Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

Per ascoltare l’audio:

15 aprile 2023.

Rassegna anno IV/n. 104

Per informazioni e contatti, manda un messaggio:

anbamedaps@gmail.com

Le vignette sono QUI

Sostenete Anbamed.

Le donazioni nel mese di marzo sono state di 680 € (+ 400 € rispetto al mese di febbraio). Grazie ai nostri sostenitori.

Tutte le indicazioni per versare un contributo si trovano in fondo a questa newsletter e nel sito (ecco il link).

I titoli:

Yemen: Continua per il secondo giorno consecutivo lo scambio di prigionieri di guerra.

Sudan: Appelli alla calma e mediazioni dei partiti tra i due generali Burhan e Hamidati, per evitare la guerra civile.

Siria: 4 agenti dell’anti-terrorismo austriaco a processo per aver favorito un generale torturatore siriano.

Siria/Turchia: Drone turco ha ucciso un comandante curdo a Qamishli.

Algeria: Approvata una nuova legge sulla stampa.

Tunisia: Un giocatore di calcio si è dato fuoco per protesta contro provvedimenti della polizia.

Le notizie

Yemen

Sono iniziate ieri con successo le operazioni di scambio di prigionieri di guerra tra i governativi e i ribelli houthi. Due aerei della Croce Rossa Internazionale, uno partito da Aden e l’altro da Sanaa, hanno trasportato oltre 300 detenuti verso l’altra destinazione. Momenti di gioia per le famiglie dei prigionieri e uno spiraglio di pace per il martoriato paese. Tra i liberati dagli houthi anche il fratello dell’ex presidente yemenita Hadi, che ha vissuto la dura prova della detenzione per vendetta dei ribelli contro suo fratello presidente. Non è un prigioniero di guerra ma politico incarcerato ingiustamente per 7 anni.

Le operazioni di scambio continueranno per altri 2 giorni per completare la consegna ai loro familiari di tutti i detenuti nelle mani dei due governi rivali. Il totale dei rilasci sarà di circa 900 persone. Il successo dell’operazione è un buon segno per le fasi future dell’accordo tra le due parti: tregua e trattative di pace per un governo unitario. Questi sviluppi positivi sono stati possibili in seguito all’accordo tra Riad e Teheran di riprendere le relazioni diplomatiche con la mediazione di Pechino.  

Sudan

Febbrili riunioni sono in corso per evitare lo scontro tra l’esercito guidato dal generale Burhan e le milizie “Pronto Intervento” guidate dal generale Hamidati. I due generali golpisti erano fino all’inizio di questo mese alleati nella repressone della rivolta popolare che si batte per un governo civile. Ma al momento della firma di un accordo per la consegna del potere ad un governo civile, i due uomini hanno scoperto di avere interessi divergenti. Lo scontro sulle modalità di integrazione delle milizie nei ranghi delle Forze armate ha fatto saltare la firma dell’accordo e rinviato la costituzione del governo civile. Tra le forze militari si sono avuti momenti di tensione nella base militare di Merowe, nel nord del paese, sede di un aeroporto militare e di una centrale idroelettrica che fornisce il 40% dell’energia elettrica del paese. Una commissione politica è giunta nel luogo del concentramento delle truppe contrapposte per evitare un conflitto disastroso. Nella capitale sono in corso tentativi di riunire i due generali e metterli di fronte alle loro responsabilità.

Siria

Quattro agenti dell’anti terrorismo austriaco sono a processo con l’accusa di aver aiutato un gerarca del regime siriano a entrare clandestinamente in Austria per chiedere asilo politico. Sono accusati di corruzione, uso distorto del potere pubblico. I fatti risalgono al 2015, quando il generale siriano Khaled Halabi, capo dei servizi segreti degli Assad a Raqqa, tra 2009 e il 2013, è riuscito a fuggire via Turchia. La sua domanda di asilo politico è stata respinta in Francia, ma con l’aiuto dei servizi segreti austriaci ed israeliani è riuscito a raggiungere Vienna ed ottenere l’asilo, fino a quando non è stato scoperto il suo caso e processato per crimini di guerra e contro l’umanità.   

Siria/Turchia

Il terrorismo di Ankara nel nord est della Siria è incessante. Un drone turco ha ucciso un dirigente delle Forze Democratiche Siriane nella provincia di Hasaka. Lo riporta l’Osservatorio siriano, senza fornire l’identità della vittima. Un missile ha ridotto a pezzi l’auto che lo trasportava nel capoluogo Qamishli.

Ultimo attacco con droni contro i curdi siriani è avvenuto la scorsa settimana nel Kurdistan iracheno, quando un drone ha tentato di assassinare il comandante in capo delle FDS, Madhloum Abdi. È stato salvato dalla presenza sullo stesso elicottero di tre generali statunitensi. All’ultimo momento il drone è stato deviato ed è esploso contro il recinto esterno dell’aeroporto di Soleimanie.

Algeria

Il Parlamento algerino ha approvato un disegno di legge governativo sulla stampa. La nuova legge ha alcuni aspetti positivi, ma altri negativi, secondo gli stessi giornalisti impegnati nella difesa della libertà di stampa. Non c’è più l’obbligo di ottenere un’autorizzazione del ministero delle comunicazioni per creare un giornale o una testata giornalistica online. Adesso è sufficiente una comunicazione con l’indicazione dei proprietari e del direttore responsabile. Gli aspetti negativi riguardano il segreto professionale, che formalmente viene mantenuto, ma il giornalista è obbligato a fornire le fonti alla magistratura se richieste, pena la condanna alla reclusione. Viene confermato il divieto di ricevere finanziamenti da enti stranieri e il divieto agli algerini con doppia cittadinanza di possedere testate giornalistiche.

