Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

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Rassegna anno IV/n. 363 (1250)

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Le notizie

Genocidio a Gaza

187 morti ieri fino alle 18:00 ora di Gaza. Cento di queste vittime sono cadute in due bombardamenti nel centro della Striscia.

Bombardamenti israeliani con i caccia, l’artiglieria e dalle navi sulla popolazione di Nuseirat, Deir Balah, Khan Younis e Bereij.

Nella regione sud, scontri a terra tra le truppe israeliane che hanno avanzato per l’assedio di Khan Younis e combattenti palestinesi.

Il giornalista Jabar Abu Hadrous, corrispondente di Canale Quds, è stato ucciso in un bombardamento aereo su casa sua, nel centro di Gaza city. Insieme a lui sono stati uccisi 6 familiari.

Si è concluso l’assedio del quartiere Sidi Radwan con il ritiro delle truppe e carri armati. La gente che ha potuto uscire dalle case o è tornata ad ispezionare le case abbandonate precedentemente ha scoperto l’immane disastro messo in atto scientificamente dai soldati. “Sono state rase al suolo case, scuole, l’ospedale e la moschea. Ci hanno lasciato per tre giorni senza cibo e acqua. L’esercito israeliano vuole cancellare la vita a Gaza. Dov’è il mondo? Dov’è l’umanità?”, ha gridato un abitante del quartiere che ha perso tutta la famiglia.  

La fuga della popolazione dal centro della Striscia verso sud è continua, ma gli sfollati vengono bombardati durante il trasferimento o nei nuovi campi profughi a Rafah, al confine con il Sinai egiziano.

L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha dichiarato che l’esercito israeliano ha sparato contro uno dei suoi convogli di aiuti nella Striscia di Gaza, senza provocare vittime. “I soldati israeliani hanno sparato contro un convoglio di aiuti mentre stava tornando dal nord di Gaza, prendendo un percorso designato dall’esercito. Il nostro capo convoglio e la sua squadra non sono stati feriti, ma un veicolo è stato danneggiato”, ha dichiarato il direttore dell’Unrwa di Gaza Thomas White. “Gli operatori umanitari non dovrebbero mai essere un obiettivo”, ha aggiunto.

Corte Internazionale di Giustizia

Il Sud Africa ha presentato alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja un’istanza di procedimento contro Israele per violazione della Convenzione sul genocidio, in rifermento ai massacri in corso a Gaza. Nella sua richiesta, il Sudafrica afferma che “gli atti e le omissioni di Israele sono di natura genocida, poiché sono accompagnati dall’intento specifico richiesto… di distruggere i palestinesi di Gaza come parte del più ampio gruppo nazionale, razziale ed etnico dei palestinesi”, ha affermato la Corte internazionale di giustizia dell’Aia in una nota

Israele

L’ex premier Barak ha affermato in un attacco contro Netanyahu: “chi spera di evacuare la popolazione di Gaza volontariamente sta sognando, i palestinesi rifiutano il transfer”.  

Il ministro della guerra Galant ha sfidato le richieste dei familiari dei prigionieri nelle mani di Hamas: “la guerra continuerà per lungo tempo e si sta concentrando su Khan Younis”.

Le divergenze tra Netanyahu e Gantz sono acute sull’andamento della guerra e potrebbero portare alla caduta del governo, malgrado che il secondo abbia dichiarato che non lascerà il consiglio di guerra. La decisione di Netanyahu di cancellare, dall’ordine del giorno del governo, il tema delle modalità di come continuare la guerra, passando ad un’altra fase senza bombardamenti indiscriminati, è avvenuta dopo le minacce del ministro estremista Smotrich di abbandonare il governo.

La stampa israeliana sostiene, inoltre, che Netanyahu ha impedito ai due capi del Mossad e dello Shin Bet, i due servizi di sicurezza esterna e interna, di partecipare alla riunione di ieri del Consiglio di guerra dedicata alle questioni di sicurezza.

L’ex ministro Liebermann ha chiesto al governo di ordinare l’abbattimento della barriera denominata di Filadelfia, al confine tra Gaza e Egitto, “per facilitare la fuga della popolazione palestinese in Sinai”, ha spiegato.

Cisgiordania e Gerusalemme est

È incessante la repressione dell’esercito israeliano contro la popolazione di Cisgiordania e Gerusalemme est occupate. Ieri sono cadute altre due vittime in seguito all’uso massiccio delle armi di guerra con colpi diretti alla testa e al torace.

Scontri a Yatta, dove due giovani sono rimasti feriti gravemente.

Un investimento intenzionale con un’auto è stato compiuto da un palestinese contro di un gruppo di soldati vicino ad El-Khalil. Sono rimasti feriti 5 soldati, di cui uno gravemente. L’attentatore è stato ucciso da altri soldati presenti nel posto di blocco.

A Dora El-Khalil, aggressione gratuita di soldati contro un giornalista palestinese di Al-Jazeera, Muntasar Nassar; gli sono stati sequestrati videocamera e telefonino. I soldati hanno attaccato l’equipe giornalistica con manganelli e calcio dei fucili. L’esercito israeliano ha paura della verità sui crimini che sta compiendo contro la popolazione civile.

Libano

Hezbollah ha lanciato 108 missili contro il nord di Israele e nei territori delle Fattorie di Shaba’a occupati. “È la risposta ai raids israeliani contro le abitazioni civili nel Libano meridionale”, ha dichiarato un portavoce del partito. I raids israeliani non sono cessati contro il territorio libanese e l’escalation di azioni e reazioni rischia di trasformarsi in una guerra generalizzata.

Siria

Israele ha colpito, all’alba di oggi, il sud della Siria con l’artiglieria e con missili. È stata colpita una base militare governativa vicino a Suweidaa. L’esercito sostiene che l’operazione è in risposta al lancio di un missile che ha colpito il Golan siriano occupato.

Nel nord della Siria, la cosiddetta “Resistenza islamica irachena” ha attaccato una base statunitense, nella provincia di Hasaka, con una raffica di razzi. L’attacco è avvenuto, con un’unità mobile di lancio, dal territorio iracheno al confine con la Siria.

Sudan

L’esercito ha compiuto diversi raids aerei sulle basi delle milizie di Pronto Intervento (RSF) nel Darfur. Sono stati colpiti diversi obiettivi nel capoluogo meridionale Niyala. Sono stati uccisi 6 civili. La crisi sudanese sta registrando una crescita esponenziale delle violenze in tutte le province, con l’estensione dei combattimenti alle province meridionali. Nella provincia di Al-Jazira, il programma alimentare dell’ONU ha denunciato che i suoi depositi sono stati saccheggiati dai miliziani, che adesso occupano militarmente la città. Medici senza Frontiere ha annunciato di aver ritirato tutte le proprie equipe nella stessa provincia. “Non ci sono le condizioni di operare in sicurezza”, ha detto un portavoce.

È stato rinviato l’incontro tra i due generali golpisti ex alleati oggi in conflitto, Hamidati e Burhan. Doveva tenersi giovedì a Gibuti, ma all’ultimo momento è stato annullato, senza fissare una nuova data.   

Notizie dal Mondo

Sono passati 22 mesi e sei giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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Approfondimenti

A proposito di foto di guerra e di confronti pertinenti: I prigionieri palestinesi denudati ed esposti al mondo cosa vi ricordano? Qui

I bambini di Gaza mandano un video per il compleanno di Papa Francesco: Il video

Guernica: Flash Mob in solidarietà con Gaza: QUI.

  • [Finestra sulle Rive Arabe] Tra sogno e incubo, alcuni aspetti della narrativa fantastica egiziana contemporanea. QUI

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