Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

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26 giugno 2023

Rassegna anno IV/n. 176 (1063)

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I Titoli:

Migranti: Altre barche vagano nel Mediterraneo senza soccorso.

Siria: Caccia russi bombardano un mercato popolare ad Idlib. Una strage di innocenti.

Sudan: Le milizie consolidano le posizioni a Khartoum e controllano i valichi di confini occidentali.

Palestina Occupata: Anche esercito e servizi di sicurezza ammettono che le azioni violente dei coloni sono “terrorismo nazionalista”.

Grecia: Vince la destra. Con il 40% dei voti si assicura la maggioranza dei seggi.

Afghanistan: “Le donne hanno una vita comoda e prospera”. Parola del capo dei taliban che vive fuori dal mondo.

Le notizie:

Migranti

Il dramma dei migranti dispersi nel Mediterraneo è senza fine. Altre due barche sono in avaria da giorni in acque internazionali, ma nessuno le soccorre. Alarm Phone nelle ultime 24 ore ha rilanciato due SOS di due barche partite dall’est libico. Una da Bengasi con a bordo 32 persone e una da Tobruk con 104 migranti. Le autorità di Malta, Italia, Grecia e Libia sono state allertate, “ma non risulta che ci siano in corso operazioni di soccorso”, scrive l’organizzazione umanitaria di allerta telfonica.

Siria

Caccia russi hanno bombardato ieri la località di jisr shughour, ad ovest di Idlib. È stato colpito un mercato popolare provocando una strage: 9 morti e oltre 30 persone sono rimaste ferite. Tutte le vittime sono civili. Gli operatori della protezione civile dell’opposizione siriana hanno faticato enormemente per trasportare i feriti. Alcuni dei quali sono in gravi condizioni. Secondo fonti delle milizie c’è stato un altro bombardamento a nord di Idlib contro basi e sedi di Tahrir Sham, l’organizzazione jihadista affiliata ad al-Qaeda e protetta dalle truppe turche.

Palestina Occupata

Anche l’esercito israeliano e i servizi di sicurezza interna considerano gli attacchi dei coloni contro i villaggi palestinesi “terrorismo di stampo nazionalista”. Lo affermano il capo di Stato maggiore e il capo del Shabak in un comunicato, che tra l’altro sostiene che queste azioni sono dannose per la sicurezza dello stesso Israele e accrescono le reazioni della popolazione palestinese. Si evince dalla presa di posizione pubblica una certa distanza tra i politici al governo e i militari. A rendere queste contraddizioni palesi vi è il fatto che l’80% degli abitanti di uno dei villaggi incendiati dai coloni, Turmus’Aya, sono palestinesi con cittadinanza statunitense.

La situazione in Cisgiordania e Gerusalemme occupate è drammatica. L’esercito israeliano ha aggiunto altre due brigate ai suoi effettivi impiegati per spezzare la resistenza della popolazione. Sono diventati una quotidianità i posti di blocco su ogni strada di collegamento e molte città sono di fatto assediate.

I palestinesi hanno l’estrema necessità di essere protetti dalla comunità internazionale. L’on. Luisa Morgantini, in visita nei territori palestinesi occupati, ha lanciato un appello al movimento per la pace di mobilitarsi e rivendicare questi provvedimenti e chiede che si metta fine alle vessazioni degli occupanti israeliani, coloni e esercito.

Sudan

In Sudan si delinea una guerra di lunga durata. A Khartoum, sono aumentate nelle ultime 48 ore i bombardamenti dell’esercito contro le postazioni delle milizie, che sono asserragliate nei quartieri residenziali. Alcuni attivisti – raggiunti via web da Anbamed – ci hanno raccontato che molti cittadini hanno visto le loro auto sequestrate con la forza da parte delle milizie, per essere usate negli attacchi contro l’esercito. Questa tattica serve a confondere l’aeronautica che dall’alto non può individuare i movimenti dei miliziani.

La guerra si sta estendendo anche nelle altre province e in particolare quelle ai confini occidentali, con la Libia, Ciad e Repubblica Centrafricana. Le milizie di Hamidati stanno cercando di assicurarsi il controllo dei confini per garantire i rifornimenti militari dall’estero.

Grecia

Le elezioni politiche hanno confermato la vittoria della destra e l’affermazione dell’estrema destra. Il partito Nea Dimokratia dell’ex premier Mitsotakis ha ottenuto la maggioranza dei seggi, 158 su 300, con il 40,5 dei voti. Lo sfidante di sinistra Syriza guidato da Alexis Tsipras al 17,84% e 48 seggi, i socialisti del Pasok con l’11,85% dei voti e 32 scranni, i comunisti del Kke con il 7,69% delle preferenze e 20 seggi. La formazione di estrema destra nota per le sue posizioni anti-migranti, Soluzione Greca, registra il 4,48% (rispetto al 3,7% del 2019) e 12 seggi. L’affluenza alle urne è stata del 52%. La sinistra divisa non ha potuto così mobilitare l’elettorato e la destra, con un peso equivalente ai voti complessivi delle liste di sinistra, si è portata a casa una maggioranza di seggi nel Parlamento.

L’estrema destra alza la testa e sfodera il suo volto violente. Ieri sera, uomini con il volto coperto hanno attaccato con pietre e molotov gli uffici del Movimento Socialista Panellenico (Pasok) ad Atene.

Afghanistan

Nella prossimità della festa del sacrificio, il capo dei taliban, Akhunzadeh, si è sentito nel dovere di pontificare sulle condizioni delle donne, che a sua detta “in Afghanistan sotto il governo dell’emirato islamico hanno una vita comoda e prospera”. Secondo il capo talibano, è stato fatto molto per migliorare la vita delle donne, come le leggi che vietano i matrimoni coercitivi.

Da quando sono saliti al potere a Kabul, i taliban hanno vietato le scuole femminili dopo la sesta elementare, hanno vietato alle donne di andare a lavorare e addirittura di uscire di casa senza un tutor. La macchina di propaganda fondamentalista ha emesso il comunicato in 5 lingue: Dari, Pashtun, Urdu, arabo ed inglese.

Notizie dal mondo: Sono passati 16 mesi ed un giorno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Il capo di Wagner Prigozhin abbandona e si rifugia in Bielorussia. Sequestrati i 44 milioni di dollari trovati nel suo ufficio a San Pietroburgo (Leningrad).

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2 commenti

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    1. Grazie Mario, per l’apprezzamento e per la lettura delle nostre newsletter e sito. Continua a leggerci e diffondi la conoscenza di Anbamed, condividendo il link con i tuoi amici interessati. Grazie di cuore. Farid Adly

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