Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

02 giugno 2022.

Rassegna anno III/n. 152

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98 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Si intensificano i combattimenti nel Donbas. Bombardato un tunnel ferroviario al confine con la Polonia. Gran Bretagna fornirà Kiev di lanciamissili a lungo raggio. La Turchia disponibile a sminare i porti ucraini, per la ripresa delle esportazioni di grano.

Continua lo sciopero della fame solidale a staffetta per chiedere la liberazione di #AlaaAbdelFattah, attivista egiziano leader delle rivolte di piazza Tahrir. Oggi digiunano: Beatrice Merz, Costanza Spocci, Andrea Teti. Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

Dopodomani, 4 giugno, si terrà a Roma la manifestazione nazionale a fianco del popolo curdo e contro l’aggressione turca in Siria e Iraq.

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Titoli

Palestina occupata: Uccisa un’altra giornalista palestinese, Ghufran Warasneh. I soldati israeliani sparano contro la folla a Jenin.

Iraq: Le Forze democratiche siriane consegnano a Baghdad 50 pericolosi terroristi Isis.

Sud Sudan: Accuse all’esercito di crimini impuniti.

Oman: Un giornalista rischia il carcere per un articolo sulla corruzione.

Iran: La stampa pubblica nomi e dati sensibili di 5 alti ufficiali israeliani.

Egitto: Rilasciato l’attivista Yahia Abdelhadi. Previsti oggi altre liberazioni di detenuti di opinione.

Libano: Il 10 si avvia l’11esima edizione delle giornate del cinema a Beirut.

Le notizie

Palestina occupata

Un’altra esecuzione di piazza a Yaabod, a sud di Jenin. I soldati israeliani hanno sparato contro la folla, uccidendo un giovane di 24 anni e ferendo altri due che sono sotto interventi chirurgici, in gravi condizioni, nell’ospedale di Jenin. I colpiti sono stati raggiunti dalle pallottole in testa e nel torace. Chi ha sparato aveva l’ordine e la licenza di uccidere.

In un altro episodio, i soldati israeliani hanno ucciso a sangue freddo la giornalista palestinese, Ghufran Warasneh, 31 anni, nei pressi del campo Al’Uroub a nord di Al-Khaleel. Come al solito, il comunicato dell’esercito sostiene che la donna aveva tentato di accoltellare un soldato. Testimoni oculari palestinesi negano l’accaduto e accusano l’esercito di occupazione di aver impedito i soccorsi alla donna, mentre era a terra sanguinante. Dall’inizio dell’anno sono 59 i palestinesi uccisi in casi simili. È la diretta conseguenza della licenza di uccidere, fornita dal governo Bennett alle truppe operanti nei territori occupati, Cisgiordania e Gerusalemme est.

Iraq

Il governo iracheno ha preso in consegna dalle Forze Democratiche siriane un gruppo di 50 pericolosi terroristi dell’Isis, di nazionalità irachena. In precedenza i curdi siriani hanno consegnato ai servizi iracheni 100 terroristi di nazionalità irachena catturati durante la battaglia contro Daiesh, nel nord est della Siria. Attualmente nei campi profughi di Deir Azzour ci sono circa 35 mila iracheni, in prevalenza donne e bambini, familiari di terroristi imprigionati o morti. Soltanto 450 famiglie sono state riprese dal governo di Baghdad. I campi affollati e senza assistenza educativa per i minori diventano così una palestra per l’indottrinamento estremista.

Sud Sudan

Human Rights Watch accusa l‘esercito sud-sudanese di compiere e coprire cimini gravi, che vanno dalle esecuzioni alle torture, garantendo ai persecutori l’impunità. L’organizzazione umanitaria ha riportato l’esempio avvenuto la scorsa settimana quando 4 soldati hanno usato le loro mitragliatrici per seminare morte tra la folla, a Juba. I responsabili ed i loro capi non sono stati interrogati sulla loro condotta. Anzi, due civili presenti in piazza sono stati rapiti dai militari e sono tuttora sotto sparizione forzata.  

