Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Per ascoltare l’audio di oggi, 04 marzo 2024:

Rassegna anno V/n. 062 (1313)

Per informazioni e contatti, manda un messaggio:

anbamedaps@gmail.com

Le vignette sono QUI 

Sostieni l’informazione dal basso, per farlobasta un click.

Nella dichiarazione dei redditi, devolvi il 5xmille all’associazione “ANBAMED, aps per la Multiculturalità”. Nell’apposito riquadro scrivi: il codice fiscale: 95030850838.

Le donazioni nel mese di febbraio 2024 sono state 5, per un valore di 320 € (- 410 € rispetto al mese di gennaio 2024). Un calo drastico che ci preoccupa. Datevi una mossa, cari lettori/ascoltatori!

Chiediamo ai donatori del 2023 di mandare un messaggio email con nome, cognome, città di residenza e CF, per ricevere il certificato e ottenere così le detrazioni fiscali. A questo indirizzo.

Tutte le indicazioni per versare un contributo si trovano in fondo a questa newsletter e nel sito (ecco il link).

Appello 1

Tutti i giorni arrivano nuove adesioni all’appello che abbiamo lanciato ad ottobre per un cessate il fuoco permanente e per il rilascio dei prigionieri civili.

Potete aderire, scrivendo alla redazione. Diffondete, per favore!

L’elenco dei sottoscrittori dell’appello lo trovate sul sito, in questa pagina: qui.

Appello 2

Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto

Per seguire tutte le manifestazioni in solidarietà con Assange e la libertà di stampa

Le notizie

Genocidio a Gaza

150esimo giorno di aggressione israeliana su Gaza. Un’altra strage degli affamati e bombardamenti notturni. Nella rotonda Kuwait a Gaza la folla che aspettava gli aiuti è stata bombardata e i soldati israeliani hanno sparato compiendo un’altra strage contro gli affamati. Sono 12 i morti e 43 i feriti. Un altro bombardamento su un’auto è stato compiuto a Deir Balah. La macchina è stata ridotta in rottame e una famiglia intera è stata decimata. Intensi attacchi aerei su Khan Younis e Rafah. Nella città meridionale è stata decimata l’intera famiglia Zo’obi. È rimasta in vita solo una donna, madre di due gemelli. “Sono morti i figli che ho atteso per 10 anni, dopo cure mediche e l’inseminazione artificiale. Sono di nuovo sola. Mio marito è stato ucciso sotto le bombe con i due gemelli di appena 5 mesi d’età”. Nel bombardamento sono morti anche altri 12 parenti.

Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha condannato il bombardamento del campo degli sfollati a Rafah, dove sono stati uccisi tra gli altri anche due operatori sanitari dell’organizzazione mondiale della sanità. “L’attacco contro il campo di sfollati ha provocato la morte di 11 persone e il ferimento di altre 50. Tra le vittime ci sono bambini e due operatori sanitari.  Sono attacchi scandalosi e indicibili”. QUI

Uccidere per fame

La Croce rossa ha definito la situazione della fame tra la popolazione di Gaza come catastrofica. “Le esigenze sono enormi e gli aiuti scarseggiano a causa del blocco che dura dal 2007 ed è stato acuito diventando totale dopo l’inizio della guerra”. Save the Children ha denunciato la continua esposizione critica dei bambini palestinesi alla fame, a causa del divieto israeliano dell’ingresso degli aiuti a Gaza.

L’UNRWA ha affermato che i neonati a Gaza muoiono lentamente e in silenzio, nel disinteresse totale del mondo. “Molte donne incinte partoriscono nelle tende dei campi per sfollati, senza assistenza medica e in condizioni igieniche non adeguate. Ai nascituri mancano latte e acqua potabile, con le conseguenze prevedibili di menomazioni nella crescita per chi sopravvivrà”.

