Mobilitazione europea per la Pace contro la guerra/le guerre

Un urgente appello d’iniziativa concreta per un mondo senza
guerre Se non ora, quando? Ogni vittima ha il volto di Abele – Salvare le vite è il primo dovere

Alla guerra Russia-Ucraina (NATO e USA contro Russia e Cina) è seguita la gravissima crisi in M.O., cominciata il 7. 10.’23 (affondando però le radici molto più lontano nel tempo) e proseguita con il genocidio pianificato del popolo palestinese. Secondo una ricerca dell’Università svedese di Uppsala oggi nel mondo si contano 170 conflitti di varia natura e intensità e di queste sono 54 le guerre tra eserciti di due Paesi. Tutto questo dovrebbe cessare immediatamente e per sempre. A tutti/e è chiesto di fare qualcosa. A fronte della realistica minaccia di devastazione dell’equilibrio mondiale, si propone un appello appassionato per la Pace condiviso da una grande comunità di persone e Organizzazioni di tutta Europa e non solo. Occorre subito (a fronte dei rischi sempre più grandi di conflitto nucleare mondiale, delle enormi perdite di vite umane e delle gravi ripercussioni
sociali ed economiche) organizzare una prima grande manifestazione europea unitaria, concordata e corale: tutto il popolo europeo è chiamato a manifestare contemporaneamente in tutte le capitali, in tutte le città e le realtà ove è possibile organizzare una manifestazione a cui dovranno seguire altre fino ad arrivare ad azioni globali, in tutto il mondo. Uno sciopero generale sarebbe necessario per gridare che l’Europa e il mondo tutto si fermano per far finire (e finché non saranno finite) le immani tragedie che le guerre sempre rappresentano. Stante almeno al momento le difficoltà di realizzare uno sciopero generale a qualsiasi livello, per questa prima mobilitazione europea s’individuerà una giornata significativa e simbolica, uguale per tutti i Paesi in cui convocare nella stessa data manifestazioni di piazza per l’immediato cessate il fuoco in tutti gli scenari di guerra, scegliendo la via dei negoziati, degli accordi di Pace.
L’appello sottoscritto collettivamente da associazioni e organizzazioni diverse (socio-politico-
sindacali) e individualmente da persone, impegna tutti/e a sollecitare – in Italia, in Europa e non solo, adesioni e contributi utili alla realizzazione di una grande mobilitazione popolare, oggi del “popolo europeo” e successivamente dei popoli del mondo!
Firme individuali e collettive di condivisione e impegno a cercare collaborazioni devono
essere inviate all’indirizzo di posta elettronica mobilitazione.europea.pace@gmail.com
(nome/cognome, eventuali recapiti, qualifiche professionali e appartenenze Organizzazioni).
In Facebook è possibile iscriversi al gruppo Mobilitazione europea Pace, contro la/le guerra/e
(che ad oggi conta più di 2000 iscritti) dove poter postare propri contributi e contenuti.
Raggiunto un certo numero di adesioni, con referenti e gruppi rappresentativi dei vari Paesi per assicurare una diffusa partecipazione continentale, si convocherà una grande assemblea in video collegamento per decidere la data unica uguale per tutti dove organizzare manifestazioni contemporanee nelle capitali d’Europa e in tutte le realtà anche fuori dall’Europa dove sarà possibile organizzare dimostrazioni contro la guerra/le guerre.
Sono già in corso collegamenti da remoto in Italia e in altri Paesi; la data in questione e una
piattaforma comune, verranno valutate e decise in un’assemblea con modalità mista (in presenza e in collegamento da remoto) con i partecipanti e gli attivisti dei vari Paesi europei.
La Mobilitazione europea a favore della Pace – bene supremo e assoluto, contro la guerra e
contro tutte le guerre – è iniziativa di livello europeo ed è azione dalle caratteristiche e modalità originali. Nata dal basso e priva di primogeniture, ma ben presto arricchitasi di molte adesioni, non solo in Italia, la proposta rappresenta una nuova voce per la pace in Europa e nel mondo. In apertura si avanza una domanda/esortazione incisiva: “Se non ora, quando?” (cit. Primo Levi): un richiamo all’azione, un invito a fare qualcosa, a promuovere iniziative concrete che rispondano all’urgenza di occuparsi della Pace, considerata come bene primario, supremo e inalienabile, al di sopra di qualsiasi altra considerazione; che viene prima di ogni altra cosa, primato assoluto.
