Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

16 marzo 2023.

Rassegna anno IV/n. 074

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I titoli:

Libia: Sparite da un sito nucleare 2,5 tonnellate di uranio.

Israele: Aumenta la crisi tra militari e governo per la situazione di insicurezza causata dalle misure di Netanyahu.

Palestina Occupata: 28 feriti a Nablus. L’esercito ha invaso la città per garantire la preghiera di coloni estremisti ebrei in una moschea.

Libano: Il governatore della Banca centrale è indagato per sottrazione di denaro pubblico e riciclaggio, ma rimane saldo al suo incarico.

Siria: Manifestazioni per il 12esimo anniversario della rivolta contro Assad. Un paese devastato, diviso ed occupato da forze straniere.

Iran: Manovre militari marine congiunte con Russia e Cina.

Le notizie

Libia

Il direttore dell’Aiea, Raffael Grossi, ha comunicato che da un sito nucleare libico, situato nel sud, sono spariti 10 contenitori di yellowcake, per un peso di circa 2,5 tonnellate di uranio. La cosiddetta torta gialla è il prodotto finale dei processi di concentrazione dei minerali che contengono uranio. Martedì una commissione di tecnici dell’organismo internazionale ha ispezionato il sito e non ha trovato traccia del materiale ivi una volta custodito. Il governo Dbeiba ha mantenuto il silenzio sulle dichiarazioni di Grossi.  

Il regime di Gheddafi aveva deciso di smantellare il proprio programma nucleare nel dicembre 2003, temendo di fare la fine del regime di Saddam Hossein. I giacimenti di uranio scoperti nel sud della Libia non sono sfruttati e sono il motivo di interesse della Francia, che ha il monopolio di sfruttare quelli limitrofi nel vicino Niger.

Israele

Un caso di infiltrazione dal confine nord, con il Libano e l’esplosione di una bomba ad un incrocio stradale di Megiddo, stanno creando in Israele un caso politico di frizione tra esponenti governativi e generali della sicurezza. I fatti risalgono a lunedì, quando è avvenuta l’esplosione che ha causato il ferimento grave di un cittadino arabo di Israele. L’attentatore inseguito ed ucciso – secondo la versione dell’esercito – è di nazionalità libanese e sarebbe infiltrato dal Libano meridionale ed è riuscito per diversi giorni a girare in una vasta zona del nord di Israele, senza essere rintracciato. Il ministero della guerra israeliano ha imposto la censura sulla notizia, ma sui social si è diffusa la notizia ed ha amplificato il panico.

Il governo Netanyahu non si trova nelle migliori condizioni per l’estremismo dell’ala religiosa dei sionisti che spingono verso una politica di annessione della Cisgiordania e la cacciata dei palestinesi di Gerusalemme est. Il ministro degli esteri Cohen non ha consentito la visita del responsabile UE per la politica estera Borrell in Israele. Il premier ha chiesto ai suoi ministri di non prendere contatti con esponenti dell’amministrazione Biden, perché da Washington non gli è ancora arrivato un invito per una visita ufficiale. E le manifestazioni di piazza contro il suo disegno di legge, per mettere la magistratura sotto il controllo dell’esecutivo, stanno mobilitando migliaia di cittadini e accrescendo le dichiarazioni di disobbedienza dei riservisti dell’esercito. La visita di Netanyahu in Germania è stata contrastata da grandi manifestazioni sulla strada che collega Tel Aviv all’aeroporto, dove sono stati affissi cartelli: “Non tornare più!”.

Palestina Occupata

28 palestinesi sono stati feriti dall’esercito di occupazione israeliano durante l’incursione dei coloni a Nablus. Le truppe sono penetrate nella città per proteggere l’entrata dei coloni ebrei israeliani in una moschea musulmana, dove i coloni ipotizzano la presenza della tomba del profeta Giuseppe.

Continua la protesta di disobbedienza civile dei detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. È il 30esimo giorno di piccole azioni come il ritardo del ritorno nelle celle dopo l’ora d’aria e il rifiuto del cibo. Con l’inizio del mese di Ramadan è annunciato il ricorso allo sciopero della fame collettivo. La protesta è iniziata dopo l’inasprimento delle condizioni detentive per ordini del ministro estremista Ben Gvir.   

