Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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06 aprile 2023.

Rassegna anno IV/n. 095

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I titoli:

Palestina occupata: Devastazioni e repressione israeliane nella moschea di Al-Aqsa. Feriti, arresti ed un principio di incendio per permettere ai coloni ebrei di entrare nella spianata delle moschee.  

Sudan: Saltata anche oggi la firma dell’accordo politico per la consegna del potere ad un governo civile.

Turchia: Rinviata a settembre l’udienza dell’assurdo processo contro la scrittrice Selek, accusata di un attentato mai avvenuto.

Iraq: Accordo tra governo federale e quello autonomo curdo per la ripresa delle esportazioni petrolifere attraverso l’oleodotto turco.

Iran-Arabia Saudita: Incontro oggi tra i due ministri degli esteri a Pechino per la ripresa delle relazioni diplomatiche.

Le notizie

Palestina occupata

Una violenza criminale inaudita da parte delle forze di occupazione israeliane contro i fedeli musulmani, uomini  donne, in preghiera nella moschea di Al-Aqsa. Una violenza gratuita contro persone pacifiche. Manganellate e lancio di lacrimogeni all’interno del luogo di culto. Suppellettili distrutti e un principio di incendio, documentati dai video di sorveglianza e di quelli dei fedeli presenti e postati sui social. Quasi 400 i fedeli arrestati, per la resistenza passiva. Tutta questa devastazione della civiltà e del diritto di culto soltanto per permettere a qualche decine di coloni ebrei di profanare il luogo di culto islamico, che loro chiamano il monte del tempio e pianificano di impossessarsene distruggendo le moschee di Al-Aqsa.

Condanne e preoccupazioni nel mondo. Il segretario dell’ONU si è detto “scioccato” dal livello della violenza delle forze israeliane. In tutto il mondo arabo islamico, compresi i paesi che hanno firmato accordi con Tel Aviv, come gli Emirati, la condanna dell’uso estremo della forza è stata unanime.

Il premier Netanyahu sfacciatamente ha raccontato il falso sapendo di mentire: “alcuni fedeli musulmani hanno raccontato di essere stati costretti con la forza da estremisti musulmani a restare nelle moschee. Il nostro intervento era per riportare la calma”.  

Un’altra pagina nera dell’Apartheid coloniale israeliano in terra di Palestina.

Da Gaza, è stato lanciato un razzo contro il territorio israeliano che è caduto su un capannone industriale a Siderot, senza causare vittime.

Sudan

È saltata per l’ennesima volta la firma dell’accordo tra i partiti ed i militari, per il passaggio dei poteri ad un governo civile. Il pretesto del generale golpista Burhan è il mancato raggiungimento di un accordo sull’inserimento delle Brigate di Pronto Intervento sotto il comando dell’esercito. Le ex milizie Janjawwed, di triste memoria nella guerra di  Darfur ai tempi della dittatura, sono fondate e dirette dal suo sodale, generale golpista anche lui, Hamidati. Si sospetta che questo pretesto sia una tattica dei militari di rinviare all’infinito il passaggio pacifico dei poteri e che intendono continuare a imbrogliare le carte, con false promesse, soltanto per evitare le sanzioni internazionali.

Turchia

Il tribunale di Istanbul ha rinviato a settembre il dibattimento per il processo contro la scrittrice Pinar Selek. Il giudice ha mantenuto in piedi il mandato di cattura internazionale nei suoi confronti. Sociologa, antimilitarista e militante, Selek è accusata di una strage terroristica che non ha mai avuto luogo.

