Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

22 dicembre 2022.

Rassegna anno III/n. 351

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I titoli:

Iran: Riuscito sciopero di tre giorni in tutto il paese. Altre condanne a morte.

Afghanistan: Gli studenti si ribellano al divieto alle ragazze di frequentare le università.

Palestina Occupata: Israele tiene in ostaggio il corpo del detenuto morto in carcere, Nasser Abu Hamid.

Siria: Un’amnistia di Assad per i renitenti alla leva, ma i giovani non si fidano.

Libano: Dollaro alle stelle e farmacie vuote.

Iran-Arabia Saudita: Incontro bilaterale tra i ministri degli esteri, a margine del vertice in Giordania.

Le notizie

Iran

Il processo contro Mahan Sadrat Marni, 23 anni, verrà riaperto. La condanna a morte è stata sospesa la scorsa settimana. Lo annuncia il giornale “Mizan”, organo della magistratura islamica iraniana. Le pressioni internazionali si dimostrano importanti anche contro un regime sanguinario come quello degli ayatollah.  

Un altro ragazzo invece è stato condannato a morte.  Shoeib ZehiRigi, 18 anni, è stato arrestato durante le manifestazioni a Zahedana e accusato di “corruzione sulla terra”. L’udienza è stata tenuta senza un avvocato di fiducia ed è durata pochi minuti.

Lo sciopero in corso in tutto il territorio iraniano, indetto per tre giorni, sta ottenendo un successo enorme, malgrado il blocco di Internet imposto dal governo dei pasdaran (vedi il video).

Un gruppo di artisti ha compiuto ieri un sit-in davanti al carcere di Evin a Teheran, contro la detenzione della famosa attrice Taraneh Alidosti. Il servizio di sicurezza aveva minacciato gli artisti telefonicamente dal parteciparvi. Alidosti aveva pubblicato sui social una sua foto senza copricapo e con un cartello di solidarietà con la rivolta popolare.  

Afghanistan

Rabbia tra le ragazze e sgomento nel mondo per la decisone dei vertici taliban al governo a Kabul di impedire alle donne di proseguire gli studi universitari. Molte ragazze si so dirette lo stesso ai loro atenei, ma sono state bloccate dalle milizie armate presenti agli ingressi. In diverse università, gli studenti maschi sono usciti dalle aule in segno di solidarietà con le loro compagne. (Vedi).

Il segretario generale dell’ONU ha espresso la sua condanna del provvedimento discriminatorio “che viola i principi universali di diritti all’uguaglianza tra i generi”. La stessa Conferenza dei paesi islamici ha considerato la decisione dei taliban come uno schiaffo all’insegnamento della fede musulmana. Il ministero degli esteri di Riad ha emesso un comunicato di stigmatizzazione, chiedendo a Kabul di ritirare il provvedimento.

Palestina Occupata

Il ministro della difesa israeliano Gantz ha confermato che il corpo del detenuto politico Nasser Abu Hamid, morto in carcere, non verrà consegnato ai familiari. Non è il primo caso di “presa in ostaggio” dei corpi delle vittime della repressione israeliana: il governo di Tel Aviv ne tiene sequestrati oltre 180 cadaveri.

I soldati israeliani hanno invaso la città di Nablus all’alba di stamani, giovedì, per proteggere i coloni che visiteranno quella che considerano la tomba del profeta Giuseppe. Un giovane palestinese di 23 anni, Ahmed Daraghmeh, è stato colpito a morte da una pallottola nel torace. Altri 47 sono rimasti feriti, tra i quali tre gravi.

Siria

Il presidente siriano Bashar Assad ha diramato quello che la stampa del regime chiama amnistia per i renitenti alla leva. La condizione per godere di questa amnistia è presentarsi entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento (4 mesi per i residenti all’estero) e svolgere il servizio militare obbligatorio. Per i renitenti alla leva la legge prevede il carcere fino a 10 anni. È la terza finta amnistia che Assad firma dal 2018. L’esperienza di molti giovani che si erano fidati della parola del capo del regime dimostra l’amara sorte che hanno patito, sotto il torchio dei servizi di sicurezza militare. Molti genitori hanno raccontato all’Osservatorio siriano i casi di detenzione e sparizione forzata imposta ai figli che da quando si sono consegnati non hanno più fatto sapere che fine abbiano fatto.

Libano

Il dollaro sul mercato nero non ha più freni. È arrivato a 45 mila lire per un dollaro (il cambio ufficiale, solo teorico, è di 1500 lire al dollaro). L’inflazione di conseguenza è salita alle stelle. Il settore più colpito è quello sanitario. Le farmacie sono a scaffali vuoti, perché le importazioni delle medicine sono ferme per la mancata copertura da parte delle banche. Molte farmacie hanno chiuso i battenti per mancanza di merce. Uno degli aspetti drammatici è la penuria del latte in polvere per bambini. Come in ogni crisi, fiorisce il mercato del contrabbando di medicine provenienti da Iran, Siria e Turchia.  

Iran-Arabia Saudita

Durante i lavori del vertice “Baghdad 2”, tenuto in Giordania sul Mar Morto, si è svolto un incontro tra il ministro degli esteri iraniano, Hossein Amirabdullahian, e quello saudita Faisal Bin Farhan. Lo scrive lo stesso ministro iraniano sui social, definendo l’incontro “amichevole” e aggiungendo che “le parti hanno deciso di continuare gli incontri” (per la ripresa delle relazioni diplomatiche. Ndr).

Le due potenze regionali sono in conflitto indiretto su diversi scenari mediorientali, dalla Siria e Libano passando per l’Iraq e fino alla sanguinosa e drammatica guerra in Yemen. Da 2016 sono stati interrotti le relazioni diplomatiche a causa della devastazione dell’ambasciata saudita a Teheran da migliaia di manifestanti iraniani inferociti per la condanna a morte in Arabia Saudita dell’imam sciita, Nimr.    

Dall’aprile 2021 è in corso una mediazione irachena per riavvicinare Riad e Teheran. Gli incontri a livello di funzionari dei servizi segreti e del ministero degli esteri sono rimasti finora senza risultati concreti.

Notizie dal mondo

Sono passati nove mesi e 27 giorni di guerra russa in Ucraina.

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