Prigionieri

L’esercito israeliano ha ammesso di aver ucciso altri due suoi ex militari prigionieri nelle mani di Hamas. Secondo la versione ufficiale, che ha pubblicato anche le registrazioni delle loro grida di suppliche di non sparare, i due sono morti per le raffiche di mitra dei soldati. I due ostaggi gridavano di trovarsi nascosti sotto le scale, dopo il bombardamento aereo, ma i soldati temevano di cadere in una trappola dei combattenti palestinesi ed hanno sparato intensamente ed alla cieca uccidendoli.

Trattativa

La delegazione di Hamas è arrivata al Cairo. Nella capitale egiziana si trovano anche le delegazioni degli USA e del Qatar. Netanyahu ha deciso di non partecipare avanzando una nuova richiesta: la fornitura dell’elenco degli ostaggi in mano di Hamas ancora in vita. È un pretesto per continuare la guerra e salvare il suo governo a spese del sangue palestinese. È una corsa contro il tempo per raggiungere un accordo di tregua entro l’inizio del mese del ramadan, il digiuno islamico, che comincia il 10 marzo. La proposta dei mediatori è quella di 6 settimane di cessate il fuoco, con l’ingresso degli aiuti a tutta la popolazione e lo scambio di 40 prigionieri israeliani con 400 detenuti palestinesi nelle carceri israeliane. Il governo israeliano ha consegnato la lista dei detenuti palestinesi che non intende liberare, ma non è stata resa pubblica ai media.

Israele

La visita dell’ex ministro della difesa Gantz a Washington non è stata gradita da Netanyahu che ha affermato di non esserne stato informato. Ha dato ordini all’ambasciata israeliana a Washington di non fornire assistenza al membro del consiglio di guerra. Gantz si incontra oggi con la vice presidente Kamala Harris. Tutti i pronostici rivelano che Gantz sarà il prossimo premier in Israele. Tutti i sondaggi lo danno vincente nelle prossime elezioni. Il suo passaggio, lo scorso ottobre, dall’opposizione alla maggioranza e la sua linea moderata lo hanno reso popolare agli occhi degli israeliani.

Le richieste di dimissioni di Netanyahu e nuove elezioni non vengono soltanto dai politici rivali, ma soprattutto dai manifestanti solidali con i parenti degli ostaggi. La marcia a piedi per 4 giorni, dal confine di Gaza fino a Gerusalemme, ha coinvolto migliaia di persone e si è conclusa sabato sera con un raduno di massa che ha rivendicato un impegno serie del governo al ritorno immediato dei loro cari vivi. A Tel Avi si è tenuta un’altra grande manifestazione per chiedere le dimissioni di Netanyahu.

Cisgiordania e Gerusalemme Est

A sud di Ramalah, le truppe israeliane hanno ucciso un giovane palestinese durante un’operazione di rastrellamento. È stato colpito con una pallottola al cuore e sono stati impediti i soccorsi. L’autoambulanza della Mezzaluna rossa palestinese è stata autorizzata ad avvicinarsi al corpo del ragazzo soltanto dopo che i soldati ne avevano constatato la morte.  

Tutte le città palestinesi della Cisgiordania sono state sottoposte a rastrellamenti e devastazioni delle infrastrutture urbane. Il sistematico uso dei bulldozer per distruggere manto stradale, reti elettriche, idriche e fognarie di interi quartieri è una pratica consueta come punizione collettiva per togliere ogni sostegno ai militanti della resistenza contro l’occupazione.

Yemen

La nave portacontainer britannica, colpita da un missile degli Houthi, sta affondando nel golfo di Aden. È un danno ambientale enorme per i paesi costieri. La nave era carica di fertilizzanti, oltre al carburante che potrebbe riversarsi in mare.

Un drone è stato lanciato contro la nave militare italiana nel mar Rosso. È stato intercettato ed abbattuto.

