’inizio dell’anno sono state eseguite 128 condanne a morte, 81 delle quali in un solo giorno, lo scorso marzo. Nel 2021, erano la metà: 69 esecuzioni.

Mondo

Sono passati otto mesi e 17 giorni di guerra russa in Ucraina.

Appelli:

Anbamed chiama la vostra sensibilità per salvare la 20enne sudanese, Amal, dalla lapidazione. Vi chiediamo di scrivere una lettera all’ambasciata sudanese a Roma:  https://www.anbamed.it/2022/10/25/appellp-salvate-amal-dalla-lapidazione/

Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun. Da domenica 6 novembre, ha iniziato anche lo sciopero della sete. Il regime di Al-Sissi è sordo agli appelli e nelle cancellerie internazionali prevale l’insensibilità.

In Italia, dal 28 maggio, è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.

Oggi 12 novembre digiunano per Alaa Alessandro Sarretta e Donatella Nicolini.

Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno. Urge una vostra adesione.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

Sostenete Anbamed

Il prossimo 29 novembre è il secondo anniversario della costituzione di Anbamed, aps per la multiculturalità.

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega. Agli abbonati del 2022 andranno due quadri donati da Silvia Lotti e Giuseppe Di Giacinto.

Il rapporto delle donazioni dal 1° al 31 ottobre 2022 ci dice che sono state raccolte 730 € (+ 165 € rispetto al mese precedente).

Grazie per la sensibilità e l’impegno a coloro che hanno risposto al nostro appello.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori.

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793

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