Per il suo lavoro di sociologa ha condotto ricerche sulle minoranze etniche in Turchia, armeni e curdi. Per questo è stata accusata di rapporti con il PKK, partito di Lavoratori del Kurdistan. La storia del suo arresto risale al 1998, dopo una sua ricerca condotta intervistando alcuni combattenti curdi. È stata torturata per ottenere i nomi degli intervistati, ma nell’impossibilità di condannarla per via giudiziaria, le forze di sicurezza l’hanno accusata di essere l’autrice di un incendio, avvenuto qualche giorno prima del suo arresto nel bazar di Istanbul, che aveva causato 7 morti. In Tribunale è stata assolta, perché è stato dimostrato che l’incendio era stato causato dallo scoppio di una bombola di gas difettosa e non un atto terroristico. Selek è stata rilasciata su cauzione nel 2000 ed è stata assolta dall’accusa di terrorismo per ben 4 volte. Nel 2009, la ricercatrice si è rifugiata in Francia. Lo scorso gennaio, in piena campagna elettorale, la cassazione ha riaperto di nuovo il suo caso annullando l’assoluzione e emanando il mandato internazionale di arresto. (Leggi il comunicato dei collettivi di solidarietà; in francese).

Iraq

Il governo federale di Baghdad e quello autonomo curdo di Erbil hanno firmato un accordo per la ripresa delle esportazioni di petrolio dall’oleodotto che attraversa il territorio della Turchia per raggiungere il Mediterraneo. Sul mercato internazionale si aggiungeranno 400 mila barili al giorno. L’esportazione di petrolio è stata bloccata la scorsa settimana dopo il ricorso di Baghdad alla corte di giustizia dell’ONU per dirimere il contenzioso con Erbil che esportava il petrolio direttamente riscuotendo gli interi introiti. La Corte ha dato ragione al governo iracheno e la Turchia è stata costretta a sospendere le operazioni di esportazione fino all’accordo tra le parti irachene. Dietro la vicenda vi sono gli interessi economici dei personaggi alla guida dei governi autonomi curdi che hanno utilizzato gli introiti petroliferi del nord dell’Iraq per rafforzare il consenso e il proprio arricchimento.

Iran-Arabia Saudita

I ministri degli esteri di Raid e Teheran si incontrano oggi a Pechino per la ripresa delle relazioni diplomatiche, dopo 7 anni del ritiro degli ambasciatori. La mediazione cinese è stata capace di mettere sul bilancio gli interessi dei due paesi, la soluzione dei conflitti regionali e gli investimenti economici e finanziari in settori di sviluppo industriale e tecnologico, creando occupazione e trasferimento di know-how nei due paesi mediorientali. L’accordo è una debacle della diplomazia USA che mirava al perdurare delle divisioni tra le due potenze regionali, per dominare meglio il mercato delle esportazioni di armamenti.  

Notizie dal mondo Sono passati 13 mesi e 11 giorno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Kiev pensa al ritiro da Bakhmut.

Approfondimenti

  • In ricordo del grande Gianni Minà

di Amerigo Kashbur vai all’articolo

  • “Eurocentrismo” di Samir Amin

di Giorgio Riolo QUI

  • [Finestra sulle Rive Arabe] Alla scoperta del romanzo kuwaitiano

di Federica Pistono qui

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Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).

Campagna Amnesty International per la chiusura di Guantanamo. Da 21 anni il centro di detenzione di Guantánamo è una vergogna per i diritti umani. La maggior parte dei detenuti non è mai stata accusata di nessun reato. Troppi hanno subito feroci torture e maltrattamenti.

Il centro di Guantánamo deve chiudere!

Firma ora l’appello di Amnesty International.

Pubblicato il numero 1/2023 della Rivista “Diritto, Immigrazione e Cittadinanza” promossa da ASGI e Magistratura Democratica dal 1999.
Dal 2017 la Rivista è passata dal formato cartaceo al sito internet dove pubblica i suoi contenuti gratuitamente online.

Si è tenuta il 30 marzo, presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso ONLUS, la presentazione volume “Disinformazione democrazia. Populismo, rete e regolazione”. Per seguire la registrazione video, clicca qui.

Il premio Inge Feltrinelli menzione speciale diritti violati al miglior progetto editoriale è stato assegnato al sito egiziano Mada Misr. La direttrice e cofondatrice Lina Atallah “ha spiegato le ragioni della nascita e della vita di Mada. Una lezione per tutte e per tutti, qui, da noi”, ha scritto la collega Paola Caridi, presentatrice della cerimonia.

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1 commento

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