Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

11 marzo 2023.

Rassegna anno IV/n. 069

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I titoli:

Palestina Occupata: Due palestinesi assassinati a Qalqiliya. Carneficina quotidiana che porta il numero delle vittime nel 2023 a 81.

Arabia Saudita-Iran: Riad e Teheran annunciano la ripresa delle relazioni diplomatiche.  

Bahrein: Annullati i visti per i delegati di HRW alla Conferenza mondiale dei parlamentari.

Turchia: Erdogan ha firmato il decreto per le elezioni del 14 maggio.

Migranti: Oltre mille migranti bloccati subito dopo la partenza delle loro barche dai porti tunisini.

Iraq: Restituito da Washington un reperto archeologico di 2700 anni fa rubato durante l’invasione del 2003.   

Le notizie

Palestina Occupata

Un lavoratore palestinese di 22 anni ucciso da un colono e un ragazzo di 16 anni assassinato dai soldati. Una carneficina quotidiana che ha portato il numero delle vittime palestinesi nel 2023 a 81. Nei pressi di Qalqiliya un colono ha sparato contro Abdel-Karim Sheikh e poi ha raccontato ai soldati che si era difeso da un tentativo di accoltellamento. L’esercito non ha trovato nessun coltello sulla scena del delitto, ma non ha arrestato l’assassino. In scontri tra la popolazione e i soldati, pietre contro mitra, un minorenne, Awdeh, di 16 anni, è stato ucciso colpito da una pallottola nel torace.

Sulla visita di Netanyahu in Italia, la stampa israeliana scrive che sul tavolo delle trattative c’è il baratto del gas in cambio del riconoscimento italiano di Gerusalemme capitale unica di Israele e il trasferimento dell’ambasciata.

Arabia Saudita-Iran

Riad e Teheran riprenderanno le relazioni diplomatiche e scambieranno gli ambasciatori entro due mesi. L’accordo è stato raggiunto grazie alla mediazione di Pechino. Un comunicato congiunto dei tre governi emesso nella capitale cinese è stato pubblicato ufficialmente dalle agenzie stampa statali di Iran e Arabia Saudita. I due paesi hanno interrotto le relazioni diplomatiche nel 2016, in seguito all’impiccagione di un imam sciita, Baqir Nimr, da parte delle autorità saudite e alle conseguenti manifestazioni che avevano devastato l’ambasciata saudita e Teheran. Ci sono state in passato mediazioni da parte dell’Iraq per riportare alla normalità le relazioni tra i due paesi ma non hanno superato la fase preliminare. La Cina forte delle sue buone relazioni con Riad e Teheran, ha giocato a proprio favore la fase critica dei rapporti tra Riad e Washington.

Bahrein

Il governo di Manama ha annullato i visti d’ingresso ai delegati di Human Rights Watch, invitati alla Conferenza mondiale dei parlamentari, che si inaugurerà in Bahrein la prossima settimana. La Conferenza è intitolata: “Per la Democrazia, per tutti”. HRW ha sempre monitorato la situazione tragica dei diritti umani nel piccolo regno. Nel 2011, la corona è stata salvata dalla rivolta popolare soltanto per l’intervento dei carri armati dell’Arabia Saudita e del Qatar. I capi del movimento sono ancora in carcere.  

Turchia

Erdogan ha firmato il decreto che fissa le elezioni per il 14 maggio, in anticipo rispetto alla data precedentemente annunciata del 18 giugno. Il neo sultano non ha perso l’occasione della firma istituzionale, per sferrare un attacco elettorale all’opposizione, accusandola di “diffondere notizie false sul terremoto per politicizzare un dramma che ha toccato tutti”. Il suo messaggio video è stato pubblicato da tutti i media governativi. I partiti dell’opposizione hanno denunciato lo squilibrio nelle coperture mediatiche tra i messaggi elettorali dei due partiti di governo e quelli dell’opposizione.  

Migranti

La guardia costiera tunisina ha bloccato la partenza di 25 barche dai porti della costa orientale, riportando a terra 1008 migranti, 54 tunisini e 954 subsahariani. Il comunicato della marina parla di salvataggio, ma secondo i migranti le barche non erano in pericolo e l’operazione in realtà è stata quella di blocco delle partenze. Lo scorso giovedì, la guardia costiera aveva recuperato i corpi di 14 migranti e salvato più di 50, raggiunti in mare al largo di Sfax, dopo la distruzione della barca che li trasportava.

Iraq

Quello degli Stati Uniti è un esercito di ladri di cultura. L’FBI ha restituito all’Iraq una scultura archeologica risalente a 2700 anni fa, rubata al museo di Baghdad nel 2003. La scultura, raffigurante una sfinge d’avorio, è stata rivendicata dagli iracheni, perché era stata esposta in una mostra a cura dell’Università di Atalanta. Non è la prima volta che gli Stati Uniti si trovano costretti a dover consegnare ai veri proprietari dei reperti archeologici di immenso valore. Nel 2018, sono stati restituiti 3800 pezzi, nel 2021, 17 mila e nel 2022, 5 statue del periodo sumerico. Altro che esportazione della democrazia!

Notizie dal mondo Sono passati un anno e 15 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Il conflitto non accenna ad avviarsi verso una soluzione negoziale.

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Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).

AssoPacePalestina ha invitato in Italia una delegazione degli attivisti palestinesi di Masafer Yatta, l’area minacciata di sgombero per far posto ai coloni, nei pressi di El-Khalil (Hebron). Le iniziative si terrano dal 12 al 22 marzo 2023. (Qui il sito)

A partire dal 14 marzo saranno organizzate, in molte città italiane, le proiezioni del documentario libico “’Aber Sabeel – Solo di passaggio”, sui campi di detenzione migranti realizzato dall’associazione “Observatory on Gender In Crisis”. Si comincia da Messina. (Leggi la scheda sul film)

Il 21 marzo è il Nawruz dei popoli della Mesopotamia. In modo particolare, per il popolo curdo è anche un giorno di lotta e speranza. Ecco il calendario delle iniziative per festeggiare con un impegno preciso di solidarietà QUI.

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1 commento

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