Tunisia

Un mix di povertà e repressione ha portato alla morte per suicidio un giocatore di calcio tunisino. Nizar Issawi è morto ieri venerdì, dopo giorni di agonia in una stanza di ospedale dopo un suo tentativo di appiccare il fuoco nei propri vestiti. La vicenda è nata dopo un litigio sul prezzo della frutta con un venditore ambulante, da lui considerato esoso. Ha denunciato l’accaduto alla polizia, ma si è trovato, non si sa come, implicato in un’accusa di terrorismo. Per protesta, davanti alla sede della polizia locale di Haffouz, nella provincia di Qayrawan, nel centro della Tunisia, ha versato una tanica di benzina e dato fuoco al proprio corpo. I suoi funerali si sono trasformati in una manifestazione popolare contro la repressione.

Notizie dal mondo Sono passati 13 mesi e 20 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

Approfondimenti

  • In ricordo del grande Gianni Minà

di Amerigo Kashbur vai all’articolo

  • “Eurocentrismo” di Samir Amin

di Giorgio Riolo QUI

  • [Finestra sulle Rive Arabe] Alla scoperta del romanzo kuwaitiano

di Federica Pistono qui

Annunci

Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).

L’amico e compagno Vittorio Bellavita, ci ha lasciati. Ieri, venerdì si sono tenuti i funerali a Milano. (Un ricordo)

In ricordo di Vittorio Arrigoni, nell’anniversario del suo assassinio a Gaza. L’Associazione Culturale ART.TRE di Salerno dà il via alla prima edizione della rassegna di cortometraggi palestinesi dedicata a Vittorio Arrigoni. Il 15 aprile, a 12 anni esatti dalla morte dell’attivista e giornalista italiano, si terrà presso la sede dell’Associazione, la proiezione dei 4 cortometraggi finalisti e si procederà alla premiazione del vincitore. Restiamo umani.

Il 30 aprile si terrà, in presenza ed online, l’assemblea dei soci di Anbamed. Più avanti vi forniremo l’odg e il link per partecipare. All’assemblea saranno invitati/e anche abbonati/e e amici/amiche di Anbamed, senza diritto di voto.

Si è tenuta 11 aprile la giornata di iniziative a sostegno della liberazione di Julian Assange in diverse città d’Italia e d’Europa, a quattro anni dal suo arresto. Il movimento “Free Assange” ritiene importante che anche nelle nostre città si ricordi la vicenda umana e giudiziaria del fondatore di WikiLeaks, poiché questa vicenda va ben oltre la figura di Assange e mette in discussione diritti e libertà fondamentali di noi tutte/i. (Per approfondire).

17 aprile 2023 ore 17:00. Università Ca’ Foscari -Venezia, convegno su “Diritti umani in Palestina”. Presentazione del rapporto Onu 2022 a cura dalla Relatrice Speciale dr.ssa Francesca Albanese. Organizzano: Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea (Barbara De Poli, Simone Sibilio), Centro di Studi sul Medio Oriente Contemporaneo – CEM; Centro Studi sui Diritti Umani – CESTUDIR. (La locandina).

Il prossimo 22 aprile 2023 partirà la raccolta firme per la campagna referendaria denominata “L’Italia per la pace” promosso dalla Cooperativa di mutuo soccorso ecologica Generazioni Future (erede della visione del mondo dei beni comuni di Stefano Rodotà), portavoce prof. Ugo Mattei, unitamente al Comitato Ripudia la Guerra, portavoce il prof. Enzo Pennetta.

Campagna Amnesty International per la chiusura di Guantanamo. Da 21 anni il centro di detenzione di Guantánamo è una vergogna per i diritti umani. La maggior parte dei detenuti non è mai stata accusata di nessun reato. Troppi hanno subito feroci torture e maltrattamenti.

Il centro di Guantánamo deve chiudere!

Firma ora l’appello di Amnesty International.

Pubblicato il numero 1/2023 della Rivista “Diritto, Immigrazione e Cittadinanza” promossa da ASGI e Magistratura Democratica dal 1999.
Dal 2017 la Rivista è passata dal formato cartaceo al sito internet dove pubblica i suoi contenuti gratuitamente online.

Si è tenuta il 30 marzo, presso la Fondazione Lelio e Lisli Basso ONLUS, la presentazione volume “Disinformazione democrazia. Populismo, rete e regolazione”. Per seguire la registrazione video, clicca qui.

Il premio Inge Feltrinelli menzione speciale diritti violati al miglior progetto editoriale è stato assegnato al sito egiziano Mada Misr. La direttrice e cofondatrice Lina Atallah “ha spiegato le ragioni della nascita e della vita di Mada. Una lezione per tutte e per tutti, qui, da noi”, ha scritto la collega Paola Caridi, presentatrice della cerimonia.

Sostenete Anbamed

Le donazioni sono deducibili dalle tasse.

Dal 2 febbraio 2023, l’associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità è registrata nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) nell’elenco delle associazioni di promozione sociale. Questo significa che tutte le donazioni versate sul conto corrente di Anbamed nel 2023 saranno deducibili dalle tasse dei donatori (nella dichiarazione dei redditi 2024) e si potrà destinare il 5 per mille (sempre nella dichiarazione 2024).

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega e, quindi, merita il vostro sostegno.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltator

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è merito tuo/vostro. Anche un piccolo contributo per noi significa molto.

Torna/te presto a leggerci ed ascoltarci!

1 commento

  1. […] Per ascoltare l’audio: clicca qui […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *