Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

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Rassegna anno IV/n. 360 (1247)

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Le notizie

Genocidio a Gaza

Netanyahu dal 7 ottobre ha ucciso l’1% della popolazione di Gaza. Parola dell’organizzazione per i diritti umani israeliana B’Tselem (QUI).

Bombardamenti senza sosta su tutta la Striscia. Da Khan Younis e Rafah fino a Jebalia. 243 morti nella giornata di ieri, soltanto nelle città e campi del sud. Le vittime nel nord non sono state censite per la mancanza di strutture mediche.

Dopo il ritiro dell’esercito israeliano da due quartieri di Gaza city, sono stati scoperti per le strade i corpi di persone uccise e abbandonate da giorni sull’asfalto.

Due missili lanciati da caccia israeliani su due palazzine di 4 piani a Sheikh Raduan hanno provocato una carneficina di almeno 40 morti, e un centinaio di dispersi che non è stato possibile estrarre da sotto le macerie.

In un altro posto di Sheikh Raduan si sono svolti scontri armati tra le truppe israeliane e combattenti palestinesi.

Anche i cimiteri non si sono salvati dalla furia distruttiva dei soldati israeliani. Il cimitero storico di Beit Hanoun è stato devastato con i bulldozer mandando in frantumi tombe antiche.

Completamente interrotte ieri le comunicazioni telefoniche, cellulari e Internet in tutti i luoghi dii Gaza.

Lancio di razzi palestinesi contro le colonie della zona limitrofa alla striscia.

Unicef

1000 bambini hanno subito l’amputazione di arti senza anestesia. Il rapporto dell’organizzazione ONU per l’infanzia sostiene che l’invasione israeliana in corso è “una guerra contro i bambini”. L’Unicef aggiunge che “l’alta percentuale di bambini tra le vittime rende Gaza il posto più pericoloso nel mondo per l’infanzia”.

Prigionieri

L’esercito israeliano ha pubblicato le immagini di prigionieri palestinesi nudi raggruppati in un campo sportivo. Dai video si vedono pratiche umilianti contro adulti e minori, denudati dai vestiti in un clima freddo. Tra le vittime ci sono anziani e minori, un fatto che rende la pratica maggiormente criminale. Intento dell’esercito israeliano è quello di disumanizzare il nemico, riportando alla memoria del mondo i giorni tristi della seconda guerra mondiale, sconvolti dalle atrocità compiute per mano delle forze nazifasciste.

L’esercito israeliano ha consegnato alle autorità palestinesi del valico Karem Abu Salem 80 corpi di vittime. Dopo le misure per l’identificazione sono stati seppelliti in una fossa comune. Secondo i medici che hanno analizzato i corpi, la morte risale ad almeno un mese e sono corpi sequestrati dagli ospedali nel nord della Striscia, una pratica odiosa delle truppe israeliane.

Israele

La stampa israeliana riporta notizie di forti divisioni nel governo israeliano e nel consiglio di guerra. Gants e Galant contestano la linea di Netanyahu sull’andamento delle operazioni a Gaza e sulle relazioni con il principale fornitore di armamenti all’esercito israeliano, gli USA (120 aerei cargo e 20 navi cariche si armi sofisticate per bombardare la popolazione di Gaza nei primi 70 giorni di aggressione, secondo un recente rapporto della stampa israeliana). Netanyahu intende proseguire il conflitto per mantenere in sella il suo governo.

A Tel Aviv si sono svolte manifestazione dei familiari dei prigionieri nelle mani palestinesi, per chiedere un impegno serio del governo nelle trattative per la loro liberazione.

Cisgiordania e Gerusalemme

Sei palestinesi sono stati assassinati a Nour Shams, vicino a Tulkarem, per mano dei soldati di occupazione. Le truppe hanno invaso il campo profughi diverse volte nelle ultime settimane e ieri è stata l’irruzione militare più dura, in termini di uso della forza contro le persone e per l’impatto distruttivo sulle case e sulle infrastrutture con la dinamite e i bulldozer. Tra le strutture distrutte un asilo nido. L’esercito ha usato i droni nel lanciare un missile contro un’abitazione. I soldati israeliani hanno impedito come al solito l’arrivo delle ambulanze. Un soccorritore ha testimoniato di un atto eclatante: un soldato ha accoltellato al collo un ferito che veniva soccorso in un’auto. In questa mattinata la popolazione di Tulkarem è scesa in sciopero contro la politica degli occupanti e in osservanza di lutto per le vittime.

In tutte le città e i villaggi della Cisgiordania le truppe israeliane hanno compiuto rastrellamenti con centinaia di arresti. Dal 7 ottobre vi sono stati 4780 arrestati, per portare i detenuti politici nelle carceri israeliane ad oltre 10 mila.

