Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica fondata da Farid Adly. Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

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12 agosto 2023

Rassegna anno IV/n. 223 (1110)

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I Titoli:

Siria: 23 soldati uccisi in un agguato jihadista nel nord est del paese.

Iraq: Droni turchi hanno assassinato tre combattenti curdi, vicino Solaymanie.

Sudan: 120 persone uccise in scontri tribali nel sud Darfur.

Iran: Teheran conferma l’accordo con Washington per lo scambio di prigionieri.

Libano: Svelati gli stratagemmi dell’ex governatore della Banca centrale per sottrarre centinaia di milioni di dollari alle casse dello Stato.

Migranti: La guardia costiera marocchina ha bloccato decine di migranti in pericolo.

Yemen: I tecnici dell’ONU hanno completato lo svuotamento della petroliera Safir. Una “bomba ambientale” è stata disinnescata.

Le Notizie:

Siria

In un attacco di Daiesh (ISIS), 23 soldati governativi sono rimasti uccisi in una località rurale ad est di Deir Azzour. I miliziani jihadisti hanno teso un agguato ad un pullman, che traportava i militari verso Damasco, e poi hanno sparato con i mitra contro il veicolo. Ci sono anche decine di feriti e dispersi, che si teme siano stati presi in ostaggio dai terroristi, per coprire la loro ritirata. Questo è il terzo attacco armato doloroso dei jihadisti nel mese di agosto.

Iraq

La polizia irachena del Kurdistan autonomo ha comunicato l’uccisione di 3 combattenti curdi del PKK con un drone turco nei pressi della località di Nalparez, ad est di Solaymanie. Nel veicolo militare vi erano un alto dirigente delle unità curde, una guardia del corpo e un autista. Questo è il quarto attacco turco contro il PKK in Iraq da domenica scorsa. La Turchia ha in Iraq oltre 20 basi militari illegali e viola sistematicamente la sovranità del paese.

Sudan 

120 persone sono rimaste uccise in scontri tribali nel sud Darfur. Il pericolo del ritorno al dramma delle stragi su base etnica è imminente. La guerra tra esercito e milizie alimenta le mobilitazioni su base tribale tra le etnie di origine araba e africana. Lo spettro delle carneficine della prima decade di questo millennio è una possibile deriva. Lo scorso giugno, l’ONU ha denunciato il ritrovamento di 87 cadaveri sepolti in una fossa comune a Geneina, capoluogo del distretto meridionale del Darfur.

Il centro degli scontri tra esercito e milizie rimane la capitale Khartoum, dove è in corso una dura controffensiva dei militari contro le posizioni dei miliziani. Secondo i comunicati delle due parti, sarebbero cadute nelle ultime 24 ore almeno 100 vittime in seguito ai bombardamenti e combattimenti.

Il conflitto ha colpito fortemente il sistema sanitario sudanese, che ha visto l’uscita dal servizio dell’80% degli ospedali. L’unico centro di dialisi operante, nel quale sono stati trasferiti tutti i malati, è quello di Al-Damer. Il direttore dell’ospedale ha denunciato che le soluzioni per la cura degli assistiti stanno esaurendo e il centro è a rischio chiusura, se non arriveranno rifornimenti.

Iran

Il governo iraniano ha confermato ufficialmente che i sei miliardi di dollari congelati in Corea del Sud, a causa delle sanzioni USA, saranno depositati in una banca svizzera, dalla quale saranno poi spostati a Doha. Dopo due anni di trattative in Qatar, Washington e Teheran hanno raggiunto un accordo per lo scambio di prigionieri. I cinque detenuti irano-statunitensi, accusati di spionaggio, sono stati già messi in libertà vigilata. I 5 iraniani detenuti negli Stati Uniti saranno rilasciati dopo l’arrivo a Washington degli statunitensi.

Questo segnale di distensione si è rispecchiato – secondo rivelazioni stampa USA – sul piano delle attività nucleari iraniane. È stata registrata una riduzione dell’arricchimento dell’uranio.

Libano

La società di revisione sulla contabilità della Banca centrale libanese ha rivelato in un suo rapporto le malversazioni e “cattiva gestione” nel periodo dal 2015 al 2020. Secondo il rapporto, il consiglio di amministrazione ha nascosto le perdite con stratagemmi poco tradizionali, per non suscitare allarme nella finanzia internazionale. Nei giorni scorsi, USA, GB e Canada hanno deciso sanzioni nei confronti dell’ex governatore Salame e altre persone a lui collegate, con l’accusa di auto-arricchimento, sottraendo alla Banca centinaia di milioni di dollari.

Salameh ha concluso il suo incarico alcuni giorni fa e il governo non è stato in grado di nominarne uno nuovo, a causa delle divisioni politiche. Le politiche finanziarie disastrose di Salameh hanno portato, nel 2019, alla crisi che ha visto il crollo della lira, perdendo il 95% del valore.

Migranti

Le autorità marittime marocchine hanno bloccato 67 migranti su un gommone partiti dal Sahara occidentale occupato. Il gommone era in difficoltà e a causa delle onde alte rischiava di finire rovesciato. I migranti sono stati trasbordati su una motovedetta della guardia costiera per essere poi, dopo le prime cure, consegnati alla polizia per l’identificazione e la detenzione. Martedì scorso un altro barcone era stato bloccato con a bordo 56 persone. Tutti i fermati sono di nazionalità subsahariane e tentavano di raggiungere le isole Canarie.

Yemen  

L’ONU ha annunciato di aver concluso con successo le operazioni di svuotamento della petroliera Safir, ancorata dal 2015 al largo di Hodeida. La nave presentava segni di cedimenti strutturali e rischiava di rovesciare il suo carico nel Mar Rosso, con gravi danni ambientali per tutti i paesi rivieraschi. Sono state estratte dalla Safir oltre un milione di barili e depositate in una nave acquistata appositamente, che sarà donata allo Yemen. Le operazioni di salvataggio sono state ritardate dalle divergenze tra governo provvisorio e ribelli Houthi, che controllano la città ed il suo porto. Ciascuna delle parti rivendicava da ricevere il valore del petrolio contenuto. Soltanto dopo l’accordo politico tra Iran e Arabia Saudita (avvenuto a Pechino il 10 marzo scorso), le divergenze si sono attutite e si è potuto procedere alla raccolta fondi per il salvataggio.

Notizie dal mondo: Sono passati 17 mesi e 17 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Mosca annuncia l’abbattimento di 30 droni sulla Crimea. Il presidente ucraino Zelenski ha licenziato tutti i responsabili dell’arruolamento per corruzione.

In Niger, una grande manifestazione a favore del golpe militare. I capi di Stato maggiore dell’ECOWAS (QUI) si riuniranno la prossima settimana per valutare un eventuale intervento militare.

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1 commento

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