Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Per ascoltare l’audio di oggi, 11 novembre 2023:

Rassegna anno IV/n. 314 (1201)

Per informazioni e contatti, manda un messaggio:

anbamedaps@gmail.com

Le vignette sono QUI

Sostieni Anbamed

Basta un click

Le donazioni nel mese di ottobre sono state 29, per un valore di 1745 € (+ 1485 € rispetto al mese di settembre). Una crescita importante che segna l’apprezzamento dei nostri lettori e ascoltatori per la copertura della guerra in corso a Gaza. Grazie di cuore!

Tutte le indicazioni per versare un contributo si trovano in fondo a questa newsletter e nel sito (ecco il link). Puoi contribuire usando PayPal

Appello

Tutti i giorni arrivano altre adesioni all’appello che abbiamo lanciato per un cessate il fuoco e per il rilascio dei prigionieri civili. Potete aderire, scrivendo alla redazione. Diffondete, per favore!

L’elenco dei sottoscrittori dell’appello lo trovate sul sito, in questa pagina: qui.

Le notizie:

Genocidio a Gaza

La guerra di Netanyahu contro gli ospedali. Un crimine di guerra che nessuno ha bloccato. Sono 4 gli ospedali colpiti con le bombe. Preso di mira in particolare l’ospedale Shifà, il più grande della città. Un bombardamento aereo ha distrutto l’ingresso della struttura e i carri armati sono arrivati nel piazzale schiacciando le decine di persone morte e ferite. I cecchini sono appostati attorno e sparano contro ogni persona che si muove, anche persone a piedi con le mani alzate. Secondo un corrispondente di una Tv araba, un carro armato ha lanciato un obice contro i corridoi dell’ospedale. La stessa sorte è toccata all’ospedale Al-Quds. Le ambulanze non hanno la possibilità di soccorrere i feriti, a causa dell’assedio dei tank e dei bombardamenti.

Neanche i nazisti sono arrivati a tanto.

L’ONG Medici senza Frontiere ha comunicato di aver perso ogni contatto con le unità sanitarie operanti all’interno dell’ospedale Shifà. Ieri sera, il direttore dell’ospedale ha informato che ci sono 100 morti che non è possibile seppellire e che sono costretti a usare fosse comuni all’interno dell’ospedale.

Le truppe di terra israeliane sono oramai nel centro di Gaza city e si scontrano con gli uomini della resistenza dall’interno dei carri armati o dai tetti dei palazzi distrutti. Le cifre sulle perdite, fornite dalle due parti, non sono verificabili.

Il presidente francese Macron ha telefonato a Netanyahu per chiedere la fine dei bombardamenti contro gli ospedali, ma la risposta è stata arrogante: “è colpa di Hamas”. Il dipartimento di Stato USA ha affermato che non possono confermare la presenza della direzione di Hamas in tunnel sotto gli ospedali.

I bombardamenti aerei sono continuati su tutte le città e i campi profughi della Striscia, anche quelli nel sud. I carri armati israeliani hanno bombardato le colonne degli sfollati che lasciavano il nord a piedi lungo la strada costiera, malgrado che questi camminavano alzando bandiere bianche e con le mani in alto.    

Cisgiordania e Gerusalemme est

Un giovane assassinato a Tulkarem. Colpito con una pallottola in testa e poi lasciato sanguinante, impedendo l’avvicinarsi dei soccorritori. Il numero totale delle vittime dal 7 ottobre è arrivato a 183. Decine di attivisti arrestati, portando il numero totale ad oltre 2 mila. I rastrellamenti hanno toccato tutte le principali città. In particolar modo a Jenin dove ieri sono stati seppelliti i 9 giovani assassinati con il lancio di missili da droni.

Libano

7 militanti di Hezbollah sono rimasti uccisi nei bombardamenti israeliani di ieri. Lo scambio di proiettili di artiglieria e i bombardamenti aerei israeliani sono continuati per tutto il giorno di ieri ed hanno ripreso all’alba di oggi. L’esercito israeliano ha informato di aver intercettato tre droni provenienti dal sud Libano.

C’è molta attesa per il discorso del segretario generale di Hezbollah, Nasrollah, annunciato per oggi.

La stampa libanese rivela dell’atterraggio di aerei militari stranieri (britannici e USA) nell’aeroporto libanese del nord, Hamat, sotto il controllo dell’esercito. È una minaccia concreta di un intervento straniero contro le unità della resistenza libanese nel sud del paese, in caso di scoppio del conflitto con Israele.

Siria

Bombardamento israeliano su Homs. Due caccia israeliani F-16 di fabbricazione USA hanno colpito diverse zone della città di Homs, causando enormi danni materiali, ma finora non ci sono informazioni precise sulle vittime. Secondo il comando russo in Siria, i caccia hanno lanciato i loro missili dallo spazio aereo libanese e non sono entrati in quello siriano, per non trovarsi nel raggio di azione delle batterie antimissili.   

