Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

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Rassegna anno V/n. 005 (1256)

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Le notizie

Genocidio a Gaza

15 stragi nei bombardamenti di ieri con 162 uccisi. Il numero totale delle vittime ha superato 88 mila tra morti, feriti e dispersi. Il numero è per difetto perché i dispersi sotto le macerie è basato sulle denunce dei parenti, che in molti casi sono stati decimati.

Bombardato l’ospedale Amal a Khan Younis.

La distruzione delle infrastrutture è sistematica. I soldati israeliani che penetrano nelle città e campi profughi, dopo aver cacciato la popolazione rimasta in vita, provvedono con le ruspe alla demolizione di case, strade, linee elettriche, fognature, acquedotti e tutto quello che rappresenta una possibile ripresa della vita. A questo si aggiunge la distruzione del sistema sanitario con attacchi mirati contro gli ospedali.

ONU: “Gaza non è territorio per vivere”.

Cisgiordania e Gerusalemme est

La Cisgiordania è il secondo fronte di guerra. Invasione di diverse località da parte dell’esercito. Il più violento è contro il campo profughi di Arroub a nord di El-Khalil. I soldati di Tel Aviv hanno attaccato con le pallottole un’ambulanza, causando la morte per dissanguamento del ferito trasportato. Un’altra operazione è stata compiuta contro Nablus e Betlemme.

Coloni hanno sparato contro contadini palestinesi in diverse località, nell’intento di cacciarli e rubare le loro terre. È stata segnalata la costituzione di nuove colonie ebraiche su terre palestinesi.  

Anche a Ramallah, sede dell’Autorità nazionale palestinese di Abbas, i soldati hanno sparato contro tutti i soccorritori che avevano tentato di salvare un ferito, lasciandolo per terra sanguinante fino alla morte.

Libano

Scambio di colpi di artiglieria. Dal Libano sono partiti diversi missili contro basi dell’esercito israeliano sulla linea di demarcazione. Le fonti israeliane parlano di oltre 40 missili lanciati dal sud Libano. L’aeronautica di Tel Aviv ha colpito diverse località, tra le quali Aita Shaab.

Si avvicina il momento di uno scontro diretto, con l’invasione israeliane del sud Libano. Il segretario di Hezbollah ha affermato che se Israele completa la deportazione dei palestinesi a Gaza, il turno è per il Libano. “L’espansionismo israeliano non ha limiti e programmano la conquista delle acque dei nostri fiumi; senza la forza della resistenza il turno tocca a noi; le armi della resistenza sono la forza che fermerà questo progetto”.

Il segretario di Hezbollah ha affermato nel suo discorso di ieri che la risposta all’assassinio del leader palestinese, Al-Arouri, non passerà impunito e il movimento deciderà quando e come agire.

Il ministro della guerra israeliano Galant ha detto che la pazienza sta esaurendo.  

Diplomazia

Blinken ha iniziato un viaggio itinerante in Medio Oriente, per rafforzare la posizione di Israele. È arrivato ieri in Turchia, per far abbassare la tensione tra Tel Aviv e Ankara. Le minacce di Netanyahu di colpire esponenti di Hamas ovunque si trovino hanno avuto una risposta dura da parte di Erdogan e i servizi di sicurezza turchi hanno arrestato molti agenti che lavoravano per il Mossad. Molti dii loro rischiano la condanna a morte. Blinken visiterà il Cairo, Tel Aviv, Amman e Ramallah.

Anche il responsabile della politica estera dell’UE, Borrell, è in visita a Beirut che durerà fino a domani domenica. L’Alto rappresentante incontrerà il presidente del Parlamento libanese Nabib Berri, il primo ministro Najib Mikati, il ministro degli Esteri Abdallah Bou Habib e il capo delle forze armate Joseph Aoun. Durante la sua visita Borrell avrà modo di incontrare anche il capo del contingente Unifil, il generale Aroldo Lazaro. L’UE dopo aver sostenuto a spada tratta l’invasione israeliana a Gaza e chiuso tutt’e due gli occhi sul genocidio dei palestinesi, adesso i leader a Bruxelles si sono accorti di aver scagliato la zappa sui propri piedi. L’estensione della guerra ad altri fronti minaccia gli interessi economici di tutta l’Europa e le elezioni sono alle porte.

