Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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27 aprile 2023.

Rassegna anno IV/n. 116

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I titoli:

Sudan: la tregua è stata violata per l’ennesima volta. I morti hanno superato i 500 e i feriti oltre 4000. La popolazione civile e gli stranieri fuggono nei paesi confinanti. IGAD ha annunciato una trattativa a Juba.     

Afghanistan: “Ucciso l’ideatore jihadista dell’attacco all’aeroporto di Kabul nell’agosto 2021”.

Iran: Ucciso un ex stretto collaboratore della guida spirituale iraniana.

Turchia: Malore ha colpito Erdogan durante un’intervista televisiva in diretta.

Le notizie

Sudan

13esimo giorno di guerra a Khartoum con artiglieria pesante e bombardamenti aerei. Dall’alba sono ripresi i combattimenti malgrado l’ennesima tregua annunciata ma mai rispettata. Secondo il ministero della sanità il numero dei morti è di 512 e oltre 4000 i feriti. Continuano le operazioni di evacuazione dei civili, stranieri e sudanesi verso i paesi confinanti, soprattutto Egitto. Ieri è arrivata a Gedda una nave partita da Port Sudan con circa 4000 persone di diverse nazionalità. Le autorità egiziane hanno sostenuto che nei porti sono arrivati in 4 giorni 10 mila profughi sudanesi da aggiungersi a quelli arrivati per via terra.

Il presidente di Sud Sudan e membro della commissione di IGAD, l’Autorità intergovernativa per lo sviluppo in Corno d’Africa, ha annunciato che le due parti hanno accettato di prolungare la tregua di altri 72 ore e che due delegati dell’esercito e delle forze di pronto intervento discuteranno a Juba una possibile tregua permanente. L’esercito ha diramato un comunicato nel quale afferma l’accettazione della proposta, ma esclude un faccia a faccia tra Burhan e Hamidati.

Al centro del dibattito pubblico in Sudan troviamo la fuga dei prigionieri. Secondo esperti sono 20 mila i detenuti scappati, tra i quali molti pericolosi criminali e alti dirigenti del vecchio regime dittatoriale.

Il movimento sudanese contro la guerra si allarga e le forze politiche si stanno organizzando per aver voce in capitolo nella fase futura di trattative.

Afghanistan

Secondo l’intelligence USA, i taliban hanno ucciso il leader dell’Isis Khorasan che ha ideato e organizzato l’attacco suicida all’aeroporto di Kabul il 26 agosto 2021, durante il ritiro disordinato dei soldati di Washington. In quell’attentato sono morti 170 civili afghani che stavano tentando di fuggire dall’Afghanistan e 13 soldati USA. I funzionari USA non hanno fornito il nome del jihadista e non hanno spiegato come e quando è avvenuta l’operazione per ucciderlo.

Iran

L’ayatollah Abbas Ali Soleimani è stato ucciso, a Babolsar, nella provincia settentrionale iraniana di Mazandar. L’omicidio è avvenuto in una delle banche della città e che l’assalitore è una guardia dell’istituto bancario ed è stato immediatamente arrestato e interrogato dalle forze di sicurezza. Secondo i media locali, altre tre persone sono rimaste ferite nell’attentato. La polizia esclude che si tratti di un attentato terroristico. Soleimany,75 anni, era un ex rappresentante del leader Ali Khamenei nella provincia del Sistan-Baluchestan ed era membro dell’Assemblea degli Esperti, formata da 88 membri, responsabile della nomina della Guida Suprema, la massima autorità del Paese.

La Corte di cassazione ha confermato la sentenza di morte nei confronti del cittadino iraniano-tedesco Jamshid Sharmahd, accusato di “diffusione del male in terra”. La condanna in primo grado è stata emessa lo scorso mese di marzo. Sharmahd è un giornalista e ingegnere informatico e viveva negli Stati Uniti ed è stato rapito da agenti iraniani a Dubai nel luglio 2020 e portato clandestinamente in Iran.

Turchia

Il presidente turco ha avuto ieri un problema di salute durate un’intervista elettorali televisiva in diretta ed ha dovuto interrompere la trasmissione. È apparso stanco, sudato e con gli occhi lacrimanti. L’intervista ampiamente annunciata da due canali privati, ULKE e Kanal 7, è iniziata con 90 minuti di ritardo e dopo un quarto d’ora, prima di rispondere ad una domanda, Erdogan ha chiesto scusa ed ha interrotto l’intervista. Un duro colpo alla sua immagine elettorale. Sul suo account social pubblico ha scritto che la sua campagna elettorale si sospende per un giorno, secondo il consiglio dei medici. Quella odierna è la tornata elettorale più difficile, per lui e per il suo partito islamista al potere ininterrottamente da 20 anni. A 15 giorni dal voto, lo sfidante Kemal Kilicdaruglo è piazzato meglio nei sondaggi e a causa della presenza di 4 candidati si dovrà probabilmente andare al ballottaggio.

Notizie dal mondo Sono passati 14 mesi e due giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

Approfondimenti

  • In ricordo del grande Gianni Minà

di Amerigo Kashbur vai all’articolo

  • “Eurocentrismo” di Samir Amin

di Giorgio Riolo QUI

  • [Finestra sulle Rive Arabe] Alla scoperta del romanzo kuwaitiano

di Federica Pistono qui

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Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).

Il 30 aprile si terrà, in presenza ed online, l’assemblea dei soci di Anbamed. Più avanti vi forniremo l’odg e il link per partecipare. All’assemblea saranno invitati/e anche abbonati/e e amici/amiche di Anbamed, senza diritto di voto.

Si è tenuta 11 aprile la giornata di iniziative a sostegno della liberazione di Julian Assange in diverse città d’Italia e d’Europa, a quattro anni dal suo arresto. Il movimento “Free Assange” ritiene importante che anche nelle nostre città si ricordi la vicenda umana e giudiziaria del fondatore di WikiLeaks, poiché questa vicenda va ben oltre la figura di Assange e mette in discussione diritti e libertà fondamentali di noi tutte/i. (Per approfondire).

Il 22 aprile 2023 è partita la raccolta firme per la campagna referendaria denominata “L’Italia per la pace” promosso dalla Cooperativa di mutuo soccorso ecologica Generazioni Future (erede della visione del mondo dei beni comuni di Stefano Rodotà), portavoce prof. Ugo Mattei, unitamente al Comitato Ripudia la Guerra, portavoce il prof. Enzo Pennetta. (QUI)

Giovedì 27 aprile 2023 ore 20.30

La crisi israeliana 

nel terremoto sociale e politico

dell’area euromediterranea

cerniera del “nuovo disordine mondiale”.

a cura del “Centro di documentazione contro la guerra”

Per seguire on-line, chiedi il link a questo Indirizzo di posta eletronica

Campagna Amnesty International per la chiusura di Guantanamo. Da 21 anni il centro di detenzione di Guantánamo è una vergogna per i diritti umani. La maggior parte dei detenuti non è mai stata accusata di nessun reato. Troppi hanno subito feroci torture e maltrattamenti.

Il centro di Guantánamo deve chiudere!

Firma ora l’appello di Amnesty International. QUI

Pubblicato il numero 1/2023 della Rivista “Diritto, Immigrazione e Cittadinanza” promossa da ASGI e Magistratura Democratica dal 1999.
Dal 2017 la Rivista è passata dal formato cartaceo al sito internet dove pubblica i suoi contenuti gratuitamente online.

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