Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica fondata da Farid Adly.

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Rassegna anno IV/n. 228 (1115)

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I Titoli:

Palestina Occupata: Un altro palestinese ucciso in uno scontro armato a Jenin.

Libia: Calma apparente nella capitale dopo due giorni di guerriglia urbana tra due milizie governative: 55 morti e 146 feriti.

Migranti: La Marina tunisina ha bloccato 630 migranti in una notte. In un blitz al porto di Sfax sequestrate 50 barche.

Libano: Inizia la fase operativa della ricerca di gas al largo delle coste.

Siria: Mandato di cattura svizzero per Rifaat Assad, accusato per la strage di Hama del 1982.

Tunisia: Una marcia cristiano-islamica per la “convivenza” nella cittadina simbolo dell’emigrazione italiana di oltre un secolo fa.

Le Notizie:

Palestina Occupata

Un rastrellamento delle forze speciali israeliane a Jenin nelle prime ore di oggi giovedì. La casa della famiglia Qastouni è stata circondata e nello scontro a fuoco è stato ucciso uno dei capi delle Brigate Al-Aqsa, la struttura militare clandestina di Fatah, Mustafà Qastouni. È stato arrestato suo fratello ed un altro combattente. L’operazione è stata condotta con oltre 40 mezzi militari che hanno presidiato ogni strada che porta all’abitazione.

Le operazioni di rastrellamento compiute ieri, in diverse città della Cisgiordania, hanno portato all’arresto di 12 giovani palestinesi appartenenti alle formazioni di resistenza all’occupazione. A Nablus, una casa è stata fatta saltare con la dinamite, per vendetta collettiva nei confronti della famiglia di un uomo accusato di aver compiuto un attentato contro i coloni israeliani.

Libia

Fonti mediche di Tripoli affermano che il numero delle vittime dei due giorni di scontri è stato di 55 morti e 146 feriti, alcuni gravi. La capitale libica vive momenti di tensione tra le milizie ingaggiate e finanziate dal debole governo Dbaiba. È una lotta tra poteri personali, per la gestione della sicurezza nei punti nevralgici della vita cittadina, come per esempio l’aeroporto, il porto, le sedi dei ministeri e la Banca centrale.

Una situazione di precario equilibrio in una grave crisi politica per il mancato accordo tra i due parlamenti su una legge elettorale condivisa per l’uscita dalla eterna fase provvisoria.

Migranti

La Marina tunisina ha bloccato 18 barche di migranti partite da diversi porti. Sono stati riportati a terra 630 persone in prevalenza cittadini subsahariani. Nelle operazioni svolte in una sola notte sono stati arrestati 20 scafisti, la manovalanza che compie il lavoro sporco per conto dei trafficanti di esseri umani. In un blitz delle forze di sicurezza nel porto di Sfax sono state sequestrate 55 barche pronte per i viaggi della morte, mezzi di trasporto e motociclette, oltre alla confisca di somme di denaro equivalenti a 250 mila euro. Le operazioni di controllo si sono intensificate dopo la firma dell’accordo tra la Tunisia e l’UE, lo scorso 16 luglio.

Libano

Il ministro dell’energia Alì Hamia ha confermato l’arrivo della piattaforma di ricerca petrolifera e gas al blocco 9, ricadente nel settore di competenza libanese, dopo l’accordo con Israele sui confini marittimi. La società francese Total guida un consorzio, comprendente anche ENI e Qatar energia, per la ricerca di gas. Il giacimento di Qana viene considerato una fonte importante di ricchezza per il paese che soffre della più grande crisi finanziaria ed economica di tutti i tempi.

Siria

La Corte federale svizzera ha reso pubblico un mandato di cattura internazionale nei confronti di Rifaat Assad, zio del presidente siriano. L’ottantacinquenne fratello minore dell’allora presidente Hafez è accusato di aver guidato le operazioni militari che avevano portato a soffocare la rivolta di Hama, nel 1982. La strage nella città ha provocato la morte di un numero imprecisato di civili che oscilla – secondo le fonti – tra 10 mila e 40 mila vittime. Il mandato di cattura è rimasto segreto per oltre un anno, nel tentativo di arrestare l’anziano militare siriano in caso di viaggio all’estero. Controversie all’interno del sistema giudiziario svizzero hanno portato alla pubblicazione. Il mandato di cattura rimarrà sulla carta, in quanto Rifaat Assad è tornato a Damasco nel 2021, dopo decenni di esilio volontario in Francia.

Tunisia

Si è svolta ieri l’altro a Halaq al-Wadi (Goletta) una marcia inter-religiosa islamica-cristiana, per la convivenza pacifica. Vi hanno partecipato migranti subsahariani di confessione cattolica e cittadini tunisini di fede islamica. Il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, invitato dall’arcivescovo di Tunisi, Ilario Antoniazzi, ha guidato la processione dietro l’immagine della madonna, custodita nella parrocchia della piccola cittadina di pescatori tunisini, una volta abitata da una numerosa comunità di migranti siciliani.

“La Madonna di Trapani – ha detto il vescovo Fragnelli al termine della messa – fece il viaggio con i contadini, gli artigiani e i pescatori siciliani che trovarono qui una nuova possibilità di lavoro e di vita”. Video

La marcia di quest’anno assume un significato importante in seguito alle tensioni che la Tunisia ha vissuto dopo gli scontri a Sfax e la caccia ai migranti compiuta dalla polizia tunisina.

Notizie dal mondo: Sono passati 17 mesi e 22 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. È una guerra contro i porti a Odessa e droni contro navi russe nel Mar Nero. Bloccate le esportazioni di grano ucraino.

La Francia non ritira le sue truppe dalle basi in Niger. Fallito il tentativo della guerra per procura, tramite i paesi dell’ECOWAS, Parigi interverrà militarmente in modo diretto per metter mano sui giacimenti di uranio?

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