Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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12 aprile 2023.

Rassegna anno IV/n. 101

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I titoli:

Palestina Occupata: Due agenti della polizia palestinese uccisi dai soldati di Tel Aviv.

Egitto: Accuse al Cairo di produrre e fornire segretamente a Mosca razzi e munizioni.

Yemen: Domani inizierà lo scambio di prigionieri di guerra tra governo e milizie houthi.

Tunisia: La polizia disperde con la forza un presidio di migranti davanti alla sede dell’ACNUR.

Somalia: L’ONU si mobilita per fronteggiare la siccità, ma gli aiuti internazionali scarseggiano.

Le notizie

Palestina Occupata

Due palestinesi sono stati uccisi dall’esercito di occupazione israeliano, nei pressi di Nablus. Come al solito, il comunicato di Tel Aviv parla di due uomini armati che si stavano avvicinando ad una colonia ebraica illegale. Il ministero della sanità palestinese ha fornito i loro nomi: Su’wod Teity e Mohamme Abu-Diraa, due appartenenti alla polizia dell’ANP. I loro funerali sono stati svolti in forma ufficiale a Nablus e il movimento Al-Fatah li ha annoverati tra i “martiri sul cammino per la liberazione nazionale”.

Egitto

Secondo il Washington Post, i documenti del Pentagono trapelati nei giorni scorsi contengono file sulla collaborazione del Cairo con Mosca in materia di armamenti, per sostenere la Russia nella guerra contro l’Ucraina. “Al-Sissi ha dato ordine all’industria militare egiziana di produrre 40 mila razzi da spedire segretamente in Russia. Tra gli armamenti ordinati vi sarebbero obici per l’artiglieria e polvere da sparo”. Non è tardata come al solito la smentita di Mosca che bolla la notizia come disinformazia, mentre il ministero degli esteri del Cairo ha affermato che il suo paese è stato “danneggiato dalla guerra a causa dei rincari delle importazioni di grano (l’Egitto è il primo importatore mondiale e l’80% delle sue importazioni di grano arrivavano da Russia e Ucraina) e sarebbe il primo ad augurarsi la fine celere del conflitto, non ad alimentarlo”, ha affermato.  

Yemen

Domani, giovedì, inizieranno le operazioni di scambio di prigionieri di guerra tra il governo esiliato ad Aden e le milizie houthi che controllano la capitale Sanaa. In totale torneranno alla libertà 881 persone, in maggioranza militari e combattenti, ma ci sono anche diplomatici e politici arrestati dagli houthi per la loro parentela con i capi governativi. Un gruppo di ufficiali sauditi e soldati sudanesi saranno trasportati da Sanaa a Riad. Lo scambio avverrà in fasi simultanee e lungo tre giorni, con viaggi aerei gestiti dalla Croce rossa internazionale, tra gli aeroporti di Aden e Sanaa. L’accordo dello scambio è stato raggiunto lo scorso mese in Svizzera, dopo lunghe trattative e rinvii, ma a far portare a termine il passo umanitario importante è stato l’accordo tra Iran e Arabia Saudita di riprendere le relazioni diplomatiche, interrotte dal 2016.

Tunisia

La polizia ha disperso a Tunisi un centinaio di richiedenti asilo provenienti dai paesi subsahariani che presidiavano il piazzale dove ha sede l’ACNUR. Lacrimogeni e manganelli contro famiglie che protestavano per la lentezza degli uffici a vagliare le loro domande, alcune delle quali giacciono li da anni. La protesta è iniziata dopo l’annuncio della chiusura dell’ufficio dal 31 marzo al 17 aprile, per aggiornamento dei sistemi informatici. Secondo la polizia, il presidio con tende e bivacchi, senza acqua e servizi igienici, ha creato disagi agli abitanti e chiusura della strada al traffico, ma l’intervento repressivo è stato attuato su richiesta dell’ACNUR. I funzionai hanno lamentato l’impossibilità di arrivare agli uffici a causa del presidio. La polizia ha arrestato 80 migranti, 50 dei quali sono stati subito rilasciati.

Somalia

È in corso una visita di due giorni del segretario generale dell’ONU, Guterres, a Mogadiscio. Nel suo incontro con il presidente Hassan Sheikh ha lanciato un appello a tutte le nazioni di aumentare gli aiuti umanitari alla Somalia, per poter superare la grave crisi di siccità che sta attraversando. “Suono il campanello d’allarme, perché non c’è più tempo da perdere”, ha affermato. Dei 2,6 miliardi richiesti dalle agenzie ONU per fronteggiare la siccità, sono stati donati soltanto il 13%.