Oman

L’Associazione per i diritti umani ALQST ha fatto appello al governo dell’Oman per bloccare il processo al giornalista Mukhtar Al-Hanai, che si terrà il 19 giugno. Al-Hanai è accusato per un articolo, dello scorso 9 marzo, sulla corruzione dilagante nei ministeri. ALQST aggiunge che il sindacato dei giornalisti dell’Oman (OJA) non si è espresso su questo caso di soppressione della libertà di stampa. In questi giorni, l’OJA ospita a Muscat il 31° congresso mondiale della Federazione Internazionale dei giornalisti (IFJ, dal 31 maggio al 3 giugno 2022).

Iran

L’agenzia stampa Pars ha pubblicato i nomi e dati sensibili di 5 alti ufficiali dei servizi di sicurezza israeliani, operanti nel settore della guerra cibernetica. La diffusione delle informazioni ha il compito di annunciare possibili attacchi nei loro confronti. Nei mesi passati, Israele ha messo a segno una serie di attacchi contro obiettivi iraniani, uccidendo tecnici e generali, compiendo azioni di sabotaggio nei centri sperimentali nucleari e attacchi missilistici contro basi iraniane in Siria.  Una guerra segreta sotterranea che sta diventando palese e una sfida a viso aperto.

Egitto

È stato rilasciato dal carcere di Tora l’attivista Yahia Abdelhadi, detenuto dal gennaio 2019 per un post di critica alle dichiarazioni di Al-Sissi sulla rivolta del 2011. Il rilascio è avvenuto in seguito al decreto di amnistia firmato dal presidente egiziano. Nella giornata di oggi è previsto il rilascio di un altro gruppo di detenuti di opinione per ordine della procura, tra i quali Kholoud Said e Tarek Abdelrahman. Prosegue intanto dal 2 aprile lo sciopero della fame di Alaa AbdelFattah, leader della rivolta del 25 gennaio 2011. Alaa è in carcere dal 2015 e dopo la fine pena, nel 2019, gli è stata affibbiata una nuova accusa fotocopia ed è in detenzione preventiva, in dure condizioni di isolamento. In Italia è in corso uno sciopero della fame a staffetta di decine di attivisti per i diritti umani, politici e intellettuali per chiedere la sua liberazione.

Libano

Beirut torna a vivere con il cinema. Si apre nella capitale il festival del cinema arabo “Ayyam Beirut”, da tre anni assente dalle scene. Dal 10 al 19 giugno “Beirut DC” organizza l’11esima edizioni di Cinema Days, proiezioni gratuite di film arabi e libanesi. Un ricco programma di lungometraggi e corti, con una particolare attenzione alle tematiche sociali ed alle crisi regionali. “Tramite il cinema, la fotografia e la musica noi proveremo a ricostruire il passato, riflettere sul qui e ora e immaginare il futuro”, ha detto la direttora artistica, Riham Assi. I film del festival saranno replicati anche nelle altre principali città libanesi. Presentazione in inglese

Finestra sulle Rive Arabe

a cura di RiveArabe (www.rivearabe.com)

Approfondimento

Festival dei cittadini del Mediterraneo

Catania 2-5 giugno 2022

Approfondimento

EireneFest- Festival del libo per la Pace e la Nonviolenza

Approfondimento

Il digiuno a staffetta per Alaa

Echi dalla stampa araba n. 15

a cura di Francesca Martino

In questa rubrica riprendiamo in sintesi, ma fedelmente, opinioni, commenti ed editoriali apparsi sulla stampa araba, che valutiamo siano di un certo interesse per il lettore italiano.

La pubblicazione non significa affatto la condivisione delle idee espresse.

Il Sudan sull’orlo del collasso

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1 commento

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