Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Per ascoltare l’audio di oggi, 28 gennaio 2024:

Rassegna anno V/n. 027 (1278)

Per informazioni e contatti, manda un messaggio:

anbamedaps@gmail.com

Le vignette sono QUI 

Sostieni Anbamed  

Basta un click

Nella tua dichiarazione fiscale 2024 (redditi 2023), devolvi il 5xmille all’associazione “ANBAMED, aps per la Multiculturalità”. Nell’apposito riquadro scrivi: codice fiscale: 95030850838.

Le donazioni nel mese di dicembre sono state 15, per un valore di 720 € (+ 340 € rispetto al mese di novembre). Una ripresa importante, che riporta il valore delle donazioni ad una quota apprezzabile. Cari lettori, continuate così!

Chiediamo ai donatori del 2023 di mandare un messaggio email con nome, cognome, città di residenza e CF, per ricevere il certificato e ottenere così le detrazioni fiscali. A questo indirizzo.

Tutte le indicazioni per versare un contributo si trovano in fondo a questa newsletter e nel sito (ecco il link).

Appello

Tutti i giorni arrivano nuove adesioni all’appello che abbiamo lanciato per un cessate il fuoco permanente e per il rilascio dei prigionieri civili.

Potete aderire, scrivendo alla redazione. Diffondete, per favore!

L’elenco dei sottoscrittori dell’appello lo trovate sul sito, in questa pagina: qui.

Le notizie

Genocidio a Gaza

19 stragi israeliane con 159 uccisi e 278 feriti nella giornata di ieri.

Bombardamenti israeliani incessanti su tutta la Striscia con particolare recrudescenza a Khan Younis. Il centro città è completamente assediato e gli ospedali sono sotto il tiro dei cecchini e dei droni per metterli fuori uso. Coprifuoco e ordini di evacuazione sono in contraddizione che mettono in pericolo la vita di coloro che tentano di sfollare verso sud. Ieri 150 corpi sono stati sepolti all’interno dei giardini dell’ospedale Nasser. Il direttore dell’ospedale ha dichiarato che ci sono altri 30 corpi di identità ignota che la Mezzaluna rossa non trova dove seppellirli. I cannoni dell’esercito di occupazione hanno colpito la centrale elettrica dell’ospedale mettendo in pericolo i reparti delle terapie intensive e le sale di chirurgia. È lo stesso scenario visto negli ospedali di Gaza city.

Le testimonianze degli sfollati verso Rafah sono terribili. I soldati nei posti di blocco spogliano gli sfollati di ogni mezzo di sopravvivenza che hanno portato sulle spalle, come materassi e coperte.

In tutte le località della Striscia sono avvenuti scontri armati tra l’esercito e le unità della resistenza. Una guerriglia urbana tra i ruderi delle case. Dai video trasmessi dall’esercito e dalle organizzazioni palestinesi si evince che i combattimenti sono ancora molto duri con pesanti perdite dalle due parti.

Le dichiarazioni dei comandanti israeliani parlano di un piano per l’assedio della stessa Rafah e dei campi di sfollati, con l’obiettivo di prendere il controllo della striscia di territorio confinante con l’Egitto. È un piano che era stato annunciato precedentemente dallo stesso Netanyahu, mettendo in allarme il governo del Cairo. Quel territorio largo 100 metri lungo i confini tra Palestina e Egitto è affidato per gli effetti degli accordi di Camp David all’Egitto, ma adesso Israele vuole rioccuparli con la forza, dopo che l’Egitto ha resistito alle pressioni fatti anche tramite Londra e Washington.    

Cisgiordania e Gerusalemme

Scontri armati a Yaabad e Jenin dopo le incursioni dell’esercito israeliano nel tentativo di arrestare attivisti palestinesi.

A Qabatia, a sud di Jenin, le truppe di occupazione hanno martellato con missili la città per coprire la ritirata di un gruppo di soldati in abiti civili infiltrati all’interno e assediati da resistenti armati palestinesi.

Arrestati oltre 50 palestinesi in Cisgiordania nella sola giornata di ieri, per portare il numero degli arrestati dal 7 ottobre a 6.305.

Corte di Giustizia int.

Israele ha annunciato per bocca del premier Netanyahu che “la Corte non ha ordinato il cessate il fuoco e quindi continuano le operazioni militari fino alla vittoria”, cioè il genocidio continua senza freni.

Mercoledì prossimo si terrà a New York la seduta del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, su richiesta dell’Algeria, per discutere le procedure da intraprendere nell’applicazione della sentenza della Corte. Dalle dichiarazioni dell’amministrazione Biden assisteremo di nuovo ad un veto USA contro ogni risoluzione per imporre un cessate il fuoco.

