Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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04 aprile 2023.

Rassegna anno IV/n. 093

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I titoli:

Siria/Israele: Il sesto attacco missilistico israeliano contro il territorio siriano in cinque giorni. Due civili uccisi a Damasco.

Palestina occupata: Due giovani palestinesi uccisi a Nablus durante un rastrellamento israeliano.

Migranti: 500 migranti in balia delle onde nel Mediterraneo centrale e nessun intervento, malgrado i ripetuti SOS.

Siria/Turchia: Incontro a Mosca dei vice ministri degli esteri.

Sud-Sudan: Una commissione ONU denuncia gravi crimini impuniti.

Egitto-Arabia Saudita: Una visita di Al-Sissi nel cuore della notte a Gedda, per incontrare l’erede al trono saudita.

Le notizie

Siria/Israele

Una sesta aggressione israeliana contro la Siria, in 5 giorni. Missili lanciati dal Golan occupato hanno colpito Damasco e causato la morte di 2 civili. Un comunicato militare dell’esercito siriano sostiene che i missili israeliani sono stati sparati poco dopo mezzanotte ora locale e la maggior parte di essi è stata intercettata. Tel Aviv non ha mai rivendicato gli attacchi, ma la stampa israeliana sostiene che obbiettivo di missili sono le basi delle truppe iraniane e le milizie libanesi di Hezbollah. Un pretesto falso, perché i morti nella maggior parte di questi attacchi sono civili e militari siriani. Recentemente soltanto due ufficiali iraniani sono stati uccisi.

L’effetto diretto di questi attacchi è fiaccare la capacità militare del regime di Damasco e questo di per sé rappresenta il miglior sostegno al terrorismo jihadista che sta divorando la società siriana, in attacchi quotidiani soprattutto nella Badia e nelle zone nord-orientali sotto il controllo delle unità democratiche curde.    

Palestina occupata

Due giovani palestinesi sono stati uccisi durante un rastrellamento delle forze di occupazione israeliane nella città di Nablus. Secondo l’esercito israeliano, le truppe avevano il compito di catturare i sospettati dell’attacco di Hawwara, dove erano stati feriti due soldati. Il ministero della sanità palestinese ha chiarito che Mohammed Abubakr e Mohammed Hallaq sono stati feriti e le ambulanze della Mezzaluna Rossa li ha trasportati in ospedale dove sono morti poco dopo l’arrivo. Il ministero denuncia che le truppe di occupazione hanno attaccato l’ospedale con lacrimogeni, nel tentativo di sequestrare i corpi dei due giovani, ma la presenza di centinaia di civili li ha costretti a desistere. Cinquanta persone hanno avuto bisogno di cure a causa del fumo sprigionato dagli obici in ambienti chiusi. La Mezzaluna Rossa ha denunciato che le sue ambulanze sono state oggetto di colpi d’arma da fuoco, prese di mira dai soldati, durante le operazioni di soccorso dei feriti.

Il numero dei palestinesi assassinati dall’esercito israeliano e dai coloni, nel 2023, è salito a 94.

Migranti

Alarm Phone ha avvertito tutte le autorità marittime dei paesi del Mediterraneo sulla presenza di un barcone in difficoltà, con circa 500 persone a bordo, che si trova in gravi difficoltà a causa del mare agitato. L’imbarcazione si trova in acque internazionali, nel Mediterraneo centrale, e proviene dalle coste libiche. L’organizzazione di allerta, in tarda serata di ieri, ha comunicato di aver ripreso il contatto con il barcone e le persone intrappolate affermano che il mare era in tempesta, il vento soffiava a 27 nodi e le onde erano alte. Secondo le rivelazioni di contatto, la barca si trovava nella SAR di Malta.

Finora nessuna capitaneria di porto ha risposto all’appello per andare a soccorrere le persone in difficoltà, che rischiano di morire annegate. È entrato in azione, invece, il gioco di scaricabarile.

Siria/Turchia

Riunione a Mosca, oggi, dei 4 vice ministri degli esteri di Siria, Turchia, Iran e Russia. La delegazione siriana è arrivata ieri e si è incontrata separatamente con russi e iraniani. Il vice ministro siriano, Ayman Soussan, ha dichiarato che la richiesta di Damasco è quella del ritiro delle truppe turche dal territorio siriano. La riunione ha un carattere tecnico in preparazione di un eventuale incontro dei ministri degli esteri.

Il neo sultano ha bisogno di un accordo di facciata con Damasco, per avviare le operazioni di ritorno dei rifugiati siriani presenti in Turchia. L’operazione ha prettamente un carattere propagandistico elettorale e Putin va in soccorso di Erdogan.   