Palestinesi di Israele

Restrizioni sul diritto di espressione per gli arabi di Israele e colonizzazione strisciante nel Negev. Centinaia di palestinesi con cittadinanza israeliana sono stati arrestati per il semplice fatto di aver pubblicato un contenuto sui social che chiede la fine della guerra a Gaza. Alcuni per un semplice “mi piace”. Scuole e università hanno espulso studenti e insegnanti palestinesi per un semplice post pubblicato sui social. A Gerusalemme, un bambino diversamente abile è stato espulso dalla scuola, per aver disegnato un bambino avvolto in uno straccio bianco e insanguinato. Una studentessa universitaria è stata espulsa per aver postato la foto di un piatto tipico palestinese con la scritta “Viva!”.

Questa repressione sistematica per terrorizzare preventivamente i palestinesi di Israele va di pari passo con l’aumento delle licenze di porto d’armi concesse agli israeliani ebrei ed ai coloni in Cisgiordania e Gerusalemme est.

Un altro piano di colonizzazione riguarda il Negev. Il governo israeliano ha approvato la costruzione di 13 colonie e due città completamente ed esclusivamente ebraiche sulle terre delle comunità beduine arabo-palestinesi evacuate con la forza. Un altro sfollamento forzato coperto dal rumore dei carri armati.

Prigionieri

Sono in corso febbrili trattative indirette tra il governo Netanyahu e Hamas per lo scambio di prigionieri. La mediazione principale è condotta da Stati Uniti e Qatar, con il sostegno operativo dell’Egitto. I portavoce di Hamas, sia al Cairo, Doha e Beirut, hanno avanzato due ipotesi: rilascio di un numero limitato di civili nelle loro mani (10-15) in cambio di un cessate il fuoco di tre giorni con l’autorizzazione all’ingresso di cibo, acqua e carburante a tutta Gaza. L’altra proposta invece prevede lo scambio di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane con i civili catturati il 7 ottobre. Nelle sue dichiarazioni pubbliche Netanyahu mostra un baldanzoso e totale rifiuto dell’ipotesi di cessate il fuoco. “Prima devono essere liberati tutti gli ostaggi”. La stampa israeliana ed anche la TV pubblica invece rivelano che le trattative sono ad un avanzato livello e si stanno limando gli ultimi particolari. “è imminente uno scambio di un alto numero di prigionieri”, sostiene canale 13.

Sudan

In Darfur torna il terrore dei Janjaweed: 700 morti in due giorni. Secondo l’OIM nei due giorni 2 e 3 novembre sono avvenuti duri combattimenti nei presso di El- Fasher che hanno provocato la morte di un alto numero di civili e militari. Nella provincia, le forze di Pronto intervento hanno conquistato tre principali città e stanno assediando l’ultimo caposaldo ancora nelle mani dell’esercito.

Algeria-Francia

Un tribunale francese ha emesso una sentenza che nega i risarcimenti alle vittime degli esperimenti nucleari compiuti da Parigi nel deserto algerino. L’Alta Corte di Strasburgo ha deciso questo abnorme pronunciamento ricorrendo ad un espediente giuridico: “è passato molto tempo e la vicenda è caduta in prescrizione. La legge francese non permette di risarcire gli eredi”. Una colossale scempiaggine giuridica perché i crimini contro l’umanità non decadono col passare del tempo. Colonialismo giuridico.

Notizie dal Mondo

Sono passati 20 mesi e 17 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

Sostenete Anbamed!

Novità: potete pagare le vostre donazioni anche tramite PayPal

Le donazioni sono deducibili dalle tasse.

Dal 2 febbraio 2023, l’associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità” è registrata nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) nell’elenco delle associazioni di promozione sociale. Questo significa che tutte le donazioni versate sui conti correnti di Anbamed nel 2023 saranno deducibili dalle tasse dei donatori (nella dichiarazione dei redditi 2024) e si potrà destinare il 5 per mille (sempre nella dichiarazione 2024).

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega e, quindi, merita il vostro sostegno.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793              

Oppure: tramite PayPal

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è merito tuo/vostro. Anche un piccolo contributo per noi significa molto.

Torna/te presto a leggerci ed ascoltarci!

1 commento

  1. […] [Anbamed]1201-11 novembre ’23 [Anbamed]1200-10 novembre ’23 [Anbamed]1199-09 novembre ’23 [Anbamed]1198-08 novembre ’23 [Anbamed]1197-07 novembre ’23 [Anbamed]1196-06 novembre ’23 [Anbamed]1195-05 novembre ’23 [Anbamed]1194-04 novembre ’23 [Anbamed]1193-03 novembre ’23 [Anbamed]1192-02 novembre ’23 [Anbamed]1191-1° novembre ’23 ANBAMED Tag articolo: #Anbamed#GUERRA#MEDIO ORIENTE#MEDITERRANEO […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *