Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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10 aprile 2023.

Rassegna anno IV/n. 099

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I titoli:

Migranti: Un barcone con a bordo 400 persone è in difficoltà nel Mediterraneo centrale senza soccorsi.

Yemen: Una delegazione saudita è arrivata a Sanaa per la trattativa finale con i ribelli Houthi.

Palestina Occupata/Israele: Centinaia di coloni hanno invaso la moschea di Al-Aqsa protetti dalle forze di occupazione.

Pakistan: Catturato il capo dei separatisti beluci, responsabili di centinaia di attacchi terroristici.

Tunisia: Manifestazioni per la liberazione degli arrestati politici.

Marocco: Proteste contro il carovita.

Le notizie

Migranti

Un barcone con 400 migranti è in difficoltà nel centro del Mediterraneo. È stato rilevato dal volo di ricognizione di Sea-Watch. L’ONG ha avvistato due navi commerciali nelle vicinanze, che sono state informate. Una di queste ha ricevuto l’ordine da Malta di fornire carburante all’imbarcazione. Un modo per disfarsi del soccorso.

L’allarme è partito sabato da Alarm phone: “Nella notte – spiega l’organizzazione – abbiamo ricevuto una chiamata da una barca in pericolo partita da Tobruk, nell’est della Libia. Abbiamo informato le autorità, ma nessuna operazione di salvataggio è stata confermata. Non mettete a rischio 400 vite: soccorrete subito!”. Un appello finora rimasto inascoltato da tutti.

Yemen

È arrivata a Sanaa una delegazione saudita per trattare direttamente con gli houthi le condizioni per la fine della guerra. È la prima volta che responsabili militari e funzionari politici sauditi arrivano a Sanaa dal 2014, quando la capitale yemenita è stata conquistata dai ribelli. Dopo due mesi di trattative indirette in Oman, Riad è stata costretta a venire a patti con i ribelli sciiti sostenuti dall’Iran, per mettere fine al suo intervento disastroso in Yemen, con bombardamenti aerei e attacchi con droni e intervento di terra con 30 mila soldati, in prevalenza mercenari stranieri: sudanesi, pakistani e bengalesi (i poveri dei paesi musulmani mandati come carne da macello). Il passo della trattativa diretta si è reso possibile in seguito al riavvicinamento tra Riad e Teheran con la mediazione cinese.

Palestina Occupata/Israele

Per la Pasqua ebraica, centinaia di estremisti ebrei hanno invaso la spianata delle moschee di Al-Aqsa protetti dalle forze di occupazione israeliane. Hanno compiuto delle parate provocatorie contro i fedeli musulmani che pregavano nella moschea. Tranne che agli ingressi della città vecchia non ci sono stati scontri. Nei giorni scorsi, la repressione è stata così dura con soldati e poliziotti che manganellavano violentemente ed arrestavano fedeli, uomini e donne, in preghiera. I video che hanno girato in tutti i social hanno mostrato il volto vero degli occupanti israeliani.

Pakistan

Le autorità di sicurezza del Pakistan hanno arrestato venerdì Gulzar Imam, noto anche con il nome di Shambay, fondatore e leader dell’Esercito nazionalista beluci (BNA), il principale gruppo separatista attivo nella provincia sud-occidentale del Belucistan. Lo ha reso noto un comunicato delle forze armate, che definisce Shambay come “un obiettivo di alto valore con sospetti legami con agenzie d’intelligence ostili al Pakistan”, un riferimento implicito a India e Afghanistan, due paesi che Imam ha visitato più volte.

Secondo le forze armate di Islamabad, la formazione separatista è stata coinvolta in decine di attacchi terroristici nel Paese, molti dei quali, in particolare negli ultimi anni, contro obiettivi legati agli interessi della Cina, che nella provincia del Belucistan ha importanti interessi economici, tra tutti il porto di Gwadar, costruito con i finanziamenti della Nuova via della seta.

Tunisia

Manifestazioni nella capitale Tunisi per chiedere il rilascio degli arrestati dello scorso febbraio. Centinaia di persone con cartelli e foto dei detenuti hanno accusato il governo di una repressione senza precedenti del dissenso. Dal palco, il rappresentante del Fronte di Salvezza, la principale coalizione dell’opposizione tunisina, ha accusato il presidente Siaed di voler riportare il paese ai tempi della dittatura ed ha chiesto alla magistratura di rendere note le accuse rivolte agli arrestati di febbraio, tra politici, imprenditori, giornalisti, avvocati ed ex giudici. Critiche anche alla politica economica finanziaria del governo, che “manderebbe il paese allo sbaraglio con la sua condotta con il FMI”. Le trattative con le istituzioni finanziarie internazionali si sono interrotte a causa delle condizioni capestri delle cosiddette riforme strutturali: riduzione degli stipendi della pubblica amministrazione, cancellazione delle sovvenzioni statali ai prodotti di prima necessità e privatizzazione delle società statali.   

Marocco

Manifestazioni contro il carovita a Rabat ed in altre città. Centinaia di persone hanno risposto all’appello della “coalizione sociale”, un cartello di sindacati e partiti di sinistra. Nel comunicato di convocazione si accusa il governo di non aver fatto nulla per scongiurare l’aumento dei prezzi delle derrate alimentari, che paradossalmente nei paesi islamici aumenta il loro consumo durante il mese del digiuno, Ramadan. La frutta e le verdure fresche hanno visto un aumento dei prezzi del 20% e l’inflazione ha registrato nel primo trimestre il 10%, contro il 3% dello stesso periodo 2022. I sindacati criticano la scelta del governo di continuare le esportazioni dei prodotti agricoli verso l’Unione Europea, mentre il mercato interno soffre una carenza rispetto alla domanda.

Notizie dal mondo Sono passati 13 mesi e 14 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. I documenti del Pentagono trapelati parlano di truppe Nato in Ucraina. La Cina assedia Taiwan. Macron chiede la neutralità dell’Europa sulla vicenda asiatica.

Approfondimenti

  • In ricordo del grande Gianni Minà

di Amerigo Kashbur vai all’articolo

  • “Eurocentrismo” di Samir Amin

di Giorgio Riolo QUI

  • [Finestra sulle Rive Arabe] Alla scoperta del romanzo kuwaitiano

di Federica Pistono qui

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Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).

Campagna Amnesty International per la chiusura di Guantanamo. Da 21 anni il centro di detenzione di Guantánamo è una vergogna per i diritti umani. La maggior parte dei detenuti non è mai stata accusata di nessun reato. Troppi hanno subito feroci torture e maltrattamenti.

Il centro di Guantánamo deve chiudere!

Firma ora l’appello di Amnesty International.

Pubblicato il numero 1/2023 della Rivista “Diritto, Immigrazione e Cittadinanza” promossa da ASGI e Magistratura Democratica dal 1999.
Dal 2017 la Rivista è passata dal formato cartaceo al sito internet dove pubblica i suoi contenuti gratuitamente online.

Si è tenuta il 30 marzo, presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso ONLUS, la presentazione volume “Disinformazione democrazia. Populismo, rete e regolazione”. Per seguire la registrazione video, clicca qui.

Il premio Inge Feltrinelli menzione speciale diritti violati al miglior progetto editoriale è stato assegnato al sito egiziano Mada Misr. La direttrice e cofondatrice Lina Atallah “ha spiegato le ragioni della nascita e della vita di Mada. Una lezione per tutte e per tutti, qui, da noi”, ha scritto la collega Paola Caridi, presentatrice della cerimonia.

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1 commento

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