Sud-Sudan

Diversi esponenti di spicco del Sud Sudan sono stati accusati di atrocità contro i civili da una commissione di esperti per i diritti umani dell’Onu, che ne ha chiesto il perseguimento. Nel documento si elencano le responsabilità ascrivibili a leader civili e militari per dilaganti omicidi, stupri e schiavitù sessuali.

Dopo un anno di indagini nelle sei province, la commissione – formata da tre componenti – ha pubblicato un riepilogo parziale delle sue conclusioni, affermando che nessuna delle persone nominate nel rapporto è stata chiamata a rispondere dei propri crimini. «Per diversi anni, le nostre scoperte hanno costantemente dimostrato che l’impunità per gravi reati è l’elemento fondamentale della violenza e della sofferenza affrontata dai civili in Sud Sudan», ha detto Yasmin Sooka, a capo della commissione.

Ieri, il Consiglio Onu dei diritti umani ha rinnovato il mandato della Commissione sui diritti umani in Sud Sudan, istituita nel 2016 per raccogliere e conservare prove di gravi crimini di diritto internazionale, mettere queste ultime a disposizione dei meccanismi di giustizia transizionale e, dunque, favorire l’accertamento delle responsabilità spezzando così il circolo dell’impunità.

Dalla firma degli accordi di pace nel 2018, il paese non è riuscito a creare un sistema di governo unitario e indire elezioni, per mettere fine al dualismo di potere tra il presidente, Silva Kiir e il vice presidente, Riek Machar, i due signori della guerra.

Egitto-Arabia Saudita

Una visita notturna a sorpresa è stata compiuta dal presidente egiziano Al-Sissi a Gedda, dove si è incontrato con l’erede al trono Mohammed Bin Salman. L’incontro è avvenuto al momento del sohour, la cena notturna di Ramadan, che avviene dopo la mezzanotte e due ore prima dell’alba. La visita non era stata annunciata e i due elementi, segretezza e urgenza, confermano le notizie diffuse nei mesi passati sulle turbolenze nelle relazioni tra i due paesi, soprattutto in campo economico e finanziario. I comunicati delle due parti, dopo la visita durata soltanto 3 ore, sono farciti di sviolinate, che non ingannano nessuno, ma anzi confermano le voci.

La crisi nei rapporti tra Riad e Il Cairo è iniziata in seguito al discorso del ministro degli esteri saudita a Davos, nel quale ha affermato – senza citare l’Egitto – che il regno non fornirà aiuti e prestiti senza garanzie di riforme strutturali nelle economie dei paesi beneficiari e la cessione di rami produttivi al settore privato. Sulla stampa saudita sono apparsi articoli di analisi sull’economia egiziana e indicavano quali sono le società che investitori sauditi avrebbero potuto acquisire. Non è tardata la risposta dei media egiziani e i commenti sui social, che hanno richiesto un intervento pubblico dello stesso Al-Sissi per gettare acqua sul fuoco e ribadire i ringraziamenti dell’Egitto ai fratelli del Golfo per la loro “generosità”, che aveva salvato le finanze del Cairo nei momenti di difficoltà.

Il pragmatico MBS non si accontenta delle belle parole ed ha voluto assicurarsi di avere concrete azioni politiche ed economiche dal governo egiziano, non ultimo il passaggio delle due isolotti del Mar Rosso, Tiran e Sanafyr, sotto la sovranità saudita.   

Notizie dal mondo Sono passati 13 mesi e 9 giorno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

Approfondimenti

  • In ricordo del grande Gianni Minà

di Amerigo Kashbur vai all’articolo

  • “Eurocentrismo” di Samir Amin

di Giorgio Riolo QUI

  • [Finestra sulle Rive Arabe] Alla scoperta del romanzo kuwaitiano

di Federica Pistono qui

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Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).

Campagna Amnesty International per la chiusura di Guantanamo. Da 21 anni il centro di detenzione di Guantánamo è una vergogna per i diritti umani. La maggior parte dei detenuti non è mai stata accusata di nessun reato. Troppi hanno subito feroci torture e maltrattamenti.

Il centro di Guantánamo deve chiudere!

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Pubblicato il numero 1/2023 della Rivista “Diritto, Immigrazione e Cittadinanza” promossa da ASGI e Magistratura Democratica dal 1999.
Dal 2017 la Rivista è passata dal formato cartaceo al sito internet dove pubblica i suoi contenuti gratuitamente online.

Si è tenuta il 30 marzo, presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso ONLUS, la presentazione volume “Disinformazione democrazia. Populismo, rete e regolazione”. Per seguire la registrazione video, clicca qui.

Il premio Inge Feltrinelli menzione speciale diritti violati al miglior progetto editoriale è stato assegnato al sito egiziano Mada Misr. La direttrice e cofondatrice Lina Atallah “ha spiegato le ragioni della nascita e della vita di Mada. Una lezione per tutte e per tutti, qui, da noi”, ha scritto la collega Paola Caridi, presentatrice della cerimonia.

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