Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

24 ottobre 2022.

Rassegna anno III/n. 292

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A Roma, il 5 novembre, la manifestazione del movimento pacifista e nonviolento per il disarmo e il rifiuto di ogni guerra.

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I titoli

Palestina Occupata: Ucciso in un attentato un capo del gruppo armato “Fossa dei leoni”.

Sudan: Campagna per salvare Amal, 20enne condannata alla lapidazione.

Yemen: In un agguato di Al Qaeda sono stati uccisi 4 militari.

Somalia: Assalto dei Shebab contro un albergo di Chisimaio.

Tunisia: Arrestati tre militanti del Partito dei Lavoratori, per aver distribuito volantini.

Iran: Hacker informatici violano gli archivi dell’Ente nucleare iraniano.

Siria: In un attentato terroristico uccisi 22 soldati e per vendetta decimata una cellula dell’Isis.

Le notizie

Palestina Occupata

Tamer Kilani, membro del gruppo armato palestinese “Fossa dei leoni”, è stato ucciso in un’esplosione avvenuta nel centro di Nablus, in Cisgiordania. La stampa palestinese accusa i servizi di sicurezza israeliani di “terrorismo di Stato”. Kilani è deceduto a causa di una bomba piazzata a bordo di una motocicletta che è esplosa al suo passaggio. In un comunicato, il gruppo armato palestinese ha minacciato una “risposta dolorosa” e ha invitato la popolazione palestinese a partecipare in massa ai funerali di Kilani, che si sono svolti ieri. Alcuni video diffusi mostrano l’esplosione della bomba, mentre in alcune immagini è possibile individuare l’agente israeliano piazzare l’ordigno.

La città di Nablus rimane sempre assediata dalle truppe israeliane e in città cominciano a scarseggiare le derrate alimentari.

Sudan

Amal in arabo vuol dire speranza. Una ragazza sudanese di soli 20 anni, che porta questo nome, non ha più speranze di vivere, dopo che l’Alta Corte ha respinto il ricorso dei suoi avvocati, per la cancellazione della condanna atroce e disumana, in primo grado, alla lapidazione. Una sentenza di un’enorme ingiustizia, in applicazione della anacronistica Sharia.

Il caso sta suscitando dibattito e interesse sui social in tutti i paesi arabi e islamici. Diverse organizzazioni per i diritti umani stanno seguendo il caso con appelli e petizioni (Vedi link).

È un caso simile a quello della nigeriana Safiya Husseini, del 2001, che è stata salvata da morte sicura grazie ad una campagna internazionale di raccolte firme e appelli alle ambasciate della Nigeria, (Il compianto collega Rafaele Masto l’ha intervistata per il libro “Io, Safiya”- Sperling & Kupfer).

Yemen

Quattro militari delle forze governative, tra i quali un generale, sono rimasti uccisi in un agguato, teso dai terroristi di Al Qaeda (AQAP), nella provincia di Abyan. Al passaggio del loro veicolo è esplosa una mina nascosta a margine della strada e fatta esplodere con un telecomando.

Questo è il terzo attacco terroristico nella provincia di Abyan, in questo mese di ottobre.

Somalia

In un attacco rivendicato dagli Shebab sono morte almeno 9 persone e ferite altre 47, secondo la polizia. L’attacco è avvenuto contro un albergo di Chisimaio, nell’ovest del paese. Un’auto imbottita di tritolo e guidata da un attentatore suicida ha sfondato l’ingresso dell’albergo. Un gruppo d’assalto è penetrato all’interno sparando all’impazzata. Il gruppo affiliato ad Al-Qaeda ha rivendicato l’attacco, sostenendo che nella struttura si tenevano riunioni del governo locale. Lo scontro con le forze di sicurezza è durato per diverse ore. Il portavoce della polizia ha affermato che tutti gli elementi del gruppo sono stati uccisi.

Tunisia

Il Partito dei Lavoratori ha denunciato che tre suoi dirigenti locali, della città di Qayrawan, sono stati arrestati in seguito alla distribuzione di un volantino contro il carovita. La polizia ha arrestato anche un cittadino che stava filmando la scena dell’arresto. Il Partito è stato sempre contrario alle azioni del presidente Saied, del 25 luglio 2021, con le dimissioni del governo, scioglimento del Parlamento e riforma della Costituzione. “Sono azioni unilaterali che hanno aggravato le condizioni di vita dei lavoratori e  dei contadini. Tutti i produttori di ricchezza in questo paese – scrive la direzione del partito – faticano ad arrivare a fine mese”.  

Iran

Il gruppo hacker “Black Reward” ha diffuso oltre 50 gigabyte di documenti, dopo aver violato il sistema di posta elettronica interno della Società iraniana per la produzione e lo sviluppo dell’energia nucleare.

In una serie di messaggi sul suo profilo social media, il gruppo di pirati informatici ha diffuso file che includono immagini, documenti e informazioni della corrispondenza interna all’azienda. “I documenti pubblicati contengono i contratti, passaporti e visti di iraniani e specialisti russi della centrale di BUSHEHR”.

L’ente iraniano per l’energia atomica ha minimizzato il valore della corrispondenza sottratta ed ha accusata una potenza straniera di “agire disperatamente per cambiare il percorso della storia”.  

Ieri mattina, il gruppo aveva dato alle autorità di Teheran 24 ore di tempo per liberare i prigionieri politici e i manifestanti, affermando che scaduto il termine avrebbe diffuso tutti i documenti in suo possesso. Gli attivisti informatici, che si presuppone siano iraniani, hanno anche affermato che “a differenza degli Occidentali, non flirtiamo con i religiosi criminali e se promettiamo qualcosa, lo manteniamo al 100 per cento”.

Siria

È salito a 22 soldati uccisi il numero delle vittime per l’attentato, rivendicato dall’Isis, contro un pullman militare, avvenuto la scorsa settimana nella zona rurale di Damasco. L’ospedale dove erano ricoverati i feriti ha annunciato ieri la morte di un altro gruppo. Milizie locali filo governative hanno compiuto nei giorni scorsi un’azione di vendetta contro esponenti dell’organizzazione terroristica. Sono stati assaltati i covi dove erano annidati e ne hanno ucciso 6 elementi, senza dare loro la possibilità di arrendersi e consegnarsi. L’ultimo daieshista catturato ieri è stato ucciso, dopo una sentenza di un improvvisato tribunale sul campo.

Mondo

Sono passati sette mesi e 28 giorni di guerra russa in Ucraina.

Sabato 5 novembre si terrà a Roma una manifestazione nazionale contro la guerra, per la Pace e il disarmo.

Appelli:

Alaa Abdel Fattah ha iniziato lo sciopero della fame il 2 aprile, nel carcere egiziano di Wadi Natroun. Sono passati 206 giorni e il regime di Al-Sissi è sordo agli appelli e nelle cancellerie internazionali prevale l’insensibilità. In Italia, dal 28 maggio, è in corso un digiuno solidale a staffetta per chiedere la sua liberazione.

oggi, lunedì 24 ottobre, digiuna ancora una volta Paolo Pignocchi, di Amnesty International Italia – Coordinamento Europa – Circoscrizione Marche, che una volta a settimana, da quest’estate, ha deciso di digiunare per Alaa. Digiuna per la prima volta Marianna Martini,

Appello della redazione di Anbamed ai lettori ed ascoltatori di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno. Urge una vostra adesione.

Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com

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Finestra sulle Rive Arabe n° 6

Alla (Ri)scoperta del romanzo marocchino – di Jolanda Guardi

1 commento

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