Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

14 marzo 2022.  

Rassegna anno III/n. 072

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19 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Mosca ha bombardato una base ucraina a 30 km dal confine polacco. L’esercito russo ha annunciato l’uccisione di mercenari stranieri e distrutto armi fornite dalla Nato. Prosegue il negoziato diretto. Oggi previsto un incontro in videoconferenza. I russi non escludono un incontro Putin- Zelensky. Domani a Roma delegazioni Cina USA sull’Ucraina. È stato ucciso un giornalista USA.

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I titoli

Iraq: Rivendicato dall’Iran l’attacco missilistico su Erbil.

Tunisia: Migliaia in piazza contro le leggi d’emergenza.

Iran-Arabia Saudita: Sospeso il negoziato diretto a Baghdad.

Palestina Occupata: Le università palestinesi nel mirino di Israele.

Etiopia: Una commissione governativa ammette le responsabilità di Addis Abeba per il civile tigrino bruciato vivo.

Egitto: Arrivano carichi di grano da Russia e Ucraina.

Le notizie

Iraq

Le guardie rivoluzionarie iraniane hanno rivendicato la paternità dell’attacco missilistico sull’aeroporto di Erbil. “Vi era una delegazione militare israeliana segreta”, hanno scritto. Il governo di Baghdad ha convocato l’ambasciatore iraniano per protesta. Due principali partiti, il gruppo Saeroun di Muqtada Sadr e il partito Democratico del Kurdistan, hanno chiesto la formazione di una commissione d’inchiesta, per smentire questa presunta presenza di basi israeliane ad Erbil. L’imam Sadr ha condannato ogni tentativo di compiere azioni di disturbo contro paesi stranieri a partire dal territorio iracheno oppure bombardare l’Iraq.

Commentatori iracheni hanno messo in luce la contraddizione insita in questo bombardamento su Erbil come risposta all’uccisione, in un raid israeliano, di due miliziani iraniani che combattevano in Siria.  

Tunisia

I militanti del partito Destour sono scesi in piazza per protesta contro il prolungarsi delle leggi d’emergenza nel paese. Portavano cartelli sul rischio di fallimento finanziario e sul pericolo conseguente di svalutazione del dinaro, che minaccia di ridurre alla fame gli strati più poveri. Il partito Destour è stato, nel luglio 2021, tra quelli che avevano sostenuto lo Stato d’emergenza, imposto dal presidente Saied con le dimissioni del governo e la sospensione del Parlamento. “Il mancato dialogo politico, con i partiti e le parti sociali, ha svilito il dibattito e lasciato tutto il potere nelle mani di un uomo solo”, ha detto la leader Abeer Mussa.  

Iran-Arabia Saudita

Il sito iraniano “Nour news” ha rivelato che l’incontro tra delegazioni di Teheran e Riad, che si doveva tenere mercoledì a Baghdad, è stato rinviato. I due paesi hanno svolto nei mesi passati diversi incontri diretti con la mediazione irachena, ma finora non si è arrivati a riprendere le relazioni diplomatiche interrotte nel 2016.

Palestina Occupata

La repressione israeliana tocca le università palestinesi. Dal prossimo maggio entrerà in vigore una legge che limita l’iscrizione di studenti stranieri e la nomina di professori di altre università internazionali. Una legge liberticida e in violazione delle leggi internazionali che regolano i rapporti accademici. Secondo il rettore dell’Università di Beer Zeit, “le restrizioni sono un’azione poliziesca, per ridurre il livello di preparazione degli studenti palestinesi e limitare il contatto con le realtà internazionali”. Una delle misure previste è quella di imporre agli studenti stranieri di ottenere l’autorizzazione dall’ambasciata israeliana nel loro paese, per poter iscriversi agli atenei palestinesi, con il relativo interrogatorio sulle motivazioni di scelta di un ateneo sotto occupazione.

Etiopia

La Commissione per i diritti umani (un ente di nomina governativa) ha ammesso le responsabilità dell’esercito di Addis Abeba nella raccapricciante scena, dove veniva bruciato vivo un prigioniero di etnia tigrina. “È un’azione barbara”, dice il rapporto della Commissione, chiedendo all’esercito di individuare e punire i responsabili. Il governo aveva già promesso un’inchiesta e assicurato che tutti i responsabili saranno puniti. Secondo la commissione, in seguito ad un attacco del Fronte Tigray, le forze di sicurezza locali hanno arrestato un civile tigrino ed è stato buttato vivo nel fuoco, in mezzo ad una folla di civili, poliziotti e soldati che pronunciavano frasi offensive e razziste.

Egitto

Il governo del Cairo ha confermato che sono in arrivo dalla Russia e dall’Ucraina due carichi di grano, già acquistati prima della guerra, oltre ad un terzo carico dalla Romania. La sicurezza alimentare del paese è stata messa in pericolo dall’invasione russa: alla fine di febbraio, i silos di grano erano valutati sufficienti soltanto per tre mesi. L’Egitto è il primo importatore di grano nel mondo, malgrado il piano avviato nel 2021 per ridurre la dipendenza dall’estero. Le importazioni sono state nel 2020 di 12,9 milioni di tonnellate e si prevede di ridurle nell’anno corrente a 5,3 coprendo il fabbisogno con l’aumento della produzione locale.  

Approfondimenti

Le quattro lezioni dell’Ucraina: i doppi standard occidentali

Echi dalla stampa araba n. 13

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2 commenti

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