I paesi arabi hanno riunito il Comitato dei delegati permanenti per discutere i passi comuni da intraprendere per rafforzare gli effetti della sentenza della Corte di Giustizia internazionale, per giungere ad un cessate il fuoco effettivo.

La guerra contro l’UNRWA

Ipocrisia di Stati Uniti e paesi dell’UE. Sono bastate le asserite accuse di Tel Aviv contro l’UNRWA, perché 9 paesi decidano di bloccare i fondi destinati all’organismo di aiuto per i profughi palestinesi. Non hanno aspettato neanche le indagini interne dell’ONU. La guerra del governo israeliano contro l’UNRWA è nota ed è antica. Tel Aviv intende cancellare ogni assistenza umanitaria ai palestinesi. Far morire la popolazione di fame e chiudere tutte le scuole e le assistenze sanitarie ha l’obiettivo di costringere gli sfollati a fuggire verso l’Egitto. Già ai tempi di Trump, Israele aveva preparato un piano per l’annullamento dei servizi dell’UNRWA in tutti i territori sotto occupazione e l’amministrazione di Washington ha tagliato i fondi, per strangolato l’ente umanitario. Il giorno della sentenza della Corte, il governo israeliano ha accusato 12 operatori dell’UNRWA di aver fatto parte dell’attacco del 7 ottobre. L’UNRWA li ha sospesi in attesa di completare le indagini. Malgrado il numero basso degli accusati (12 impiegati su 13 mila) i governi sostenitori del genocidio dei palestinesi sono passati all’applicazione delle ritorsioni. I paesi che hanno deciso di congelare i fondi sono Italia, GB, Germania, Australia, Canada, Finlandia, Olanda e USA. Altri paesi come Svizzera e Svezia hanno mantenuto i loro sostegni all’UNRWA “perché chiudere gli uffici dell’organismo internazionale equivale ad una condanna a morte dii 2 milioni di palestinesi”.

Prigionieri

Un comunicato di Brigate Qassam informa che è alto il rischio di colpire e uccidere i prigionieri nelle loro mani a causa dei bombardamenti indiscriminati israeliani. Il comunicato è accompagnato da una lettera scritta da un gruppo di prigionieri israeliani, che supplicano l’esercito di fermare i bombardamenti, perché mettono in pericolo la loro vita. Il passaggio dai video alle lettere non è un buon segno per la sorte degli ostaggi. Significa che lo spazio di manovra dei guardiani palestinesi adesso è ristretto a causa dell’offensiva di terra dell’esercito israeliano.

Israele

Scontri tra la polizia e i manifestanti a Tel Aviv che rivendicano le dimissioni di Netanyahu e elezioni anticipate. Proteste sono avvenute anche in altre città, come Haifa e Gerusalemme ovest.

Le proteste sono diventate più intense in seguito alle dichiarazioni di Netanyahu che ha rimproverato i parenti degli ostaggi accusandoli di dare una mano a Hamas con il loro ruolo di rottura del fronte interno.  

Yemen

Gli Stati Uniti e GB hanno attaccato una rampa di lancio missilistico vicino a Hodeida. Il comunicato militare sostiene che i missili balistici erano pronti per essere lanciati contro obiettivi nel mar Rosso. Il portavoce degli Houthi ha sostenuto che i caccia nemici hanno colpito il porto di Hodeida, unica via di esportazione del petrolio yemenita.

La nave britannica colpita due giorni fa non è stata soccorsa ancora dalle navi militari presenti nella zona.

Libano

Si innalza il livello dello scontro sul fronte Libano-israeliano. Scambi di artiglieria e bombardamenti aerei tra l’esercito israeliano e i combattenti di Hezbollah. All’alba di oggi caccia israeliani hanno bombardato diverse località colpendo attività commerciali civili. Attacchi indiscriminati con l’obiettivo di costringere la popolazione ad evacuare verso nord. L’esercito israeliano ha annunciato di aver alzato il livello della mobilitazione delle sue truppe e di aver svolto manovre dei paracadutisti. Un annuncio che svela i preparativi per un’imminente invasione del Libano.

Turchia

Gli Stati Uniti hanno approvato la vendita alla Turchia di caccia 40 F-16 per 23 miliardi di dollari. È il risultato dell’approvazione di Ankara dell’ingresso della Svezia nella Nato. Il neo sultano esulta per questo risultato e intende sfruttare questo passo nella campagna elettorale nelle prossime elezioni amministrative per riconquistare i municipi di Ankara e Istanbul. Erdogan non nasconde il ruolo di questi caccia nel incremento degli attacchi contro il nord della Siria e l’Iraq per colpire i curdi.

