Un rapporto di Fonti di Pace

sostenete Fonti di Pace per aiutare la popolazione della striscia di Gaza.

IBAN: IT45N0103001656000002624683 Causale: Aiuti a Gaza

Il 29 gennaio scorso Fonti di Pace ha fatto arrivare a La Spezia un carico di farmaci, kg. 180 destinati a Gaza al nostro partner locale Palestinian Medical Relief Society che porterà servizi di assistenza sanitaria primaria ai civili sfollati nelle scuole Unrwa e nelle tendopoli.  Il trasporto da Verona  è stato fatto dalla Comunità Islamica di Verona, che ne ha sostenuto le spese.

I farmaci sono parte di un convoglio organizzato dalla CGIL Nazionale, che sta raccogliendo materiali e farmaci da far arrivare alla popolazione stremata di Gaza. 

La nave con i materiali e beni partirà nei prossimi giorni alla volta di Port Said, Rafah e Gaza.

I farmaci sono stati donati a titolo gratuito dall’Unione Medico Missionaria Italiana. Il valore del carico è di euro 12.297,92. La scadenza dei farmaci è da aprile 2024 al 2027.  Unitamente ai farmaci quali anticoagulanti, acido folico, antibiotici, disinfettanti intestinali, crema per malattie della pelle (scabbia),  igienizzanti oculari, nasali, vaginali, antinfiammatori, vitamine, complesso di ferro, antistaminici, antipiretici ci sono anche materiali sanitari: guanti, bende, cerotti, cotone, garze sterili.

La situazione a Gaza è gravissima: dal 7 di ottobre scorso l’aggressione israeliana contro i civili della striscia di Gaza ha portato a 27.478 i morti – di questi il 70% sono bambini e donne – e 66.835 feriti. Molti civili sono ancora sotto le macerie.

Da un rapporto di Save the Children del 8 gennaio scorso si legge:  “in media più di 10 bambini al giorno hanno perso un arto. In 3 mesi a più di 1.000 bambini e bambine sono state amputate una o entrambe le gambe, spesso senza neanche l’anestesia.”

Circa 1milione e 700mila civili sono stati costretti ad abbandonare le loro abitazioni e di queste abitazioni oltre il 50%  è stata completamente distrutta o seriamente danneggiata.

La popolazione vive in “rifugi” come le scuole Unrwa, le strutture governative e tendopoli. La situazione igienico-sanitaria è insostenibile: infezioni intestinali e respiratorie, malattie contagiose, vaiolo, meningiti, epatite. “C’è il rischio che muoiano più persone a causa di malattie che a causa dei bombardamenti a Gaza se il sistema sanitario del territorio non viene rimesso in piedi rapidamente. Alla fine vedremo più persone morire di malattie che di bombardamenti se non saremo in grado di rimettere in piedi questo sistema sanitario”, ha detto Margaret Harris  portavoce dell’Organizzazione mondiale della Sanità.

Inoltre, gli stessi “rifugi”  non sono luoghi sicuri e vengono attaccati dall’esercito israeliano.

Di 36 ospedali nella striscia di Gaza solo 6 sono operativi, tenuti sotto attacco dei cecchini e con difficoltà per i mezzi di soccorso di raggiungere i feriti. Gli ospedali hanno perso la loro capacità di prestare soccorso e cura, mancano medicine, materiali sanitari, attrezzature.

Sono state colpite 121 ambulanze, 337 sanitari sono stati assassinati nel corso delle incursioni e 90 tra medici ed infermieri sono stati sequestrati dall’esercito israeliano.

Mancano acqua potabile, cibo, carburante. 

L’intervento di Fonti Pace è una goccia in un mare di bisogni, ma  un segnale di presenza e sostegno alla popolazione civile che da 4 mesi sopravvive sotto le bombe, contro un’aggressione che possiamo definire una  rappresaglia contro i civili.

Continuate a sostenere Fonti di Pace per aiutare la popolazione della striscia di Gaza.

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Causale: Aiuti a Gaza

1 commento

  1. […] A GAZA SI MUORE DI BOMBE, DI FAME, DI ASSENZA DI ASSISTENZA SANITARIA 24 febbraio: Fermiamo la criminale follia di tutte le guerre La Memoria come strumento di Pace Lo strillo Tag articolo: #GUERRA#MEDIO ORIENTE#MEDITERRANEO#PACIFISMO#UCRAINA […]

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