Iraq

Il governo Soudany è deciso a mettere fine alla presenza delle truppe straniere in Iraq. L’attacco delle forze USA contro un capo di una milizia che ha combattuto contro Daiesh rende il ruolo degli Stati Uniti in Iraq non coincidente con gli interessi nazionali. Il premier è condizionato anche dalla situazione a Gaza, dove gli Stati Uniti sono i principali sponsor dell’aggressione israeliana e del genocidio contro la popolazione.

In risposta all’assassinio di Talib Saidi, le milizie anti-USA hanno lanciato droni contro la base militare di Erbil e contro le basi nel nord est della Siria. Sono attacchi di disturbo che finora hanno causato lievi danni materiali.

Il comando centrale USA ha comunicato che il 3 gennaio, la polizia irachena del Kurdistan ha scoperto a Babilonia un missile Cruise di design iraniano su una rampa. Il lancio è fallito e il missile è stato abbandonato.  

Il Centcom USA ha pubblicato la foto di un missile Cruise di design iraniano scoperto il 3 gennaio dalla polizia irachena del Kurdistan. Il missile è rimasto sulla rampa di lancio per il fallimento del lancio. Vedi Qui. La situazione in Iraq sta diventando incandescente.

Sono in corso manovre militari in Arabia Saudita tra forze di terra alle quali partecipano truppe USA e del Kuwait. Le manovre erano programmate da tempo, ma arrivano in un momento caldo per il vicino Iraq. 

Yemen

La Marina indiana ha preso possesso della nave commerciale attaccata dai pirati al largo delle coste somale. I militari hanno assicurato che il personale è salvo e che gli assalitori sono spariti coperti dal buio.

Rimane invece calda la situazione nello stretto di Bab Mandab. Gli Houthi hanno chiarito che loro non mettono in pericolo il commercio mondiale, ma attaccheranno soltanto le navi con destinazione porti israeliani e questo fino alla conclusione dell’assedio della popolazione di Gaza. Hanno rilevato che la navigazione nel Mar Rosso sarà messa in pericolo proprio dall’escalation militare guidata dagli USA. “Se Washington ci attaccherà, risponderemo”, ha detto il portavoce militari di Sanaa.

La crisi in corso ha costretto la maggior parte delle compagnie di trasporto marittimo a deviare il percorso verso la circumnavigazione dell’Africa, con aumento considerevole dei costi, che incideranno sui prezzi in Europa.

Iran

La polizia ha annunciato di aver arrestato 11 persone in collegamento con i due attentati di Kerman. “Sono state sequestrate quantità di esplosivi identici a quelli usati nelle due esplosioni al mausoleo di Soleimani”, afferma la tv pubblica. L’attentato è stato rivendicato via web da Daiesh, ma i leader iraniani accusano Stati Uniti e Israele di essere i mandanti di questi attentati. Il generale Soleimani era il capo delle Brigate Quds delle guardie rivoluzionarie iraniane ed è stato assassinato da un drone USA nell’aeroporto di Baghdad il 3 gennaio 2020, con un diretto ordine di Trump.

Notizie dal Mondo

Sono passati 22 mesi e 11 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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Approfondimenti

La resistenza del popolo curdo contro il genocidio  QUI

In ricordo di John Pilger, un maestro di giornalismo. leggi.

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A proposito di foto di guerra e di confronti pertinenti: I prigionieri palestinesi denudati ed esposti al mondo cosa vi ricordano? Qui

I bambini di Gaza mandano un video per il compleanno di Papa Francesco: Il video

Guernica: Flash Mob in solidarietà con Gaza: QUI.

  • [Finestra sulle Rive Arabe] Tra sogno e incubo, alcuni aspetti della narrativa fantastica egiziana contemporanea. QU

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