Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

07 marzo 2023.

Rassegna anno IV/n. 065

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I titoli:

Siria: Ultim’ora. Un bombardamento israeliano ha messo fuori uso l’aeroporto di Aleppo.

Pakistan: Daiesh ha rivendicato l’attentato contro un pullman della polizia nel Belucistan. 9 morti e 16 feriti.

Palestina Occupata: Nuova aggressione dei coloni a Hawara, sotto protezione dell’esercito. Altre case demolite a Gerusalemme.

Turchia: L’opposizione torna unita per la candidatura di Kemal Kilicdaroglu.

Tunisia: UA e BM prendono misure contro il governo per le parole razziste di Saied.

Libano: Hezbollah annuncia l’appoggio a Soleiman Franjieh per la presidenza della Repubblica.

Arabia Saudita: MBS soccorre Erdogan. Prestito di 5 miliardi di dollari depositato nella Banca centrale turca.

Jihadismo/Sahel: Un giornalista di France24 ha intervistato a distanza il nuovo leader di Al-Qaeda del Maghreb islamico.

Mauritania: 4 jihadisti evasi dal carcere. Uccisi due agenti.

Le notizie

Siria

Ultim’ora. L’agenzia stampa siriana SANA ha pubblicato poco fa la notizia di un bombardamento missilistico israeliano che ha messo fuori uso l’aeroporto di Aleppo.

Pakistan

I terroristi di Daiesh (Isis) hanno rivendicato l’attacco contro un pullman della polizia nel Belucistan. Un attentatore suicida su una moto di grossa cilindrata ha investito il pullman dal retro, facendosi esplodere. 9 agenti sono rimasti uccisi e altri 16 feriti. Gli agenti stavano tornando in caserma, dopo aver concluso il servizio in una festa popolare tenuta nella provincia di Kashi, a circa 120 km a sud est del capoluogo Quetta. La rivendicazione è stata pubblicata sui profili social della rivista dell’Isis, Aamaq.

Palestina Occupata

I coloni estremisti armati, protetti dai soldati, hanno invaso di nuovo il villaggio di Hawara, a sud di Nablus, attaccando le auto palestinesi con lanci di pietre e spari. Una famiglia con bambini è stata assediata nella sua auto distrutta dalla furia dei coloni che hanno inseguito madre, padre e figli con le bombole al peperoncino. Una bambina di 3 anni è stata ricoverata in ospedale. Nell’incursione sono state ferite oltre 20 persone. Nessun colono è stato arrestato. A ruoli rovesciati, i soldati avrebbero sparato e arrestato gli aggressori. Il terrorismo dei coloni è protetto dall’esercito dell’Apartheid.

A Gerusalemme sono state demolite tre case palestinesi. Sempre con il pretesto della mancate licenze, che non vengono mai concesse alle famiglie palestinesi. Le autorità di occupazione vogliono cacciare i palestinesi da Gerusalemme in modo sistematico e silenzioso. Il piano di sostituzione etnica del colonialismo israeliano va a vele spedite, senza nessun freno dalla comunità internazionale.

Turchia

L’opposizione turca ha ripreso l’unità ed ha annunciato il nome del candidato unico che sfiderà Erdogan. Sarà Kemal Kilicdaroglu, leader della principale forza di opposizione, il Partito popolare repubblicano (Chp). In un primo momento il partito Ily aveva chiesto un passo indietro a Kilicdaroglu, per lasciare spazio ad uno dei due sindaci di Istanbul o Ankara, ma i due uomini hanno sostenuto la candidatura del loro leader. La defezione del partito Ily è rientrata e l’opposizione è tornata unita. La condizione per raggiungere questo obiettivo è stata la nomina dei due sindaci come candidati vicepresidenti.

Ad essere escluso dalla coalizione di opposizione, la cosiddetta del tavolo esagonale, rimane soltanto il partito democratico dei popoli. L’HDP ha annunciato una propria coalizione “Libertà e lavoro”. Le previsioni escludono una vittoria di un candidato dal primo turno (deve realizzare il 50%+1 dei voti espressi) e si dovrà quindi ricorrere al ballottaggio tra i primi due arrivati. Il 10 marzo sarà annunciata ufficialmente la data delle elezioni: il 14 maggio.

Tunisia

L’Unione Africana ha cancellato una conferenza sui flussi finanziari illegali che si doveva tenere a Tunisi. La decisione fa seguito alle critiche avanzate dalla presidenza UA alle parole del presidente Saied sui migranti, considerate razziste.

Anche la Banca Mondiale ha annunciato di congelare i rapporti con il governo tunisino fino a quando non saranno chiariti i fatti succeduti alle parole di Saied. La BM doveva tenere un incontro il prossimo 27 marzo per decidere su un prestito al governo tunisino. L’appuntamento è stato sospeso fino ad una data da destinarsi.

Il ministro degli esteri tunisino, Nabil Ammar, ha respinto le accuse d razzismo ed ha accusato l’uso distorto dei social di essere all’origine della manovra politica dietro “questa macchinazione”.