Libano

Il governatore della Banca centrale, Riad Salameh, non si è presentato, ieri, all’interrogatorio nel tribunale di Beirut e il giudice ha rinviato la seduta ad oggi. Salame è accusato di sottrazione indebita di denaro pubblico e autoriciclaggio. Il ministero della Giustizia ha emesso nei suoi confronti un mandato di cattura e predisposto il sequestro dei beni. L’interrogatorio doveva avvenire alla presenza di giudici europei (Svizzera, Lussemburgo e Francia), perché in questi paesi sono in coso cause nei suoi confronti per gli stessi reati. Salameh si dichiara estraneo alle accuse, ma non si presenta nelle aule di tribunali per difendersi. Malgrado tutto questo scandalo, è ancora saldamente attaccato alla sua poltrona di massimo responsabile delle politiche finanziarie del paese, a causa della crisi politica e la non presenza di un governo in carica.  

Siria

Si sono svolte nel nord ovest della Siria, sotto il controllo delle milizie filo turche, manifestazioni per l’anniversario della rivolta del 2011. 12 anni di feroce repressione da parte del regime dittatoriale, di diffusione del jihadismo terrorista e di interventi stranieri (Russia, Turchia, USA, Francia, Gran Bretagna, Iran e le milizie sciite libanesi e irachene). Il paese è sottoposto all’arroganza militare israeliana con bombardamenti quasi quotidiani sulle infrastrutture, come gli aeroporti di Damasco e Aleppo, bloccando l’arrivo degli aiuti dopo il devastante terremoto. Il numero degli sfollati e dei profughi è arrivato a 14 milioni e i morti a 624 mila. Il 55% della popolazione è dipendente dagli aiuti umanitari internazionali. Non si intravvede nessuna prospettiva di una soluzione.   

Iran

Sono iniziate ieri le manovre militari marine di Iran, Cina e Russia nel nord dell’Oceano Indiano. Le manovre sono denominate “Cintura di sicurezza marittima” e dureranno 5 giorni. Le manovre avvengono in un clima di tensione tra i tre paesi e i governi USA e dell’UE, a causa della guerra in Ucraina. Pechino sta assumendo un ruolo attivo nella politica mediorientale con la recente mediazione tra Riad  e Teheran, coronata di successo con l’annuncio della ripesa delle relazioni diplomatiche tra i due paesi musulmani, interrotti dal 2016. Il successo della diplomazia cinese è stato interpretato come uno smacco per la politica mediorientale di Washington e della strategia israeliana di dividere il mondo arabo e islamico.

Notizie dal mondo Sono passati un anno e 20 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Il conflitto non accenna ad avviarsi verso una soluzione negoziale. Caccia tedeschi e britannici hanno respinto aerei da combattimento russi ai confini con l’Estonia. Il rischio di  allargamento della guerra ucraina in un conflitto Russia-Nato è una realtà molto vicina.

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Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).

Dal 20 marzo iniziano le presentazioni della rivista antirazzista dell’associazione “Razzismo Brutta Storia”. Il programma lo trovate QUI.

 C’è tempo fino al 31 marzo per partecipare a DIMMI – “Diari Multimediali Migranti”, il concorso nazionale che raccoglie e fa conoscere le storie di persone di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia.

AssoPacePalestina ha invitato in Italia una delegazione degli attivisti palestinesi di Masafer Yatta, l’area minacciata di sgombero per far posto ai coloni, nei pressi di El-Khalil (Hebron). Le iniziative si terrano fino al 22 marzo 2023. (Qui il sito)

A partire dal 14 marzo sono iniziate le proiezioni del documentario libico “’Aber Sabeel – Solo di passaggio”, sui campi di detenzione migranti realizzato dall’associazione “Al-Marsad/Observatory on Gender In Crisis”. (Leggi la scheda sul film) Qui il programma di tutte le iniziative italiane.

Prosegue anche oggi 16 marzo all’Università IULM-Milano il convegno internazionale su: grammatica e il lessico della lingua araba

Il 21 marzo è il Nawruz dei popoli della Mesopotamia. In modo particolare, per il popolo curdo è anche un giorno di lotta e speranza. Ecco il calendario delle iniziative per festeggiare con un impegno preciso di solidarietà QUI.

Dal 18 al 26 marzo 2023 a Milano (in presenza) e in tutta Italia (online) si svolgerà il 32° Festival del cinema Africano, d’Asia e dell’America Latina (FESCAAAL) Tutte le info. Le trovate a questo link.

8 marzo: Il premio Inge Feltrinelli menzione speciale diritti violati al miglior progetto editoriale è stato assegnato al sito egiziano Mada Misr. La direttrice e cofondatrice Lina Atallah “ha spiegato le ragioni della nascita e della vita di Mada. Una lezione per tutte e per tutti, qui, da noi”, ha scritto la collega Paola Caridi, presentatrice della cerimonia.

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1 commento

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