Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

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Rassegna anno IV/n. 271 (1158)

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I Titoli:

Sudan: La guerra tra i due generali si sta trasformando in una sfida tra Russia e Turchia.

Libia: Il generale Haftar ricevuto al Cremlino da Putin.

Arabia Saudita-Cina: Manovre navali congiunte a Guandong.

Palestina Occupata: La colonizzazione espelle i palestinesi dalle loro terre. Un rapporto dell’OCHA sulla violenza dei coloni ebrei.

Israele: Il villaggio palestinese di Al-Araaqeeb distrutto dall’esercito israeliano per la 222esima volta.

Tunisia: il prossimo 24 dicembre si terranno le elezioni amministrative locali.

Libano: Condannato a 160 anni di reclusione un capo jihadista.

Cultura: Lo scrittore libanese Amin Maalouf eletto presidente dell’Accademia Francese.

Le Notizie:

Sudan

Si intensificano gli scontri tra esercito e milizie a sud di Khartoum per il controllo della sede centrale delle forze armate, assediata dai seguaci di Hamidati. Nei combattimenti sono stati impiegati armamenti pesanti e alcuni obici sono caduti sulle abitazioni civili, causando morti e feriti.

Sul fronte diplomatico, il presidente del Sud Sudan, Kir, si è incontrato a Mosca con il presidente Putin. Uno dei punti all’ordine del giorno è il blocco delle forniture di armi alle milizie. In uno sviluppo inatteso, la Turchia, dopo la visita del generale Burhan ad Ankara, ha fornito all’esercito droni sofisticati che hanno pesato enormemente nella battaglia ad Omdurman. Diversi analisti non escludono che la Turchia possa ripetere lo scenario libico, mandando propri mercenari per sconfiggere le milizie.  

Libia

Il generalissimo Khalifa Haftar è stato ricevuto al Cremlino dal presidente Putin. Secondo fonti di Bengasi, l’incontro è incentrato sul ritiro dei mercenari della Wagner e la partecipazione della Russia alla ricostruzione di Derna. La presenza dei mercenari russi sta diventando un peso per i piani del generale libico sia dal punto di vista economico che politico. I paesi occidentali, USA, Italia e Francia in primis, stanno facendo pressioni per ridurre la presenza militare russa in Libia in cambio di accettare un ruolo politico di Haftar nel futuro assetto del paese. La scorsa settimana nel quartier generale di Rajma, vicino a Bengasi, il capo delle truppe USA Africom, Michael Langley, ha fatto visita al generale e ha posto le condizioni di Washington per sostenere un suo ruolo.

Arabia Saudita-Cina

Sono state annunciate per il prossimo mese manovre navali congiunte saudite cinesi. Il portavoce dell’esercito di Pechino ha annunciato che le manovre avverranno a Guandong e comprenderanno addestramenti alla lotta contro il terrorismo. I due paesi hanno compiuto nel 2018 le precedenti manovre militari. Pechino sta assumendo nella regione mediorientale un ruolo sempre importante e la sua diplomazia della dissuasione ha riportato in vigore, nel marzo scorso, le relazioni diplomatiche tra Riad e Teheran.    

Palestina Occupata

Un rapporto dell’OCHA (ufficio ONU per il coordinamento degli affari umanitari) denuncia che sta crescendo l’espulsione dei palestinesi dalle loro terre a causa della violenza dei coloni in Cisgiordania e Gerusalemme est. Nel 2022, 1200 palestinesi residenti in 28 comunità sono stati costretti a lasciare i loro villaggi e trasferirsi altrove. Il combinato tra provvedimenti militari dell’esercito di occupazione e la violenza armata dei coloni aveva impedito loro di raggiungere le loro terre agricole, perdendo così il lavoro e la fonte di reddito. Gli attacchi dei coloni contro gli agricoltori palestinesi sono stati nel 2022, 1614 con morti feriti e distruzione di case e devastazione di agrumeti e oliveti (quasi 5 al giorno). Tutti questi attacchi avvengono contro gli agglomerati palestinesi confinanti con le colonie ebraiche, costruite sulla terra del futuro stato palestinese, con l’obiettivo di allargarle. Una nuova Nakba a pezzetti.

Israele

L’esercito israeliano ha distrutto per la 222esima volta il villaggio di Al-Araaqeeb, a nord di Beersheba, nel Negev. È la seconda volta in questo mese di settembre. Il villaggio desertico abitato da pastori palestinesi è caduto nel mirino del governo israeliano per destinare i suoi terreni all’allargamento della città ebraica vicina. Il villaggio è costruito con cartone, plastica e lamiere e le 22 famiglie resistenti non hanno abbandonato mai le loro terre da quando è cominciato il loro nuovo calvario nel 2010. Ogni volta che i militari lo distruggono con i bulldozer, loro recuperano il materiale e lo ricostruiscono. Il mondo tace su questi crimini dell’Apartheid. Per saperne di più.

Tunisia

Il prossimo 24 dicembre si terranno in Tunisia le elezioni amministrative locali. Il 23 ottobre si avvieranno le procedure per le candidature. Elezioni che saranno la prova generale per quelle presidenziali del prossimo anno. Il Coordinamento delle forze democratiche e progressiste ha annunciato il boicottaggio di queste elezioni ed invitato la popolazione a disertare le urne. La cancellazione dei partiti dalla vita politica tunisina è stata il primo effetto della sterzata antidemocratica del presidente Saied. Nelle ultime elezioni parlamentari della fine dello scorso anno, le candidature erano individuali e senza liste e simboli di partiti. Al voto è andato soltanto l’11,4% degli aventi diritti per eleggere un legislativo con un ruolo meramente consultivo. Il principale partito di opposizione Ennahda è stato decimato con l’uso politico della magistratura, imprigionando la quasi totalità del suo gruppo dirigente.

Libano

Il tribunale militare ha condannato un capo di Daiesh (Isis) a 160 anni di reclusione in 11 procedimenti per attacchi contro le forze armate e di polizia e per aver pianificato altri contro obiettivi civili. Imad Yassin, un palestinese di 50 anni, ha ammesso di appartenere all’organizzazione jihadista e di aver compiuto attacchi, negli anni passati, contro soldati libanesi a Ain el Helwa e di aver trasportato armi e mercenari da e per la confinante Siria. Yassin è stato arrestato 6 anni fa a Ain el-Helwa, il più grande campo profughi palestinese in Libano, dove sono tuttora attivi movimenti jihadisti che stanno paralizzando la vita della popolazione, uccidendo i capi dell’OLP, occupando militarmente le sedi dell’ONU e le scuole, privando 12 mila studenti di un intero anno scolastico.

Cultura

Lo scrittore libanese Amin Maalouf è stato eletto presidente dell’Accademia francese. Ha ottenuto 24 voti del consiglio contro 8 dell’altro concorrente, Jean-Christophe Rufin. Maalouf è stato redattore del quotidiano di Beirut An-Nahar fino al 1976, per poi trasferirsi a Parigi a causa della guerra civile libanese. A Parigi è diventato redattore capo della prestigiosa rivista Jeune Afrique. È un autore prolifico e ha scritto importanti saggi e romanzi all’insegna della multiculturalità. Tra i suoi libri, “Le crociate viste dagli arabi”, “Il manoscritto di Samarcanda”, “Il naufragio delle civiltà” e molti altri. Ha vinto il massimo premio letterario francese, il Goncourt, nel 1993.

Notizie dal mondo

Sono passati 19 mesi e 4 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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