Sudan

L’esercito sudanese ha intrapreso una campagna militare per la riconquista del capoluogo della provincia di Al Jazira. I combattimenti sono ripresi anche nella capitale Khartoum. Questa recrudescenza anticipa l’annuncio della prossima apertura di trattative segrete tra emissari dell’esercito e delle milizie Pronto Intervento a Manama, in Bahrein. Negli ultimi mesi, le milizie hanno riportato vittorie sul campo nelle province del Darfur, Kordofan e Al-Jazira. Queste vittorie sul campo sono state sfruttate diplomaticamente con l’accoglienza del generale Hamdati in diverse capitali africane, portando l’esercito sudanese a rompere i rapporti con l’IGAD, l’istituzione dei paesi del Corno d’Africa che si era assunta il compito delle trattative per mettere fine al conflitto sudanese.

Annunci

Oggi, domenica 28 gennaio, alle 14:30, Anbamed parteciperà ad una tavola rotonda, a Milano, in piazza Scala, organizzata dalla CGIL (vedi).

Notizie dal Mondo

Sono passati 23 mesi e due giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

Sostenete Anbamed

Nella tua dichiarazione dei redditi 2024, devolvi il 5xmille all’associazione “ANBAMED, aps per la Multiculturalità”. Nell’apposito riquadro scrivi: codice fiscale: 95030850838.

Fate conoscere Anbamed ai vostri amici e contatti, per aumentare le iscrizioni alla newsletter. L’iscrizione è gratuita e chi può e vuole ha la facoltà di sostenere la redazione con una donazione volontaria, deducibile dalle tasse.

Le donazioni sono deducibili dalle tasse.

Dal 2 febbraio 2023, l’associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità” è registrata nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) nell’elenco delle associazioni di promozione sociale. Questo significa che tutte le donazioni versate sui conti correnti di Anbamed nel 2023 saranno deducibili dalle tasse dei donatori (nella dichiarazione dei redditi 2024) e si potrà destinare il 5 per mille (sempre nella dichiarazione 2024).

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega e, quindi, merita il vostro sostegno.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793              

Oppure: tramite PayPal

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è merito tuo/vostro. Anche un piccolo contributo per noi significa molto.

Torna/te presto a leggerci ed ascoltarci!

––––

Approfondimenti

In ricordo di Massimo Gorla QUI

,

Contro la scorta mediatica di Netanyahu Leggi tutto

La resistenza del popolo curdo contro il genocidio  QUI

In ricordo di John Pilger, un maestro di giornalismo. leggi.

Un nostro ascoltatore invita i suoi amici ad iscriversi alla newsletter quotidiana di ANBAMED, “Quel silente Occidente siamo noi”: QUI

A proposito di foto di guerra e di confronti pertinenti: I prigionieri palestinesi denudati ed esposti al mondo cosa vi ricordano? Qui

I bambini di Gaza mandano un video per il compleanno di Papa Francesco: Il video

Guernica: Flash Mob in solidarietà con Gaza: QUI.

  • [Finestra sulle Rive Arabe] Tra sogno e incubo, alcuni aspetti della narrativa fantastica egiziana contemporanea. QUI

1 commento

  1. […] [Anbamed]1278-28 gennaio ’24 [Anbamed]1277-27 gennaio ’24 [Anbamed]1276-26 gennaio ’24 [Anbamed]1275-25 gennaio ’24 [Anbamed]1274-24 gennaio ’23 [Anbamed]1273-23 gennaio ’24 [Anbamed]1272-22 gennaio ’24 [Anbamed]1271-21 gennaio ’24 [Anbamed]1270-20 gennaio ’24 [Anbamed]1269-19 gennaio ’24 [Anbamed]1267-17 gennaio ’24 [Anbamed]1266-16 gennaio ’24 [Anbamed]1265-15 gennaio ’24 [Anbamed]1264-14 gennaio ’24 [Anbamed]1263-13 gennaio ’24 [Anbamed]1262-12 gennaio ’24 [Anbamed]1261-11 gennaio ’24 [Anbamed]1260-10 gennaio ’24 [Anbamed]1259-09 gennaio ’24 [Anbamed]1258-08 gennaio ’24 [Anbamed]1257-07 gennaio ’24 [Anbamed]1256-06 gennaio ’24 [Anbamed]1255-05 gennaio ’24 [Anbamed]1254-04 gennaio ’24 [Anbamed]1253-03 gennaio ’23 [Anbamed]1252-02 gennaio ’24 ANBAMED Tag articolo: #Anbamed#MEDIO ORIENTE#MEDITERRANEO#Palestina […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *