Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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15 luglio 2023

Rassegna anno IV/n. 195 (1082)

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I Titoli:

Sudan: Incessanti combattimenti a Khartoum. Un nuovo fronte nella provincia meridionale di Kordofan.

Migranti: Due migranti sono stati trovati morti nelle montagne al confine con l’Algeria.

Tunisia: Rilasciati due esponenti dell’opposizione arrestati in base alle indagini sul presunto complotto contro la sicurezza dello Stato.

Palestina Occupata: Contina la repressione israeliana dei movimenti contro la colonizzazione ebraica delle terre palestinesi.

Siria: L’ONU non riprende la fornitura, dal confine turco, degli aiuti agli sfollati siriani nel nord ovest.

Le notizie:

Sudan

Si sono intensificati i combattimenti nel quartier Bahri della capitale sudanese. L’offensiva terrestre dell’esercito trova una resistenza accanita dai miliziani che parlano di ingenti perdite nelle file dei governativi. Le forze armate parlano di “azioni di rastrellamento in tutti e tre i quartieri della capitale e l’operazione andrà avanti fino alla resa degli armati ribelli”. Nella mattinata di ieri i portavoce delle due parti avevano accolto positivamente la dichiarazione del Cairo su un’iniziativa dei sette paesi confinanti. Parole al vento che non hanno attinenza con la realtà.

Nella provincia di Kordofan, le forze del Fronte di liberazione del Sudan hanno attaccato una caserma dell’esercito a Dilling. I miliziani sostengono di averla occupata, ma l’esercito nega e ha iniziato bombardamenti aerei sulla zona. È uno sviluppo che complica lo scenario di una soluzione negoziale, perché l’FLS è stato uno dei firmatari degli accordi di pace di  Juba e la ripresa delle ostilità su base regionale potrebbe portare il paese alla spartizione in staterelli.

La Corte penale internazionale ha informato il Consiglio di sicurezza dell’ONU dell’avvio delle indagini sui crimini compiuti in Darfur. Rapporti di commissioni internazionali documentano i casi di violenze e stupri, anche collettivi, contro donne avvenute in Sudan, sia a Khartoum sia in altre province.

Associazioni per i diritti umani sudanesi hanno documentato la presenza nelle mani delle milizie di Pronto intervento, a Khartoum, di 5 mila civili detenuti in condizioni disumane. I miliziani ricattano i familiari di pagare un riscatto per liberarli.

Migranti

24 ong tunisine hanno denunciato le condizioni drammatiche nelle quali si trovano ancora molti migranti subsahariani deportati dalla polizia ai confini con Libia e Algeria. Secondo il Forum tunisino per i diritti economici e sociali, “almeno 150 migranti in maggioranza donne e bambini si trovano ancora al confine libico. Abbiamo registrato la fuga di migranti nelle montagne per evitare l’arresto e la deportazione. Vivono all’aperto sotto gli alberi e rischiano la morte”. A conferma di questi timori, la procura ha informato che due migranti sono stati trovati morti al confine con l’Algeria. “La situazione dei migranti è precipitata da quando lo scorso 21 febbraio il presidente Saied ha pronunciato il suo discorso xenofobo”, ha detto Naila Zaghlami, presidente di “Donne tunisine democratiche”. Secondo quest’associazione sono stati denunciati casi di violenza sessuale contro donne migranti, senza che ci siano provvedimenti da parte delle autorità. In uno di questi casi, quattro uomini tunisini hanno violentato in gruppo una donna di pelle nera.

Domani, domenica, la commissione UE ha annunciato una visita a Tunisi per incontrare il presidente Saied. I paesi della sponda nord chiedono alla Tunisia, in cambio di aiuti finanziari, di fare il cane di guardia per bloccare le partenze dei barconi e la riammissione in Tunisia di tutti coloro che non troveranno accoglienza come rifugiati.

Tunisia

Sono stati rilasciati i due esponenti del Fronte di Salvezza, avvocata Shaimaa Issa e l’ex ministro Lazhar Akrami, arrestati insieme ad altri nell’inchiesta denominata “complotto contro la sicurezza dello Stato”. Un’inchiesta farraginosa basata su dichiarazioni di critica al presidente Saied e intercettazioni. Akrami all’uscita dal carcere ha affermato che durante gli interrogatori non gli è stata avanzata nessun’accusa specifica e le domande degli inquirenti riguardavano sue opinioni e dichiarazioni espresse in telefonate personali intercettate. “Non ho capito perché sono stato arrestato, ma neanche perché sono stato rilasciato. Tutto è un mistero del quale un giorno chiariremo i contorni quando il popolo dirà la sua parola in elezioni democratiche”.   

Palestina Occupata

Le operazioni di rastrellamento dell’esercito di occupazione israeliano sono in corso in Cisgiordania. Ieri sono stati arrestati 6 attivisti palestinesi colpevoli di aver manifestato pacificamente contro la colonizzazione ebraica della loro terra. Particolarmente violenta la repressione a Um Safa, a nord di Ramallah. Decine di feriti anche nelle province di Qalqilia e di Nablus. Stamattina all’alba, le truppe israeliane sono penetrate nella città di Nablus occupando le arterie principali.

A Gerusalemme, le forze di sicurezza hanno attaccato la consueta manifestazione settimanale del venerdì sera nel quartiere Sheikh Jarrah.

Siria

Il passaggio degli aiuti internazionali, dal valico di Bab El-Hawa, agli sfollati nel nord ovest della Siria è bloccato. Il governo siriano, in mancanza di un accordo al Consiglio di Sicurezza per il veto russo, ha prolungato l’autorizzazione di alti 6 mesi, ma ha posto delle condizioni. Gli organismi dell’ONU stanno studiando queste condizioni per valutare se sono compatibili con le norme internazionali. Tra le condizioni poste: “la distribuzione tramite la Mezzaluna rossa siriana e nessun rifornimento alle organizzazione terroristiche”.

Notizie dal mondo: Sono passati 16 mesi e 20 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.  

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