Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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27 giugno 2023

Rassegna anno IV/n. 177 (1064)

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I Titoli:

Palestina Occupata: Netanyahu scopre le due facce del sionismo. Colonizzazione selvaggia della Cisgiordania e nessuno spazio alla soluzione dei due Stati per due popoli “sulla terra storica di Israele”.

Sudan: Le milizie di Hamidati occupane la caserma centrale delle “forze di riserva” della polizia. Annunciata una tregua unilaterale di 4 giorni.

Siria: Continui attacchi delle cellule dormienti di Daiesh contro l’autonomia curda.

Libano: Abbattuto di Hezbollah un drone di spionaggio israeliano.

Pakistan: Tre generali rimossi dall’incarico e processi militari contro 102 seguaci dell’ex premier Oumran.

Egitto-Cina: L’Egitto primo paese africano a produrre satelliti artificiali con il sostegno tecnico cinese.

Le notizie:

Palestina Occupata

La giornata di ieri è stata caratterizzata da due eventi importanti da parte israeliana e da uno da parte palestinese. Il governo di Tel Aviv ha approvato la costruzione di 5700 unità abitative in Cisgiordania. Israele intende andare avanti nel suo programma di colonizzazione dei territori palestinesi, senza riguardo alle proteste delle cancellerie internazionali. Da Parigi e Washington sono arrivate condanne verbali a questa decisione, ma finché non ci saranno misure dii sanzioni concrete, il governo di destra-destra estrema a Tel Aviv continuerà nella sua politica di espansione coloniale.

Il secondo elemento che ha caratterizzato la giornata di ieri è stato il discorso pronunciato da Netanyahu davanti al gabinetto ristretto di sicurezza, alla presenza dei capi di esercito e di forze di sicurezza. Secondo la radio militare israeliana, Netanyahu ha affermato che “bisogna sradicare l’idea dello Stato palestinese. Non permetteremo mai la nascita di un altro Stato nella terra storica di Israele. Dobbiamo tarpare le aspirazioni di palestinesi all’indipendenza in uno Stato sovrano”. Il premier israeliano si è detto non interessato al crollo dell’autorità nazionale palestinese, “finché continui la sua funzione di garantire la sicurezza di Israele e mantenga la calma nelle zone sotto la sua amministrazione”, aggiungendo che “Israele fornirà il supporto economico all’ANP per far fronte alla fase del dopo Abbas”. Non sono stati registrati al momento reazioni da parte di esponenti dell’autorità palestinese, messi da Netanyahu nella categoria di collaborazionisti. Le altre forze politiche palestinesi hanno fatto appello al presidente Abbas di bloccare tutte le attività di collaborazione in materia di sicurezza con il governo dell’occupazione.

Lo sviluppo della giornata di ieri da parte palestinese riguarda il lancio per la seconda volta in una settimana di un razzo artigianale, dalla zona rurale di Jenin contro una colonia israeliana circostante. Per i servizi di sicurezza dell’esercito è uno sviluppo pericoloso, che rappresenta l’apertura di un altro fronte di lanci di razzi, simile a quello di Gaza e del confina libanese.

Sudan

Le milizie di Pronto intervento hanno occupato la sede centrale a Khartoum della potente forza di polizia denominata “Forze di riserva”, usata ai tempi della dittatura nella dura repressione dell’opposizione. Lo hanno annunciato i portavoce del generale ribelle Hamidati ed è stato confermato dall’esercito. Nella furiosa battaglia durata tre giorni sono rimasti uccisi – secondo il comunicato militare – 14 soldati. Gli abitanti del quartiere, a sud della capitale, hanno informato le agenzie stampa che per tre giorni sono rimasti intrappolati a casa per i continui bombardamenti aerei e per l’uso dell’artiglieria pesante dalle due parti.

