Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

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Rassegna anno V/n. 022(1273)

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Appello

Tutti i giorni arrivano nuove adesioni all’appello che abbiamo lanciato per un cessate il fuoco permanente e per il rilascio dei prigionieri civili.

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Le notizie

Genocidio a Gaza

109esimo giorno di guerra di sterminio a Gaza. 160 assassinati nei bombardamenti israeliani. Colpito il centro della Mezzaluna rossa a Khan Younis. Impedite le ambulanze di compiere le missioni di soccorso dei feriti intrappolati sotto le macerie.  

La giornata di ieri è stata definita dalla stessa stampa israelian, la più dura di bombardamenti israeliani su Gaza. A Khan Younis si sono svolti gli scontri di terra più sanguinosi. Secondo un video di Brigate Qassam, caccia israeliani hanno bombardato un carro armato, con tutti i soldati dentro, per evitare che venisse catturato dai combattenti di Hamas.

Diffusione delle malattie infettive tra gli sfollati a causa del freddo, riduzione della alimentazione e scarsa pulizia per mancanza di acqua pulita. Un medico di Rafah ha affermato che ogni giorno vengono ricoverati negli ospedali della città mille bambini affetti di problemi di respirazione e infiammazioni al fegato.

La fame che uccide nei campi profughi. Nel nord della Striscia vivono ancora 400 mila palestinesi soggetti al pericolo della morte per fame. L’esercito israeliano impone una totale chiusura della zona assediata. Oltre alla completa distruzione con le bombe e la rovina sistematica dei terreni agricoli, vengono impediti gli aiuti umanitari. La popolazione è costretta a macinare il fieno per animali per produrre una sorta di farina da impastare. È l’applicazione delle minacce pronunciate del ministro della guerra Galant all’inizio di ottobre: “niente acqua, niente cibo, niente medicine e niente carburanti. Siamo combattendo contro animali non-umani”. Nel valico di Rafah dalla parte egiziana ci sono migliaia di camion parcheggiati carichi di aiuti, bloccati dalla minaccia di essere bombardati dai caccia israeliani in caso di dirigersi verso Gaza city e il nord della Striscia. Quelli che vengono autorizzati da Israele verso la parte sud sono assolutamente insufficienti, secondo le valutazioni degli organismi dell’ONU operanti a Gaza. Politica che mira a deportare la popolazione.

Sul tema deportazione, hanno suscitato sgomento dei ministri UE, riuniti a Bruxelles, le parole del ministro israeliano, Katz, riguardanti un piano di creare un’isola artificiale nel Mediterraneo, a 5 km dalla costa, dove i civili gazzawi potranno andare a vivere. “Sarà la futura patria dei palestinesi”, avrebbe affermato. Secondo il Guardian, il ministro di Tel Aviv nella sua relazione ha mostrato le immagini di un progetto di costruire un porto e un aeroporto in questa isola, collegata con un ponte alla terra ferma. Avrebbe concluso le sue farneticazioni con queste parole: “potrebbe essere la nuova Singapore del Mediterraneo”.

Secondo il Centro euromediterraneo per i diritti umani, con sede a Ginevra, l’esercito israeliano ha preso di mira i quadri universitari palestinesi di Gaza. In un rapporto documenta l’assassinio di 17 professori universitari, 18 graduati del magistero e 59 ricercatori. L’intenzionalità di queste eliminazioni è comprovata dalla sistematica distruzione delle sedi universitarie, biblioteche e sedi culturali storiche. Il numero degli studenti universitari uccisi è di 4.327 e quelli feriti è di 7.819.

Cisgiordania e Gerusalemme

Un giovane palestinese è stato assassinato ad Arraba, vicino a Jenin. Yamin Hassiti, 17 anni, è stato colpito con una pallottola al torace, mentre tentava con altri giovani di bloccare l’avanzata dei mezzi militari con il lancio di pietre. Come al solito, i soldati hanno bloccato gli accessi al luogo dell’attacco, lasciando il ferito per terra fino a dissanguarsi. Un altro giovane è in fin di vita colpito alla testa durante il rastrellamento di un villaggio a sud di Nablus.

I rastrellamenti violenti delle truppe di occupazione hanno toccato molte città della Cisgiordania, in una sorta di guerra non dichiarata. Le cittadine Somou, Yatta e Halhoul, nei pressi di El-Khalil sono state invase dalle truppe che hanno bloccato gli accessi, compiendo perquisizioni nelle case e aggressioni contro gli attivisti. Nella zona imperversano i coloni armati che sradicano ulivi e rubano gli animali di contadini e pastori.  

Prigionieri

Netanyahu ha informato i parenti dei prigionieri che c’è in corso una proposta del suo governo per una tregua di due mesi in cambio della liberazione di tutti. Un fumo negli occhi, perché in un’altra dichiarazione ha affermato che la guerra non si fermerà, altrimenti apparirebbe che Israele abbia perso. Il gioco del premier non ha ingannato i familiari che hanno interrotto i lavori del parlamento, con cartelli e invasione di campo dei seggi della maggioranza.

