Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
22 marzo 2023.
Rassegna anno IV/n. 080
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I titoli:
Siria: Attacco missilistico israeliano ha messo fuori servizio l’aeroporto di Aleppo usato per gli aiuti internazionali ai terremotati.
Palestina Occupata: La Knesset autorizza la colonizzazione ebraica in Cisgiordania occupata. Washington ha convocato l’ambasciatore israeliano.
Israele: Una mina è esplosa al confine con il Libano. I soldati operavano in un terreno minato dallo stesso esercito di Tel Aviv.
Libano: Manifestazioni e blocchi stradali contro il carovita.
Somalia: Il presidente Sheikh promette elezioni dirette nel 2026.
Afghanistan: Un milione di ragazze sono state estromesse dall’istruzione per il secondo anno consecutivo.
Le notizie
Siria
Con quattro missili, Israele ha colpito l’aeroporto di Aleppo, mettendolo fuori servizio. È il secondo attacco in 15 giorni. Il precedente bombardamento risale al 6 marzo, quando missili lanciati dallo spazio aereo libanese hanno causato danni alle strutture di atterraggio, imponendo la chiusura dello scalo aereo civile per diversi giorni. L’aeroporto di Aleppo è la principale via per far giungere gli aiuti internazionali alla popolazione colpita dal devastante terremoto dello scorso febbraio.
Palestina Occupata
La Cisgiordania torna ad essere terra di conquista per i coloni ebrei israeliani. La Knesset ha approvato definitivamente in terza lettura la cancellazione della legge che vietava l’ingresso nelle aree evacuate nel 2005. Le quattro colonie abbandonate sono rimaste vuote e sotto il controllo dell’esercito di occupazione. Una decisione che va nella direzione di annessione dei territori palestinesi occupati e impedire la nascita di uno stato palestinese indipendente. Non si è ancora asciugato l’inchiostro degli “accordi” di Aqaba e Sharm Sheikh, con l’ANP, per un fermo temporaneo di 6 mesi della colonizzazione, che Israele li ha violati.
Il dipartimento di Stato Usa ha convocato l’ambasciatore israeliano a Washington per esprimere “preoccupazione”.
Israele
Una mina è esplosa al passaggio di un mezzo militare israeliano al confine con il Libano. Tre soldati sono rimasti feriti, di cui uno grave. Il comunicato dell’esercito non chiarisce i contorni dell’accaduto e si limita a dire che mentre le unità militari stavano svolgendo attività ispettive nei pressi delle Fattorie di Beit Shaba, una mina è esplosa. La stampa israeliana sostiene che non è stato un attacco di Hezbollah. I media di Beirut sono stati più chiari. Secondo questa versione, si tratterebbe di una vecchia mina che l’esercito israeliano aveva disseminato nel passato sulla linea di demarcazione. Dalla postazione di osservazione di Hezbollah è stata vista l’esplosione e sentite le grida del soldato che ha perso una gamba.
Libano
Manifestazioni e blocchi stradali stanno tornando per le vie di Beirut e le principali città libanesi. La situazione economica è diventata insopportabile a causa della svalutazione della lira. I negozi sono chiusi per il timore di assalti di manifestanti arrabbiati in seguito alla decisione del governo del doppio prezzo lira-dollaro. Le oscillazioni del cambio hanno azzerato il valore della lira, che ha superato in pochi giorni il limite di 100 mila lire per un dollaro. La crisi economica ha reso povere anche le famiglie della classe media. L’80% della popolazione è sotto la soglia di povertà (2,15 dollari al giorno).
Somalia
Il presidente somalo, Hassan Sheikh, ha annunciato in un incontro con un gruppo di parlamentari che le prossime elezioni si terranno con il sistema diretto “una persona, un voto”. Le prossime elezioni politiche si terranno nel 2026. In Somalia da 50 anni non si svolgono elezioni dirette a causa della dittatura, la guerra e il prevalere dell’appartenenza ai clan e non alla nazione. Il sistema di voto indiretto, tramite i rappresentanti tribali, ha alimentato lo scontro nel paese e all’interno delle istituzioni di sicurezza, lasciando spazio di manovra al movimento qaedista Shabab, per attrarre proseliti e tessere relazioni sociali che hanno permesso ai terroristi di controllare vaste aree del paese.
Afghanistan
È iniziato il secondo anno scolastico senza le donne. Ieri, martedì, con le festività del Nowruz, il capodanno persiano che viene festeggiato in molte aree dell’Asia centrale, sono iniziate le lezioni, ma soltanto per i maschi. Secondo un rapporto dell’ONU, “un milione di ragazze sono state private dal diritto allo studio, nelle scuole medie e superiori e all’Università”.
Notizie dal mondo Sono passati un anno e 26 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Londra fornisce all’Ucraina munizioni all’uranio. Mosca: siamo a pochi passi dalla guerra nucleare.
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Qui le vignette dell’ottimo Mimmo Lombezzi).
Dal 20 marzo, sono iniziate le presentazioni della rivista antirazzista dell’associazione “Razzismo Brutta Storia”. Il programma lo trovate QUI.
C’è tempo fino al 31 marzo per partecipare a DIMMI – “Diari Multimediali Migranti”, il concorso nazionale che raccoglie e fa conoscere le storie di persone di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia.
AssoPacePalestina ha invitato in Italia una delegazione degli attivisti palestinesi di Masafer Yatta, l’area minacciata di sgombero per far posto ai coloni, nei pressi di El-Khalil (Hebron). Le iniziative si terrano fino al 22 marzo 2023. (Qui il sito)
A partire dal 14 marzo sono iniziate le proiezioni del documentario libico “’Aber Sabeel – Solo di passaggio”, sui campi di detenzione migranti, realizzato dall’associazione “Al-Marsad/Observatory on Gender In Crisis”. (Leggi la scheda sul film) Qui il programma di tutte le iniziative italiane.
Dal 18 al 26 marzo 2023 a Milano (in presenza) e in tutta Italia (online) si svolgerà il 32° Festival del cinema Africano, d’Asia e dell’America Latina (FESCAAAL) Tutte le info. Le trovate a questo link.
8 marzo: Il premio Inge Feltrinelli menzione speciale diritti violati al miglior progetto editoriale è stato assegnato al sito egiziano Mada Misr. La direttrice e cofondatrice Lina Atallah “ha spiegato le ragioni della nascita e della vita di Mada. Una lezione per tutte e per tutti, qui, da noi”, ha scritto la collega Paola Caridi, presentatrice della cerimonia.
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