Per ascoltare l’audio di oggi, 20 marzo 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 078 (1329)

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Appello 1

Tutti i giorni arrivano nuove adesioni all’appello che abbiamo lanciato ad ottobre per un cessate il fuoco permanente e per il rilascio dei prigionieri civili.

Potete aderire, scrivendo alla redazione. Diffondete, per favore!

L’elenco dei sottoscrittori dell’appello lo trovate sul sito, in questa pagina: qui.

Appello 2

Mai Indifferenti. Voci ebraiche per la PACE leggi tutto

Le notizie

Genocidio a Gaza

Nella giornata di ieri, l’esercito israeliano ha compiuto 11 stragi, uccidendo 166 civili e 213 feriti. Ai quali si aggiungono le vittime dei bombardamenti della notte e di stamattina.

All’alba di oggi, mercoledì, sono stati uccisi 23 persone in un attacco dell’esercito israeliano ad un gruppo della protezione civile, impegnato nel coordinamento della distribuzione degli aiuti. Ieri un attacco missilistico contro un’auto della protezione civile ha provocato la morte di 3 agenti della polizia palestinese. È chiaro l’intento dell’esercito israeliano di impedire che ci sia un certo ordine nella distribuzione degli aiuti e preferisce favorire il disordine per coprire i suoi crimini, quando spara sulla folla, come avvenuto tre settimane fa nella “carneficina della farina” alla rotonda “Kuwait”.

È particolarmente intenso il bombardamento continuo su Rafah. Di fatto è in corso l’offensiva militare, senza dichiararla, per non destare le proteste nel mondo.

Ospedali nel mirino

Nella giornata di ieri sono stati uccisi 50 persone e arrestate altre 200 nell’ospedale Shifà. Molti corpi si trovano tuttora a terra e non è possibile raccoglierli per una dignitosa sepoltura a causa dell’azione dei cecchini. Le operazioni sono ancora in corso e lo smantellamento deliberato di qualsiasi servizio sanitario a Gaza è sistematico. Continuamente e spudoratamente l’esercito cerca i tunnel che non ha mai trovato, nelle precedenti diverse operazioni condotte all’interno dell’ospedale. Lo stesso ex primo ministro Barak aveva ammesso che i sotterranei dell’ospedale erano stati costruiti dal governo israeliano negli anni Ottanta, durante l’amministrazione militare israeliana di Gaza.

Uccidere per fame

Nel nord della striscia aiuti con il contagocce. Dopo il carico di due giorni fa, Israele ha chiuso i rubinetti, impedendo il passaggio dei convogli. Anche Blinken riconsoce la gravità della situazione e afferma: “Gli abitanti di Gaza soffrono di un alto livello di insicurezza alimentare acuta”. Non dice però chi è la causa di questa condizione e soprattutto chi è la mano che arma l’esercito israeliano affamatore dei civili palestinesi. Cioè la sua mano. Ipocrisia colpevole.

Il commissario ONU per i diritti umani, Folker, è più esplicito: “La carestia a Gaza è prodotta da Israele con determinazione e può assumere giuridicamente il livello di un crimine dii guerra”.

L’ONG britannica Oxfam accusa Israele di impedire deliberatamente l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

La condizione degli sfollati nei campi improvvisati si è inasprita a causa delle piogge che hanno sommerso le tende. Il vento ne ha fatto volare altre. Molta gente ha dormito all’aperto nel freddo e sotto la pioggia.

Cisgiordania

Un palestinese di 43 anni è stato assassinato a casa sua in seguito ad un attacco compiuto da coloni ebrei israeliani nella cittadina di Aqraba.  Fakher Bassem è arrivato all’ospedale di Nablus in gravi condizioni e poco dopo è spirato. Un altro palestinese è stato ucciso nei pressi di Jenin, dopo un accoltellamento di due agenti dei servizi di sicurezza Shabak. Il numero dei palestinesi assassinati dallo scorso ottobre è salito a 436 persone.

Gerusalemme Est

Quest’anno, neanche i cristiani di Palestina potranno recarsi sui luoghi della Passione di Cristo. Le cerimonie di Pasqua a Gerusalemme sono vietate ai cristiani della Cisgiordania dal governo di Tel Aviv. Secondo padre Ibrahim Faltas, il francescano egiziano eletto nel 2022 vicario della Custodia di Terra Santa, «Gli uomini che hanno meno di 55 anni e le donne che hanno meno di 50 anni non possono arrivare fino alla Spianata delle Moschee per pregare. Noi cristiani siamo in Quaresima e fra pochi giorni inizierà la Settimana Santa ed i cristiani della Cisgiordania – spiega il vicario della Custodia – non avranno i permessi per venire a pregare a Gerusalemme e non potranno seguire la processione della Domenica delle Palme».

Trattative

Proseguono per il secondo giorno le trattative indirette, a Doha, tra le delegazioni israeliana e di Hamas. Sono trattative difficili e non è sicuro che portino ad un nuovo cessate il fuoco. Il premier israeliano Netanyahu ha ritardato per giorni la partenza della delegazione per Doha e ne ha condizionato i limiti di azione negoziale. Si esclude lo scambio di prigionieri “Tutti per tutti”, cioè tutti gli ostaggi israeliani in cambio di tutti i detenuti politici palestinesi nelle carceri israeliane. Secondo un portavoce del governo del Qatar, la discussione verte su una tregua di 40 giorni, con il rilascio di un ostaggio al giorno in cambio di 50 detenuti.

Per salvare questa sessione di trattative è in arrivo oggi nella regione il segretario di Stato USA, Blinken, per il suo sesto viaggio itinerante nelle capitali del Medio Oriente.

Marocco-Algeria

Si innalza il termometro della tensione diplomatica tra Rabat ed Algeri. Il ministero degli esteri algerino ha accusato il Marocco di aver messo mano su beni immobili di proprietà della sede diplomatiche a Rabat. Il comunicato accusa il Marocco di ladrocinio alla luce del sole. Rabat nega le accuse e sostiene che erano in corso trattative per l’acquisto dei locali in disuso a fianco dell’ambasciata algerina, ma non chiarisce se effettivamente questi locali siano stati già sequestrati o meno.

Le relazioni diplomatiche tra i due paesi sono deteriorate dopo il riavvicinamento del Marocco ad Israele in cambio del riconoscimento diplomatico USA della sovranità del Marocco sul Sahara Occidentale, occupato militarmente. L’Algeria ha rotto le relazioni diplomatiche nel 2021.

Tunisia-Libia

Uno scontro tra due milizie libiche filo governative, ma rivali, avvenuto al confine con la Tunisia, ieri, e si è esteso fino a coinvolgere il valico di frontiera di Ben Guerdane. I due ministri dell’Interno hanno deciso la chiusura al traffico passeggeri e merci, nelle due direzioni, per salvaguardare vite umane. Le milizie di Zwuara, implicate nel traffico di carburanti verso la Tunisia, non hanno gradito la decisione del governo di assegnare il controllo del valico ad una milizia tripolina, affiliata al ministero dell’Interno. Dopo lunghe ed estenuanti trattative, nella tarda serata di ieri, il valico è stato riaperto al traffico passeggeri.

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni e 25 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. I russi avanzano nel Donbas. Mosca accusa Parigi di progettare l’invio di 2000 soldati in Ucraina. “Fake news” risponde Macron. La Polonia lancia l’allarme: “Mosca prepara la guerra contro la Nato”.

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