La Somalia esce recentemente da una crisi politica e non ha ancora completato tutti i passaggi per una fase di stabilità democratica. Oltre alle spinte secessioniste e la povertà, sul paese incombe la minaccia terroristica dei jihadisti Shabab, affiliati ad Al-Qaeda, che malgrado i colpi subiti, hanno dimostrato una capacità offensiva terroristica, colpendo nella stessa capitale.

Notizie dal mondo Sono passati 13 mesi e 17 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Russia prova un missile balistico “avanzato”. Washington alla ricerca della fonte per la diffusione dei documenti militari del Pentagono “top secret”.

Approfondimenti

  • In ricordo del grande Gianni Minà

di Amerigo Kashbur vai all’articolo

  • “Eurocentrismo” di Samir Amin

di Giorgio Riolo QUI

  • [Finestra sulle Rive Arabe] Alla scoperta del romanzo kuwaitiano

di Federica Pistono qui

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Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).

Il 30 aprile si terrà, in presenza ed online, l’assemblea dei soci di Anbamed. Più avanti vi forniremo l’odg e il link per partecipare. All’assemblea saranno invitati/e anche abbonati/e e amici/amiche di Anbamed, senza diritto di voto.

Si è tenuta ieri 11 aprile la giornata di iniziative a sostegno della liberazione di Julian Assange in diverse città d’Italia e d’Europa, a quattro anni dal suo arresto. Il movimento “Free Assange” ritiene importante che anche nelle nostre città si ricordi la vicenda umana e giudiziaria del fondatore di WikiLeaks, poiché questa vicenda va ben oltre la figura di Assange e mette in discussione diritti e libertà fondamentali di noi tutte/i. (Per approfondire).

L’Associazione Culturale ART.TRE di Salerno dà il via alla prima edizione della rassegna di cortometraggi palestinesi dedicata a Vittorio Arrigoni. Il15 aprile, a 12 anni esatti dalla morte dell’attivista e giornalista italiano, si terrà presso la sede dell’Associazione, la proiezione dei 4 cortometraggi finalisti e si procederà alla premiazione del vincitore. Restiamo umani.

17 aprile 2023 ore 17:00. Università Ca’ Foscari -Venezia, convegno su “Diritti umani in Palestina”. Presentazione del rapporto Onu 2022 a cura dalla Relatrice Speciale dr.ssa Francesca Albanese. Organizzano: Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea (Barbara De Poli, Simone Sibilio), Centro di Studi sul Medio Oriente Contemporaneo – CEM; Centro Studi sui Diritti Umani – CESTUDIR. (La locandina).

Il prossimo 22 aprile 2023 partirà la raccolta firme per la campagna referendaria denominata “L’Italia per la pace” promosso dalla Cooperativa di mutuo soccorso ecologica Generazioni Future (erede della visione del mondo dei beni comuni di Stefano Rodotà), portavoce prof. Ugo Mattei, unitamente al Comitato Ripudia la Guerra, portavoce il prof. Enzo Pennetta.

Campagna Amnesty International per la chiusura di Guantanamo. Da 21 anni il centro di detenzione di Guantánamo è una vergogna per i diritti umani. La maggior parte dei detenuti non è mai stata accusata di nessun reato. Troppi hanno subito feroci torture e maltrattamenti.

Il centro di Guantánamo deve chiudere!

Firma ora l’appello di Amnesty International.

Pubblicato il numero 1/2023 della Rivista “Diritto, Immigrazione e Cittadinanza” promossa da ASGI e Magistratura Democratica dal 1999.
Dal 2017 la Rivista è passata dal formato cartaceo al sito internet dove pubblica i suoi contenuti gratuitamente online.

Si è tenuta il 30 marzo, presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso ONLUS, la presentazione volume “Disinformazione democrazia. Populismo, rete e regolazione”. Per seguire la registrazione video, clicca qui.

Il premio Inge Feltrinelli menzione speciale diritti violati al miglior progetto editoriale è stato assegnato al sito egiziano Mada Misr. La direttrice e cofondatrice Lina Atallah “ha spiegato le ragioni della nascita e della vita di Mada. Una lezione per tutte e per tutti, qui, da noi”, ha scritto la collega Paola Caridi, presentatrice della cerimonia.

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1 commento

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