L’esercito ha informato che nella provincia di Nilo Blu, al confine con l’Etiopia, è in corso una rivolta armata condotta dal Fronte Popolare, uno dei firmatari dell’accordo di pace di Juba nel 2020. Questo pericoloso sviluppo militare potrebbe condurre il paese allo smembramento territoriale.

Il generale Hamidati in un file audio ha annunciato una tregua unilaterale di 4 giorni in occasione delle festività islamiche di Ied Kebir, la festa del sacrificio.

Siria

I jihadisti di Daiesh alzano la testa nelle zone dell’autonomia curda. Due miliziani, su una moto di grossa cilindrata, hanno bersagliata ieri con una raffica di mitra la casa di un consigliere comunale della località di Dhubian, nella zona rurale di Deir Azzour. L’attacco è avvenuto in pieno giorno, ma per fortuna non ci sono state vittime. I danni materiali hanno riguardato soltanto la porta ed i vetri delle finestre.

Questo è l’89esimo agguato delle cellule dormienti di Daiesh nelle città dell’autonomia curda nel nord est della Siria, nel 2023. In questi attacchi e agguati si sono avuti 53 morti, tra civili e combattenti delle forze democratiche.

Libano

Il partito Hezbollah ha annunciato di aver abbattuto un drone israeliano nella regione meridionale libanese. I tecnici libanesi hanno affermato che si tratti di un drone di spionaggio fornito di telecamere e trasmettitori, che sono sotto analisi. La stampa di Tel Aviv ha riportato dichiarazioni anonime di ufficiali dell’esercito israeliano, che confermano l’accaduto, ma sottolineano che non rappresenta un freno all’attività di controllo sul confine.

Israele occupa ancora una piccola porzione di territorio libanese e non intende ritirarsi e questo è motivo di tensione sulla linea di confine. Inoltre Israele viola sistematicamente lo spazio aereo e marittimo del Libano per operazioni militari contro la Siria.

Pakistan

Tre alti ufficiali dell’esercito sono stati esonerati dal servizio per la loro incapacità di far fronte all’attacco dei seguaci dell’ex premier Oumran contro una caserma, lo scorso maggio. Il capo di Stato maggiore di Islamabad ha aggiunto anche che 102 dei seguaci dell’ex premier compariranno davanti alle corti militari con l’accusa di danneggiamenti di proprietà pubbliche e attacchi conto le forze armate. I fatti risalgono al 9 maggio quando Oumran era stato arrestato dai militari all’uscita dalla sede dell’Alta corte, dopo un interrogatorio. Migliaia di militanti del partito “Insaf” hanno attaccato sedi dell’esercito con lancio di molotov, causando enormi incendi nelle strutture.

Egitto-Cina

Al Cairo è stata inaugurata la realizzazione del primo satellite artificiale egiziano, prodotto con l’assistenza tecnica della Cina. Secondo l’ambasciatore cinese al Cairo, presente alla cerimonia, il progetto “Misr Sat 2” è il primo esempio di cooperazione tecnica tra Pechino e il Cairo che metterà l’Egitto al primo posto in Africa nella costruzione autonoma di satelliti artificiali. La cooperazione Egitto-Cina, in materia di trasferimento di tecnologia satellitare avanzata, è iniziata nel 2016 con la firma tra i presidenti dei due paesi di un accordo in tal senso. Il programma prevedeva l’addestramento di tecnici egiziani in Cina e poi la fornitura delle fabbriche di produzione a totale gestione egiziana, dalla progettazione alla costruzione. Un investimento cinese che rafforza la penetrazione economico-politica di Pechino in Africa.

Notizie dal mondo: Sono passati 16 mesi e due giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. I mercenari della Wagner sono messi di fronte alla scelta di entrare nell’esercito o di partire per la Bielorussia, al seguito del loro capo.

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Approfondimenti

      –   In ricordo di Salwa Bughiaghis, assassinata nove anni fa a         Bengasi , di Farid Adly QUI

1 commento

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