Tunisia

Una grande manifestazione del sindacato tunisino dei lavoratori, UGTT, si è tenuta nella capitale Tunisi per rivendicare il rispetto degli accordi economici siglati con il governo e non attuati. Il segretario generale Tboubi ha rivendicato la liberazione dei sindacalisti ingiustamente incarcerati e la fine delle persecuzioni nei confronti dei dissidenti.

Iran

La stampa iraniana ha pubblicato la notizia dell’esecuzione di una spia che lavorava al servizio di Israele. Non viene fornito il nome, ma si indica come colui che ha compiuto l’attacco contro un centro di produzione militare ad Isfahan nel gennaio 2023. La fabbrica di munizioni è stata colpita da droni. Secondo la stampa iraniana dell’epoca, due droni non hanno centrato l’obiettivo ma un terzo ha causato un enorme incendio ed esplosioni sentite in tutta la città.  

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni e 9 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. L’UE importa dalla Russia, via Ucraina, il 15% del fabbisogno di gas. Si teme un inverno 2024-25 freddo, dopo la scadenza dell’accordo tra Kiev e Mosca. Ma non si parlava di sanzioni?

Sostenete Anbamed

Nella tua dichiarazione dei redditi 2024, devolvi il 5xmille all’associazione “ANBAMED, aps per la Multiculturalità”. Nell’apposito riquadro scrivi: codice fiscale: 9503 0850838.

Fate conoscere Anbamed ai vostri amici e contatti, per aumentare le iscrizioni alla newsletter. L’iscrizione è gratuita e chi può e vuole ha la facoltà di sostenere la redazione con una donazione volontaria, deducibile dalle tasse.

Le donazioni sono deducibili dalle tasse.

Dal 2 febbraio 2023, l’associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità” è registrata nel RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) nell’elenco delle associazioni di promozione sociale. Questo significa che tutte le donazioni versate sui conti correnti di Anbamed nel 2023 saranno deducibili dalle tasse dei donatori (nella dichiarazione dei redditi 2024) e si potrà destinare il 5 per mille (sempre nella dichiarazione 2024).

Questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente continua “puntuale, completa e senza interruzioni”, come l’ha definita un collega e, quindi, merita il vostro sostegno.

Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori

Ecco i dati per il versamento:

Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità

Iban: IT33U0891382490000000500793              

Oppure: tramite PayPal

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è merito tuo/vostro. Anche un piccolo contributo per noi significa molto.

Torna/te presto a leggerci ed ascoltarci!

––––

Approfondimenti

La Memoria come strumento di Pace

Domenica 28 gennaio, Anbamed ha partecipato ad una tavola rotonda, a Milano, in piazza Scala, organizzata dalla CGIL (leggi l’intervento di Farid Adly)

In ricordo di Massimo Gorla QUI

Ad un anno della strage di Cutro QUI

Contro la scorta mediatica di Netanyahu Leggi tutto

La resistenza del popolo curdo contro il genocidio  QUI

In ricordo di John Pilger, un maestro di giornalismo. leggi.

Un nostro ascoltatore invita i suoi amici ad iscriversi alla newsletter quotidiana di ANBAMED, “Quel silente Occidente siamo noi”: QUI

A proposito di foto di guerra e di confronti pertinenti: I prigionieri palestinesi denudati ed esposti al mondo cosa vi ricordano? Qui

I bambini di Gaza mandano un video per il compleanno di Papa Francesco: Il video

Guernica: Flash Mob in solidarietà con Gaza: QUI.

  • [Finestra sulle Rive Arabe] Tra sogno e incubo, alcuni aspetti della narrativa fantastica egiziana contemporanea. QUI

1 commento

  1. […] [Anbamed]1313-04 marzo ’24 Pietro Ingrao: Poesia “Per Gaza” [Anbamed]1312-02 marzo ’24 [Anbamed]1311-1° marzo ’24 ANBAMED Tag articolo: #Anbamed#GUERRA#MEDIO ORIENTE#MEDITERRANEO#PACIFISMO#Palestina […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *