Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)

27 aprile 2022. 

Rassegna anno III/n. 116

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62 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Dopo il consiglio di guerra di Ramstein, il conflitto è tra Putin e Biden. Gli ucraini sono la carne da cannoni. Disperata situazione dei civili assediati all’interno delle acciaierie di Azovstal. Russia sospende forniture di gas a Polonia e Bulgaria. In fiamme un deposito di munizioni in Russia al confine con l’Ucraina.

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I titoli

Libano: Manifestazione di imprenditori davanti al Parlamento. Contestano una legge bancaria truffa.

Israele: Scoperti armi trafugate dal confine con il Libano.

Palestina Occupata: Un giovane ucciso dai soldati israeliani in un campo profughi di Ariha (Gerico).

Tunisia: 10 partiti dell’opposizione si coalizzano contro le misure d’emergenza imposte dal presidente Saied.

Yemen: Oltre 500 civili rapiti nel 2021. Tra di loro donne e minori.

Turchia-Arabia Saudita: Erdogan in visita domani a Riad.

Iraq: Il presidente del Parlamento minaccia le dimissioni.

Le notizie

Libano

Centinaia di imprenditori e risparmiatori hanno assediato ieri il Parlamento per impedire il raggiungimento del numero legale. All’ordine del giorno la discussione e approvazione di una legge lesiva dei diritti dei risparmiatori. La legge denominata “Controllo dei capitali” avrebbe dovuto limitare il trasferimento dei soldi depositati. È una pratica che le banche hanno seguito in questi due anni di crisi finanziaria del paese, ma inserirla come una norma giuridica è considerato una protezione da parte dell’élite politica a favore dei banchieri. “Ladrocinio legalizzato” hanno gridato i manifestanti. La seduta per mancanza di numero legale è stata rinviata.

Israele

L’esercito israeliano ha scoperto un deposito di armi a ridosso del confine con il Libano. Due mitra e 100 bombe a mano sono state rinvenute in una buca nel terreno a circa 100 metri dalla rete di delimitazione, che presentava un buco dal quale sono passati almeno due uomini per trasportare il materiale bellico. L’operazione era stata portata a termine durante la notte e nessun allarme è scattato. Nei giorni scorsi il confine tra Libano e Israele si è scaldato dopo il lancio di due razzi verso l’Alta Galilea e il bombardamento sul Libano meridionale.

Palestina Occupata

Un giovane palestinese del campo profughi di Aqaba (Ariha- Gerico) è stato ucciso, con una pallottola in testa, dai soldati israeliani durante un’irruzione nel campo. Altri due sono stati feriti gravemente. In un altro attacco israeliano nei pressi di Jenin, sono stati feriti tre giovani che si opponevano con il lancio di pietre. Al Consiglio di Sicurezza, il coordinatore della missione ONU ha deplorato l’uso eccessivo della forza da parte dell’esercito israeliano ed ha raccomandato al governo di Tel Aviv di bloccare le demolizioni delle case dei palestinesi.

Tunisia

Dieci partiti dell’opposizione hanno formato un fronte unico contro le misure d’emergenza introdotte dal presidente Qais Saied. La nuova alleanza si chiamerà Fronte di Salvezza Nazionale ed è costituita dal partito islamista Ennahda, dal partito Qalb Tunis (Tunisia nel Cuore) di un imprenditore inquisito e fuggito in Algeria e dal Partito Karameh (Dignità), oltre ad altre formazioni minori. Sono i partiti che hanno retto le sorti del paese dopo la caduta della dittatura di Ben Alì per dieci anni caratterizzati da corruzione e malaffare. Saied ha sciolto il Parlamento, il Consiglio Superiore della Magistratura e indetto un referendum sulla riforma costituzionale per il 25 luglio e elezioni anticipate il 17 dicembre.

Yemen

L’associazione dei familiari di persone rapite ha presentato un rapporto sui casi di sparizione forzate e di rapimenti compiuti da tutte le parti in conflitto. Durante il 2021, sono stati rapiti 586 civili: 422 dai ribelli Houthi, 109 dalle forze del Consiglio Transitorio (Secessionisti meridionali), 48 dalle forze di sicurezza governative e 7 da altre milizie. Tra di loro ci sono donne e minori. Di 134 tra loro non si conosce ancora la sorte e sono annoverati tra le sparizioni forzate. Il rapporto è stato consegnato all’ufficio dell’ONU ad Aden con la richiesta di tentare un intervento per la loro liberazione, “in quanto la loro vicenda non era stata presa in considerazione durante i negoziati, perché non sono considerati prigionieri di guerra”.

Turchia-Arabia Saudita

Il presidente turco Erdogan visiterà domani l’Arabia Saudita, dopo la normalizzazione dei rapporti con l’abbandono del caso Kashoggi, il giornalista ucciso nel consolato saudita a Istanbul nel 2018. Le relazioni tra i due paesi erano tese da tempo per la lotta alla guida del mondo islamico sunnita. Il caso Kashoggi sembrava, agli occhi di Erdogan, l’occasione opportuna per affondare il principe saudita Mohammed Ben Salman. Ha poi dovuto arrendersi al potente ricatto economico messo in atto subdolamente dalla maggior parte dei paesi del Golfo, tranne il Qatar: un boicottaggio silente dei prodotti turchi. La crisi economica e finanziaria ha indotto il neo sultano a ripiegare in ritirata. Il processo per l’atroce delitto è stato revocato e tutto il carteggio delle indagini turche sono state consegnate nelle mani di Riad. I componenti dello squadrone della morte (tutti uomini dei servizi segreti di Riad) sono stati sì condannati, ma vivono in ville lussuose e non in carcere.  

Iraq

Si profila una crisi istituzionale senza precedenti in Iraq. Il presidente del Parlamento, Mohammed Halabussi, rieletto pochi mesi fa, ha minacciato di dimettersi a causa dell’empasse nella quale vive il paese senza un presidente eletto e senza governo a 7 mesi dalle elezioni. Halabussi contesta il dominio delle milizie Hashd Shaabi sulle sorti del paese, al di sopra degli organi preposti alla sicurezza, esercito e polizia. La minoranza sciita filo iraniana sta bloccando le istituzioni sfruttando una falla nella costituzione che impone la maggioranza di due terzi per l’elezione del presidente della Repubblica. Le trame della minoranza armata tentano di rompere l’asse della maggioranza costituito da gruppi parlamentari curdi, sunniti e dal gruppo sciita di Mouqtada Sadr.

Approfondimento

    Rompiamo il silenzio sulla recente invasione turca del Kurdistan meridionale

Echi dalla stampa araba n. 14

Da Al-Arabi Al-Jadeed (Il Nuovo Arabo)

Sette anni di guerra in Yemen:

una svolta decisiva per le sorti della pace.

Di Zakaria al-Kamaly

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1 commento

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