Il quotidiano israeliano Haaretz ha chiesto l’apertura di indagini sull’uso da parte dell’esercito di gas letali nei tunnel di Gaza, provocando la morte di tre soldati israeliani. Due giorni fa, il quotidiano aveva ripotato le dichiarazioni della madre di un soldato morto nella guerra. Nei risultati dell’autopsia è risultato che il decesso è stato causato per soffocamento con gas.

Israele

Il partito laburista di opposizione ha avanzato una mozione di sfiducia, ma la seduta è stata boicottata dai deputati della maggioranza e il partito di Lapid non l’ha votata.

La vita del deputato israeliano Ofer Kassiv è in pericolo dopo le minacce ricevute. Lo ha denunciato lo stesso deputato in un’intervista. Kassiv è stato preso di mira dagli stessi suoi colleghi parlamentari di destra che hanno avviato una procedura per la sua espulsione dalla Knesset. Nel frattempo è stato sospeso dai lavori parlamentari per 40 giorni, in seguito alla firma della lettera indirizzata alla Corte di Giustizia internazionale, in sostegno alla causa intentata dal Sud Africa contro Israele, accusato di compiere un genocidio a Gaza. Ofer Kassiv è membro del Fronte Democratico per la Pace e l’eguaglianza (una coalizione promossa dall’ex partito comunista israeliano).

Yemen

Missili a caccia statunitensi e britannici hanno colpito diverse località yemenite. È il settimo attacco contro lo Yemen in questa guerra collegata a Gaza. I miliziani Houthi hanno annunciato di aver risposto colpendo una nave militare USA nel mar Rosso, ma il Centcom ha negato l’attacco.

Il portavoce degli Houthi ha affermato che il movimento è deciso a continuare a vietare il passaggio da Bab Mandab delle navi commerciali israeliane o dirette verso Israele, fino alla conclusione dell’aggressione israeliana a Gaza.

Le dichiarazioni dei portavoce militari USA e britannici accusano l’Iran di essere dietro la crisi nel golfo di Aden. Washington e Londra con questa escalation militare rischiano di fatto di estendere il conflitto, invece di contenerlo come avevano sempre dichiarato a parole.

Libano

Due combattenti di Hezbollah sono rimasti uccisi in un bombardamento israeliano contro una casa di diversi piani a Tiba, nel Libano meridionale. Lo scambio di artiglieria e lanci di missili tra i combattenti libanesi e i soldati israeliani è continuato senza interruzioni per tutta la giornata di ieri e la mattinata di oggi. È stato osservato l’uso da parte di Israele di bombe di grande potenza distruttiva, come quelle usate a Gaza per demolire palazzi di decine di piani. Inoltre i preparativi israeliani nelle colonie del nord Galilea sono indici espliciti che si sta andando verso un’escalation su larga scala della guerra.

Solidarietà Internazionale

Monta la solidarietà internazionale a fianco del popolo palestinese e contro l’aggressione israeliana a Gaza. Le campagne riguardano soprattutto paesi dell’UE e gli USA in contrasto alle politiche di sostegno all’aggressione israeliana. “Cessate il fuoco e un processo politico per la nascita di uno Stato palestinese, invece di sparlare del giorno dopo la guerra”, chiede una piattaforma europea in costruzione, per contrastare le ambiguità dell’UE. “Riconoscere la Palestina, bloccare le esportazioni di armi ad Israele e imporre sanzioni economiche contro Tel Aviv sono gli unici strumenti per arrivare alla pace”.

La prossima domenica, Anbamed parteciperà ad un flash-mob in piazza della Scala a Milano, con una tavola rotonda, organizzati dalla CGIL (vedi)

Siria

Condanna in Olanda di un ex agente torturatore del regime siriano, riconosciuto ed accusato da profughi. Mustafà A., 35 anni, è stato condannato a 12 anni perché riconosciuto di aver arrestato e torturato civili per diversi anni in un carcere segreto a Damasco, gestito da una milizia denominata “Difensori di Al-Aqsa”. Il condannato era esule in Olanda ed è stato riconosciuto dalle sue vittime. È la prima condanna in Olanda in applicazione della giurisdizione universale per i crimini di guerra e contro l’umanità.

Migranti

La suprema corte spagnola ha sentenziato per la non legittimità del rimpatrio, avvenuto nel 2021, di migranti minorenni giunti in Spagna dal Marocco. La Corte ha respinto il ricorso del governo contro una precedente sentenza di un tribunale locale dell’enclave di Ceuta, che chiedeva la ripresa di circa 200 minori riconsegnati alla polizia di Rabat. La vicenda riguarda una trattativa politica contrassegnata dal baratto del riconoscimento della sovranità marocchina sul Sahara Occidentale in cambio del controllo di Rabat dell’emigrazione verso le coste spagnole. La sentenza non avrà effetti concreti, per la sorte dei migranti minorenni espulsi, ma segna un precedente giuridico che condanna le politiche securitarie in tema di emigrazione.  

Notizie dal Mondo

Sono passati 22 mesi e 29 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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