L’appello è introdotto da due massime significative che racchiudono il senso e lo spirito da cui muove la proposta: “Ogni vittima ha il volto di Abele” e “Salvare le vite è il primo dovere”. Queste parole indicano le priorità cui tutto il resto è e deve essere subordinato e ci ricordano che tutte le vittime delle guerre sono persone, sono spesso famiglie intere, sono sogni e speranze, e che è nostro dovere prioritario proteggerle. Tutte le vittime sono il prodotto di scandalose “ideologie” militariste e belliciste prodotte dai più biechi nazionalismi; il portato delle celebrazioni degli eserciti e degli affari dei signori degli armamenti e delle guerre, dei più inconfessabili interessi militari, economici, geopolitici e di un “pensiero unico” istituzionalizzato teso a predisporre gli esseri umani a uccidere e a essere uccisi e che, oggi, tende a militarizzare anche le scuole e le Università.
Le guerre sono il risultato delle scelte dei governi, non dei popoli. Sono alimentate da interessi indicibili e quasi sempre violano convenzioni internazionali e nazionali. Sono i governi, i detentori del potere, chi ne trae vantaggi e interessi, a fornire armi convenzionali e non, in modo folle e criminale e in spregio a convenzioni internazionali e nazionali – come avviene in Italia in flagrante violazione dell’articolo 11 della Costituzione. Tutto questo rende ancora più evidente la necessità di opporsi a tutte le guerre, a tutte le stragi, a tutte le uccisioni a tutte le guerre, a tutti gli eserciti, a tutte le armi. Occorre con forza e determinazione, in modo esigente, riaffermare e rivendicare alcuni princìpi irrinunciabili: ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà; si deve ribadire che bisogna abolire la guerra, gli eserciti, le armi ed è necessario riasserire che solo
la Pace salva le vite e che salvare le vite è il primo dovere così come è necessario soccorrere,
accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto, ricordando la nonviolenza, la sola salvezza per l’umanità dalla catastrofe.
Dunque è dei popoli il compito e la responsabilità di dire e di gridare “basta!”. Con la Mobilitazione europea a favore della Pace e le mobilitazioni che seguiranno si esige con forza l’abolizione della guerra, degli eserciti e delle armi e si ribadisce che ogni essere umano ha il diritto alla vita, alla dignità e alla solidarietà. La pace è la sola via per la salvezza dell’umanità dalla catastrofe.
La guerra tra Russia e Ucraina (coinvolgendo la NATO e gli Stati Uniti da un lato e Russia e Cina dall’altro) e il conflitto in M.O. (nello scenario globale di guerre) sono un pericolo imminente che richiede azioni immediate. Per questo si chiama a una grande manifestazione europea unitaria, che coinvolga i popoli di tutti i Paesi europei, nelle capitali e nelle città. L’eventualità futura di uno sciopero generale rimane opzione aperta come forma di protesta ancora più potente per fermare le immani tragedie in corso e che si prospettano. Questo appello non è solo un grido d’allarme, ma un invito a unirsi per la pace. Chiunque condivida questi ideali è incoraggiato a partecipare. Le firme individuali e collettive di condivisione sono richieste per dimostrare l’ampio sostegno a questa causa.
Su Facebook, il gruppo “Mobilitazione europea Pace, contro la/le guerra/e” offre uno spazio per condividere contributi e contenuti e unirsi alla discussione.
In un momento in cui la guerra sembra sempre più vicina, questo appello vuole rappresentare una speranza e un impegno concreto da sviluppare ulteriormente per la pace. La Mobilitazione ci ricorda che la pace è un bene supremo, e che è compito di tutti/e noi alzarci e difenderla.
mobilitazione.europea.pace@gmail.com

ottobre 2023

1 commento

  1. Ci si può iscrivere al gruppo FB “Mobilitazione europea Pace, contro la/le guerra/e”.
    Inviare adesioni a: mobilitazione.europea.pace@gmail.com

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