Libano

Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrollah, ha dichiarato in una conferenza video che il suo partito appoggia l’elezione a capo dello Stato il deputato ed ex ministro Soleiman Franjieh. Nasrollah ha ribadito che “Franjieh non è il candidato del partito, ma colui che appoggiamo per uscire dalla crisi istituzionale”. La presidenza della Repubblica è vacante dalla fine di ottobre, alla scadenza del mandato di Aoun. Secondo la tradizione consuetudinaria, il presidente deve essere maronita. Per l’elezione è necessario il voto dei due terzi dei parlamentari. Sarebbe necessario un accordo politico su un nome condiviso, ma finora non è stato possibile aprire un confronto. I tentativi di forzare la mano, votando un candidato di parte, sono falliti. L’iniziativa di Hezbollah potrebbe essere l’occasione per chiudere il dossier della presidenza e aprire un percorso di confronto per trovare soluzioni alla crisi economico-finanziaria che sta strangolando la popolazione.  

Arabia Saudita

Mohammed Bin Salman soccorre Erdogan. La Banca centrale saudita ha depositato in quella turca un prestito di 5 miliardi di dollari. A due mesi dalle elezioni è una boccata di ossigeno per le casse disastrate della finanza turca e un sostegno non indifferente alla campagna elettorale del presidente in carica, che ha visto il consenso popolar eroso dalla crisi economica, con la svalutazione della lira e l’inflazione oltre il 70%, e dalla gestione maldestra dei soccorsi nel terremoto.   

Jihadismo/Sahel

il giornalista Wassim Nasr di France24 è riuscito a intervistare a distanza il capo di AQIM (Al-Qaeda del Magreb Islamico), Abu Obeida Yussuf Al-Annabi, successore di Droukdel.

17 domande in file audio e risposte anch’esse in file audio.

In una trasmissione di France24 arabic, Nasr ha sintetizzato le risposte e mandato in onda un segmento di 20 secondi della voce del capo di AQIM. Il file audio di Al-Annabi è certificato dalla casa di produzione media dell’organizzazione terroristica, Dar Al-Andalus. 

Al-Annabi ha escluso che il loro campo di azione minacci il territorio francese o europeo, ha confermato il rapimento del giornalista francese Olivier Dubois (corrispondente dal Mali di Liberation e Jeune Afrique, sparito sulla strada per Gao nel maggio 2021), ha affermato che la partenza dei soldati francesi è una loro vittoria e che combatteranno con altrettanta determinazione contro i russi ed ha confermato le divergenze profonde con i daieshisti (Isis), considerati Khawarij (Fuoriusciti) da combattere fino al pentimento o la morte. 

Mauritania

4 jihadisti sono scappati dal carcere di Nouakchotte, la sera di domenica scorsa. Hanno avuto una colluttazione con i guardiani, impossessato delle pistole di due di loro assassinati e sono scappati dopo una sparatoria con altri guardiani.

Due dei fuggiaschi erano stati condannati alla pena capitale e gli altri due sono in attesa di giudizio.

In Mauritania non si eseguono le condanne a morte dal 1987. 

Il paese appartenente ai paesi del Sahel è dal 2011 preservato dalla furia jihadista, grazie ad una politica di rieducazione degli elementi jihadisti arrestati. Circa 70 detenuti per appartenenza alle organizzazioni jihadiste (principalmente Al-Qaeda), che non erano implicati in crimini di sangue, hanno seguito corsi in carcere per l’educazione religiosa. 30 di loro si sono pentiti e sono stati reinseriti in attività lavorative ed hanno avuto premi di riduzione della pena.

Il piano educativo prevede anche corsi aperti ai giovani in tutto il paese per contrastare l’ideologia estremista. Per questo programma sono stati mobilitati 300 imam, appositamente addestrati per il contrasto del discorso dell’odio. 

Notizie dal mondo Sono passati un anno e 11 giorni dall’avvio dell’invasione russa dell’Ucraina. Il conflitto non accenna ad avviarsi verso una soluzione negoziale.

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AssoPacePalestina ha invitato in Italia una delegazione degli attivisti di Masafer Yatta, l’area minacciata di sgombero per far posto ai coloni, nei pressi di El-Khalil (Hebron). Le iniziative si terrano dal 12 al 22 marzo 2023. (Qui il sito)

È stata celebrata il 5 marzo 2023, per la prima volta, la “Giornata internazionale per la consapevolezza sul disarmo e la non proliferazione”, iniziativa votata con la risoluzione A/RES/77/51 dello scorso 7 dicembre 2022 su spinta del Kazakhistan. (Per saperne di più).

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Approfondimenti:

[Finestra sulle Rive Arabe- n° 10] Giufà: Un ponte di storie tra le culture del Mediterraneo

di Alessandra Amorello:https://www.anbamed.it/2023/02/27/finestra-sulle-rive-arabe-giufa-un-ponte-di-storie-tra-le-culture-del-mediterraneo/

1 commento

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