OLP

La riunione del Comitato esecutivo dell’OLP, a Ramallah, ha discusso l’ingresso di Hamas e Jihad Islamica nell’organizzazione unitaria. Fatah ha proposto 4 condizioni per l’approvazione di una richiesta in tal senso. È la prima volta che una simile limitazione viene proposta. Ai tempi della presidenza del compianto Arafat, la linea praticata era quella di favorire l’inclusione.

Sul tavolo delle discussioni palestinesi c’è la proposta egiziana per una tregua a Gaza, che prevede diverse tappe graduali di riduzione degli attacchi, con scambi di prigionieri e infine si conclude con il ritiro dell’esercito di occupazione e la fine dell’amministrazione unilaterale di Hamas nella Striscia e l’offerta di un salvacondotto per i capi del movimento in Egitto o in Algeria. L’esecutivo dell’OLP non ha espresso pubblicamente la sua posizione in merito. Il leader di Hamas in Libano, Hamdan, ha respinto categoricamente la proposta egiziana. Ha detto in una conferenza stampa: “Nessuna trattativa prima della cessazione totale e definitiva dell’aggressione e ritiro delle truppe di occupazione”.

Libano

Si estendono territorialmente e si rafforzano di intensità i bombardamenti israeliani nel Libano meridionale. Gli obiettivi colpiti raggiungono la periferia sud di Tiro. Anche stamattina si sono svolti scambi di artiglieria lungo la linea di demarcazione. I caccia di Tel Aviv sono penetrati in profondità nel territorio libanese ed hanno utilizzato bombe incendiarie per causare danni all’economia agricola e costringere la popolazione ad evacuare verso nord. La stampa libanese parla dell’uccisione di tre civili, un uomo e due donne a Bint Jbeil. Hezbollah ha annunciato l’uccisione di due combattenti. L’esercito israeliano ha comunicato l’uccisione di un soldato e il ferimento di altri 9 in un lancio di un missile dal territorio libanese. Gli sfollati israeliani dalle colonie di confine hanno protestato ieri contro il mancato ristabilimento della sicurezza che allontana il loro ritorno.

Mar Rosso

I miliziani Houthi hanno comunicato di aver colpito due navi nel Mar Rosso dirette in Israele. Un missile proveniente dallo Yemen è stato intercettato nel sud di Israele e frantumi metallici sono caduti in Sinai, in Egitto, senza causare danni.

La campagna USA di mobilitare una coalizione degli alleati per contrastare gli attacchi degli Houthi non ha ottenuto il successo sperato di adesioni. L’impegno militare USA in prima persona rischia di allargare il conflitto, aggravando gli effetti sul commercio internazionale, un risultato contrario agli obiettivi annunciati.

Siria-Turchia

13 attacchi aerei e con droni sono stati compiuti ieri dai turchi contro obiettivi nel nord est della Siria. Colpite soprattutto infrastrutture e sedi produttive in diverse province. Tra gli obiettivi colpiti vi sono: un deposito per materiale edile, un ambulatorio sanitario (a Qamishli), un carcere di miliziani jihadisti di Daiesh (a Deir Azzour), un ponte, posti di blocco delle Forze democratiche siriane. A Kobane, invece, sono state prese di mira caserme della polizia locale.

Iran

Un rapporto riservato dell’AIEA sul nucleare iraniano, diffuso in forma di anonimato, rileva l’aumento delle operazioni di arricchimento dell’uranio. “Dopo l’ultima ispezione – scrivono i tecnici internazionali – abbiamo rilevato la crescita dell’arricchimento al 60% di una quantità tre volte tanto rispetto all’ultimo impegno di riduzione delle attività simili, lo scorso giugno”. L’Iran aveva deciso una riduzione unilaterale, lo scorso giungo, in contemporanea con le trattive segrete con gli Stati Uniti per lo scambio di detenuti e la liberazione di fondi iraniani congelati in Corea del Sud per effetto delle sanzioni statunitensi.  

Notizie dal Mondo

Sono passati 22 mesi e tre giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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Approfondimenti

A proposito di foto di guerra e di confronti pertinenti: I prigionieri palestinesi denudati ed esposti al mondo cosa vi ricordano? Qui

I bambini di Gaza mandano un video per il compleanno di Papa Francesco: Il video

Guernica: Flash Mob in solidarietà con Gaza: QUI.

  • [Finestra sulle Rive Arabe] Tra sogno e incubo, alcuni aspetti della narrativa fantastica egiziana contemporanea. QUI

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